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Questa mattina, nel salone del locale Losanna di Masio, si è tenuto il Congresso della UILCOM (Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione) Alessandria – Asti.

In quest’occasione è stato riconfermato Maurizio Sfondrini come Segretario generale territoriale della categoria. La nuova segreteria è composta da Sfondrini affiancato da Maurizio Perello e Marco Aquilino.

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Lo scorso 16 febbraio si è tenuto ad Asti il congresso UILCOM ALESSANDRIA ASTI

Ecco come è composta la segreteria della categoria che segue i lavoratori dei settori informazione, spettacolo, sport e tempo libero, telecomunicazioni e tv:

Segretario generale: MAURIZIO SFONDRINI, già segretario in carica

Segretario organizzativo : PIERA ARFINENGO

Segretario aggiunto: ANDREA CAOVILLA

COMPONENTI DIRETTIVO UILCOM ALESSANDRIA ASTI

HUHTAMAKI:

WAJDI MSIBI

BAGNASCO CRISTIAN

TELECOM/TIM:

BISIO MARIA CRISTINA

FERRERO NADIA

LORENZA GILARDI

ORSI ROBERTO

COMDATA ASTI:

ANTONELLA CAPPELLINO

GIULIANA MINETTI

MORENA TERRITO

ELISA FIORE

MAMADOU NDEAYE ELHADJI

ANDREA DE SIMONE

FABIO AQUILINO

I componenti revisori dei conti Uilcom Alessandria Asti sono:

SAMANTHA COLAIANNI, CATERINA BRANCAZZU, MASSIMO STANGO

I componenti del collegio dei provibiri Uilcom Alessandria Asti:

DONATO BENEVENTI, PAOLO ZILIANI, MARCO ROMANO

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È stato sottoscritto, lo scorso 10 maggio, il verbale di accordo per l'espletamento della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo avviata da Telecity SPA lo scorso 17 febbraio 2017.

Documento in allegato.

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Martedì, 02 Maggio 2017 09:34

Comunicato unitario situazione Telecity

Per evitare i licenziamenti di Telecity, Telestar e Italia 8 si è tenuto nella giornata di ieri (giovedì 27 aprile) un nuovo incontro con la proprietà la quale, per la prima volta, ha offerto delle aperture utili alla ricerca di una soluzione negoziata.

Al termine le parti hanno sottoscritto una Ipotesi di Intesa che prevede la stipula di un nuovo Contratto di Solidarietà fino al 31 dicembre 2017, periodo che sarà utilizzato dall'azienda per effettuare consistenti

interventi organizzativi esposti nel predetto verbale e per incentivare i volontari alla risoluzione del rapporto di lavoro obbligandosi tuttavia a non effettuare licenziamenti coatti.

Inoltre le parti hanno fissato per giovedì 4 maggio p.v. un nuovo incontro finalizzato a definire una Ipotesi di Accordo da sottoporre alla valutazione vincolante dei lavoratori relativamente al Contratto di Solidarietà, agli interventi di riorganizzazione e all'incentivazione all'esodo.

Infine hanno convenuto di richiedere congiuntamente al Ministero del Lavoro di posticipare la convocazione per gli adempimenti finali della procedura in data successiva alla scadenza al fine di assicurare i tempi tecnici necessari alla auspicabile stipula di un accordo.

Roma, 28 aprile 2017

Le segreterie nazionali

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL FNSI

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Alleghiamo le foto della manifestazione legata allo sciopero telecomunicazioni con migliaia di lavoratori del settore che hanno preso parte al corteo a Torino. La manifestazione regionale è stata indetta nell'ambito dello sciopero nazionale, per il rinnovo del contratto di un settore "perno dell'innovazione del Paese", come lo definiscono i sindacati.
Per Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom Uil, "le grandi vertenze che si stanno susseguendo vedono a rischio migliaia di posti di lavoro sia nel comparto di customer care che in quello della rete, così come la dispersione di professionalità fondamentali per l'innovazione e lo sviluppo del Paese. Contemporaneamente - ricordano - Tim ha dato disdetta degli accordi aziendali, con una messa in discussione del contratto nazionale e al contempo della contrattazione aziendale".

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Le scriventi OO.SS. sono rendere nota la situazione della ITW FOILS SPECIALITY  FILMS ITALY SRL di Strada per Solero – Zona Industriale – Valenza (AL).

