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Nel corso dei lavori dell'Esecutivo unitario delle categorie del Pubblico Impiego FP Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa,  riunitosi a Roma, è stata approvata una piattaforma unitaria che, partendo dalle valutazioni sulla Manovra 2019, costituisce l'espressione delle proposte – condivise a livello unitario - sulle quali si chiede un confronto con il Governo. Le quattro Federazioni chiedono al Governo di realizzare un intervento di politica economica espansivo che, pur attento alla necessaria quadratura del cerchio dei conti pubblici, sia in grado di superare i vincoli che limitano la capacità di crescita del nostro Paese, favorendo l'occupazione e la ripresa degli investimenti, a partire da quelli pubblici. In particolare, si chiede al Governo di rafforzare l'impegno della manovra di bilancio a sostegno del lavoro pubblico e a favore della modernizzazione e del miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dei servizi pubblici.

Per favorire la conoscenza di tale piattaforma e consentire ai lavoratori di esprimere la propria valutazione, è stato realizzato e messo on line il sito unitario di cui al seguente link https://www.contrattiamodiritti.it dal quale è possibile scaricare il documento contenente la piattaforma  ed esprimere on line un voto favorevole o contrario.

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"Dopo nove anni di blocco contrattuale, stanotte è stato sottoscritto il rinnovo del CCNL delle Funzioni Locali." Cosi Antonio Foccillo e Michelangelo Librandi della UIL subito dopo la firma del CCNL delle Funzioni Centrali.

"A breve ci auguriamo di chiudere anche il CCNL per i lavoratori del comparto Sanità.

Abbiamo mantenuto gli impegni sottoscritti nel protocollo d'intesa del 30 novembre 2016 con il Governo.

È previsto,infatti, un incremento contrattuale in media di 85 euro e al tempo stesso la  salvaguardia del bonus degli 80 euro.

Il contratto avrà decorrenza dal 1 marzo 2018 e auspichiamo che già nella busta paga di aprile ci sia l' incremento contrattuale a regime e gli arretrati che si attestano intorno ai 450 euro medi" affermano i sindacalisti, che continuano "di fronte al vano tentativo di mettere all'angolo  il sindacato e la contrattazione collettiva nazionale, si riafferma la centralità  del confronto e della partecipazione. Alcune materie che erano di competenza esclusiva della parte datoriale, oggi sono di nuovo strumento condiviso di partecipazione per rilanciare l'efficienza della pubblica amministrazione e il ruolo del sindacato e dei lavoratori." e continuano "si è allargata la platea dei diritti, quali permessi, congedi, aspettative, assenza per malattia, diritto allo studio, formazione, welfare, conciliazione vita-lavoro.Abbiamo previsto il consolidamento e la storicizzazione dei fondi contrattuali al 31 dicembre 2017 introducendo nuovi elementi di alimentazione dei fondi per il salario accessorio, a partire dalle risorse derivanti da leggi speciali, con particolare riguardo agli incentivi per gli appalti e alle risorse provenienti dal codice della strada, ex.art.208.

Al tempo stesso si è provveduto a semplificare e rafforzare il sistema delle indennità per valorizzare le professionalità presenti all'interno delle Amministrazioni.

Importantissimo il riconoscimento per la polizia locale di una apposita sezione contrattuale che da' una risposta alle specificita' e alle criticità decennali in questo settore, come ad esempio, il riconoscimento di un'indennità di funzione legata ai gradi e all'attività disagiata.E' stata inserita inoltre un' ulteriore posizione economica orizzontale per tutte le categorie."

"Vista la ristrettezza dei tempi in considerazione della stessa scadenza del CCNL, -concludono i due Segretari, si tratta di un contratto ponte che non risponde a tutte le problematiche del comparto, ma attraverso l'istituzione  di una commissione paritetica, si procederà entro luglio 2018 alla rivisitazione della declaratoria dei profili professionali e alla semplificazione del sistema, nonché l'analisi di specifiche professionalità, al fine della loro valorizzazione, con particolare riferimento al personale educativo e scolastico e agli avvocati degli uffici legali, con la previsione di specifica sezione contrattuale.

Si riapre un percorso di confronto e di partecipazione che continuerà anche dopo la firma del CCNL, con la consapevolezza che gia' a luglio 2018 presenteremo una nuova piattaforma contrattuale per il triennio 2019-2021."