L'azienda proprietà di una multinazionale straniera opera nel campo dell'industria grafica e occupa nello stabilimento Valenzano 18 dipendenti, superstiti di varie procedure riorganizzative succedutesi negli anni.

In data 6 luglio 2016, l'azienda ha preavvisato nr 4 (quattro ) lavoratori di avere intrapreso le procedure di licenziamento individuale presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Alessandria causa mancanza di commesse e dismissione di una parte dell'attività. Tutto questo senza la minima consultazione sindacale preventiva e che avesse come oggetto la tutela dell'occupazione. E' chiaro sia iniziato lo stillicidio del personale!

L'azienda ha cercato la strada più sbrigativa e meno onerosa per disfarsi di un numero di lavoratori determinato arbitrariamente e non legato ad un concreto rapporto di abbattimento volumi adducendo oltretutto motivazioni che a noi paiono palesemente pretestuose. Nell'ultimo incontro ufficiale  tenutosi diversi mesi fa la stessa azienda ci parlava di probabili investimenti !!!

Ci è chiarissimo, per la conoscenza di quel sito produttivo, come la multinazionale negli anni abbia creato le precondizioni del disastro attraverso una politica commerciale che noi riteniamo scellerata. Oggi le conseguenze le pagano in primis i lavoratori e a ruota il territorio valenzano già martoriato pesantemente dalla crisi.

La ITW di Valenza è un'azienda che se gestita con diverse e più opportune strategie commerciali può ancora difendere egregiamente la sua quota di mercato, invece a causa di decisioni prese altrove che cercano una santificazione attraverso motivazioni pretestuose, l'alessandrino perderà una delle ultime  realtà industriali importanti per quel settore.

Per quanto sopra, dopo l'assemblea tenutasi nella mattinata del 14/07/2016, i lavoratori tutti solidali ai propri colleghi candidati al licenziamento e le OO.SS. hanno dichiarato aperto lo stato di agitazione sindacale riservandosi di adottare nel prossimo futuro opportune e più efficaci azioni di lotta.

Alessandria, li 14/07/2016

Per SLC CGIL                                                                                  per UILCOM UIL

Marco Sali                                                                                      Maurizio Sfondrini

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Lunedì, 04 Aprile 2016 10:29

Call Center: proteste al limite di guardia

Sale la protesta dei 3500 lavoratori delle società  Almaviva e Gepin Contact di Napoli, Palermo e Roma che vedono avvicinarsi il loro licenziamento.

Ieri a Palermo manifestazione con almeno 500  persone alla "prima" del  Teatro Massimo con la Cultura cittadina che ha espresso piena solidarietà verso i 1698 lavoratori di Almaviva interessati alle procedure di mobilità.

Oggi davanti al Ministero dello Sviluppo Economico con altrettante lavoratrici e lavoratori delle due aziende con qualche momento di tensione con il Viceministro Bellanova scesa a  parlare con loro, alla quale rimproverano la mancata apertura di un tavolo di confronto specifico ed  alla quale  chiedono l'applicazione immediata delle clausole sociali da parte di Poste ed Enel, aziende a partecipazione pubblica, alla stregua di Telecom Italia, società privata, che le ha invece appena messe in atto, d'intesa con le OO.SS., in un cambio di appalto in Basilicata.

A Napoli oltre 1200  Lavoratori   hanno sfilato in un corteo sindacale unitario  fino alla Regione , esasperati per i 400 licenziamenti annunciati da Almaviva  ed i 300 di Gepin Contact Casavatore con la chiusura della sede. Da parte sindacale sui vari territori viene denunciata l'impossibilità di far fronte ancora a lungo, in mancanza di atti ed iniziative concrete, ad una situazione che può diventare esplosiva ad ogni momento e priva di possibilità di controllo. 

Da parte nostra richiediamo al Governo nella persona del Viceministro Teresa Bellanova di dare corso agli impegni da essa presi il 9 marzo con le Segreterie nazionali e di convocare il tavolo già richiestole nelle scorse settimane per Gepin Contact  al quale sia chiamata Poste Italiane, pronta ad applicare la "clausola sociale" che è ormai una legge dello Stato che ha già trovato anche una sua pratica soluzione.

Analogo tavolo, a valle dell'incontro di procedura previsto per domani con Almaviva, potrebbe essere necessario attuare subito vista anche la maggiore complessità della situazione e dei provvedimenti necessari per questa Azienda. Non è pensabile arrivare al 18 aprile, data per il quale è previsto un prossimo incontro del tavolo tecnico di settore, senza che il Governo abbia dato prova di interesse concreto, e non soltanto a parole,  per la soluzione delle due vicende. E' questo il segno tangibile di responsabilità che anche noi ci sentiamo di  chiedere ed al quale confidiamo venga prestata grande attenzione.

 

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Siamo nel momento più difficile di sempre per il settore dei Call Center in outsourcing, c'è una crisi conclamata che è sotto l'occhio di tutti che oggi porta altri 4000 licenziamenti, già in atto o che saranno aperti a ore, mentre altre migliaia arriveranno entro la fine del 2016.
Non si può più considerare i Call Center come un comparto residuale di nessuna rilevanza economica, quello che il Settore attraversa è un problema che investe l'intero Paese che va risolto una volta per tutte ed al quale il Governo deve dare tutto il rilievo e l'attenzione che merita attuando interventi in tempi brevissimi.

Parliamo infatti di un comparto industriale di 80 mila addetti, molti dei quali nel Mezzogiorno, fatto di occupazione stabilizzata e stabile (c'è un tasso di abbandono per cambio lavoro di meno del 2%) la cui maggioranza è fatta di giovani e di donne, tutte diplomati e con molti laureati. Un comparto che va incontro a trasformazioni tecnologiche e di modelli di business, come già avvenuto in altri paesi avanzati, che necessità di poter pianificare e finanziare investimenti, formazione continua, qualità.
C'è il rischio concreto che la crisi del Settore di questi giorni e i licenziamenti, in alcuni territori, possano intaccare in qualche modo addirittura il tessuto economico e sociale degli stessi.

Per risolvere la crisi serve innanzitutto massima consapevolezza e volontà di superarla da parte di tutti i soggetti interessati a partire da chi rappresenta le aziende del settore, Asstel ed Assocontact, dai Committenti pubblici o partecipati dal pubblico (ad esempio Poste ed Enel), dal Governo.
Per i Call Center, per gli 80mila lavoratori che vi operano, serve un Patto di Sistema e noi siamo pronti a
portarlo avanti

Proprio qualche giorno fa, benché come prevede la legge non ne siano ancora state codificate le condizioni applicative nel Contratto nazionale di riferimento (peraltro scaduto dal 2014), e a dispetto di chi sostiene il contrario, la Clausola Sociale ha trovato la sua prima pratica applicazione in un cambio d'appalto di Telecom Italia a Matera, con otre 400 lavoratori che hanno mantenuto integralmente il lavoro.

Segno di una genuina ed apprezzabile volontà, da parte di una delle più grandi imprese private italiane, di conformarsi subito ad un provvedimento teso a dare regole certe e più eque al settore.


Ora il Governo, che ha dato prova di una rinnovata sensibilità sull'argomento riaprendo con il Viceministro Teresa Bellanova il tavolo inattivo da oltre un anno, deve farsi artefice di quelle misure di politica industriale che riconoscano lo stato di crisi del settore dei Call Center e lo rimettano su un nuovo percorso caratterizzato da regole certe ed uguali per tutti che permettano una sana concorrenza non finanziata impropriamente, come fino ad oggi è avvenuto, da incentivi, sgravi , ammortizzatori sociali.


Al Governo chiediamo un intervento immediato su Poste Italiane ed Enel, aprendo tavoli di confronto specifici per applicare subito le clausole sociali alle ultime gare già effettuate che vedono i lavoratori di GepinContact ed Almaviva aver già perso le attività. La perseguita riqualificazione del sistema degli appalti, che è obiettivo più generale assolutamente condiviso dalla Uilcom, passa necessariamente attraverso tale primo passo.


Per le delocalizzazioni chiediamo l'applicazione rigorosa dell'art. 24 bis della l. 83/2012 e delle relative sanzioni, perché da essa può derivare nel giro di qualche mese il rientro dall'estero di alcune migliaia di posti di lavoro. Chiediamo soprattutto al Governo di essere artefice della omogeneizzazione per il settore della disciplina degli ammortizzatori sociali e di ricomprenderlo dentro il campo di applicazione dell'integrazione salariale straordinaria non prevista dal Jobs Act (l. 148/2015), mentre ai fini dell'assistenza integrativa è necessario equiparare i collaboratori dei servizi di vendita "outbound" ai lavoratori dipendenti.

Il settore dei Call Center italiano è in crisi, la crisi peggiore da quando è nato, a rischio ci sono migliaia di posti di lavoro e la tenuta stessa di alcune aziende consolidate ed importanti. Per questo serve scrivere subito la disciplina della Clausola Sociale con Asstel, in non più di qualche settimana, senza attendere i tempi più lunghi della rinnovazione contrattuale. Come Uilcom siamo pronti a fare la nostra parte, a prenderci le nostre responsabilità, come fino ad oggi abbiamo fatto senza mai tirarci indietro, senza trincerarci dietro posizioni ideologiche o precostituite. Ora auspichiamo che anche tutti gli altri facciano lo stesso.

Roma, 18 marzo 2016
La Segreteria Nazionale

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Le scriventi OO.SS., insieme ai Lavoratori / Lavoratrici dell'Azienda  WELLNESS AGE SRL cui preme moltissimo l'opinione degli Utenti  del centro benessere "Bellavita" di Spinetta M.go (AL), sono a ribadire ancora una volta che l'attuale chiusura dell'impianto, non è dovuta ne è riconducibile all'agitazione Sindacale proclamata o alla volontà dei lavoratori.

Ad oggi purtroppo non si vedono segnali che facciano sperare ad una immediata riapertura, tuttavia sappiamo essere in corso trattative che auspichiamo possano portare ad una soluzione positiva. Il nostro territorio ha bisogno di Imprenditori che credano nella professionalità di queste Lavoratrici e di questi Lavoratori come ci credono (il centinaio o le decine di persone) che sono qui oggi  a manifestare con tutti noi e a dimostrare oltre la qualità della professionalità dimostrata negli anni da questi ragazzi, il fatto che le fortune di un luogo di lavoro le fanno i Lavoratori. Troppe troppe volte in questi anni ci hanno spiegato che la soluzione ai malanni di un'Azienda passa attraverso il sacrificio o meglio la sacrificabilità dei Lavoratori.

Non ancora una volta ! Non più ! Non in questo caso!

Oggi i Lavoratori hanno dimostrato ancora  una volta quanto siano attaccati al proprio posto nonostante sarebbe più semplice per loro abbandonare tutto e cercare altrove il sostentamento delle loro famiglie.

Vi esortiamo quindi a tenere alta l'attenzione su questa vicenda e non abbandonare questi Lavoratori !

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Giovedì, 08 Ottobre 2015 10:01

Call center: presidio a Montecitorio

FISTel CISL UILCOM UIL UGL TELECOMUNICAZIONI

DIFENDIAMO L'EMENDAMENTO SUI CAMBI DI APPALTO NEI CALL CENTER!!

12 E 13 OTTOBRE DALLE 10 ALLE 14 PRESIDIO DAVANTI A MONTECITORIO.

FISTel – UILCOM – UGL

FISTel – UILCOM – UGL difendiamo l'emendamento "7bis" votato dalla Commissione Ambiente Lavori Pubblici della Camera che consentirebbe, se votato dall'aula del Parlamento, di mettere una pietra miliare ai diritti dei lavoratori dei Call Center garantendo nei cambi di appalto il posto di lavoro. Purtroppo come avevamo già anticipato le varie lobby si stanno organizzando per cancellare o parzialmente modificare l'emendamento approvato in commissione lavori pubblici; i vari gruppi di potere ritengono l'emendamento ostativo del libero mercato, della concorrenza e della competitività e stanno esercitando tutte le pressioni possibili sul Parlamento.

FISTel – UILCOM – UGL, per respingere il lobbismo di potere, scrivono ai Capigruppo di Camera e Senato per chiedere un incontro al fine di sensibilizzarli sull'urgenza e sulla necessità che il provvedimento venga approvato così come recita l'emendamento 7 bis, che garantisce la continuità occupazionale.

PER RENDERE PIU' FORTE LA NOSTRA AZIONE SINDACALE CONVOCHIAMO TUTTI I LAVORATORI DEI CALL CENTER CHE HANNO DISPONIBILITA' A PARTECIPARE, LE SEGRETERIE NAZIONALI e TERRITORIALI, I DELEGATI SINDACALI (RSU, RSA) DELLE TELECOMUNICAZIONI A PRESIDIARE PIAZZA MONTECITORIO PER CONTINUARE LA NOSTRA LOTTA IN PIAZZA SENSIBILIZZANDO LE ISTITUZIONI E L'OPINIONE PUBBLICA.

ROMA, 7 Ottobre 2015

LE SEGRETERIE NAZIONALI

FISTel – UILCOM - UGL TELECOMUNICAZIONI

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