#INSIEMESIPUO2018  #UILFPL

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In occasione del Consiglio Generale della UIL FPL e' stata ufficialmente presentata la "EFFEPIELLE RADIO", in onda dal prossimo 29 gennaio 2018.
La web radio sarà attiva 7 giorni su 7, h24 ascoltabile da tutti i dispositivi tecnologici con connessione internet (smartphone, pc, tablet, ETC). Una "web radio" è una vera stazione radiofonica digitale che, a differenza delle radio tradizionali, trasmette al pubblico attraverso internet.
La UIL-FPL vuole offrire un nuovo strumento di comunicazione a tutti i propri iscritti, ai lavoratori e alla cittadinanza in grado di dare informazioni a 360 ° su tutti gli aspetti legati al lavoro, news in tempo reale sulle principali notizie del giorno, ed un continuo aggiornamento su tutta l'attività' sindacale svolta dalla UIL-FPL.

Il palinsesto prevede il giornale radio, rubriche settimanali, interviste ai segretari nazionali sui temi caldi e di attualità, approfondimenti di attualità sindacale.

Lo spazio radio verrà utilizzato anche per far conoscere l'impegno e le competenze degli uomini e delle donne che si candidano in vista delle elezioni RSU su tutto il territorio nazionale.

Per ascoltare Effepielle Radio si può scaricare gratuitamente l'app oppure si può cliccare il link sul sito www.uilfpl.it
#THEJOBRADIO #NOICISIAMO #EFFEPIELLERADIO

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Giovedì, 03 Agosto 2017 09:55

Nuovo numero del periodico FPL UIL

Al seguente link la nuova edizione del periodico UIL FPL, edizione sfogliabile:

http://www.uilfpl.net/images/Effepielle_Informa/Effepielle_138/mobile/index.html#p=14

 

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Venerdì, 19 Maggio 2017 10:22

Centri per l'impiego- politiche attive

In relazione alle difficoltà con le quali si scontrano quotidianamente i nostri Centri per L'Impiego e alla lentezza con la quale si sta dando concreta attuazione alla riforma delle Politiche Attive per il Lavoro, abbiamo unitariamente convenuto, insieme alla UIL-FPL, di richiedere un urgente incontro al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti con l'obiettivo di definire una strategia che, in raccordo con le Regioni, permetta di raggiungere, nel minor tempo possibile, gli obiettivi minimi che mettano i CPI nelle condizioni di operare e svolgere serenamente i compiti che la riforma gli ha affidato.

Naturalmente tutti gli interventi che il Ministero riterrà opportuno di realizzare avranno riflessi anche sull'organizzazione dei CPI a livello regionale e, a tal proposito, riteniamo necessario che anche con i rappresentanti delle Regioni si avvii un confronto che permetta una fattiva cooperazione istituzionale. E' importante, quindi, che anche a livello Regionale e territoriale la UIL, insieme alla categoria sostenga le Regioni sopra descritte.

 

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"Il decreto di riordino del sistema camerale prevede solo tagli lineari ai finanziamenti, ai servizi, al personale e alle sedi periferiche". Questo il commento a caldo dei segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl dopo l'approvazione, in Consiglio dei Ministri, di un testo di legge sul quale il Governo in nessuna fase ha voluto avviare un confronto con I lavoratori.

In attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti del provvedimento riteniamo grave e sbagliata la scelta compiuta dal Governo.

Quello approvato in Consiglio dei Ministri è "un decreto che cela, dietro la necessità di riorganizzare il Sistema, la volontà di apportare ancora una volta tagli lineari alla spesa, noncurante del fatto che così facendo non solo si privano le imprese di importanti servizi, ma si allontanano gli Enti dal territorio che dovrebbero presidiare, riducendone il numero – da 105 a 60 – e si rischia di provocare anche serie ripercussioni occupazionali".

Per le tre organizzazioni sindacali si produrrà un caos simile a quello avvenuto per il riordino delle province.

In totale assenza di un confronto sul merito del testo e di fronte al rischio di pesanti ricadute occupazionali, i sindacati di categoria di Cgil Cisl Uil confermano lo stato di agitazione del personale delle Camere di Commercio "con una forte mobilitazione che culminerà a settembre in una grande manifestazione nazionale per ribadire ancora una volta il fermo NO ad un decreto che di fatto svilisce e svuota questi enti, trasformandoli in semplici articolazioni burocratiche.

Chiediamo al Governo"- concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - "di avviare finalmente un confronto sul riordino per evitare pesanti ricadute sul Sistema delle imprese e sui livelli occupazionali.

Da www.uilfpl.net

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In una sua circolare, l'Aran sostiene che i dipendenti pubblici in ferie possono essere richiamati al lavoro per esigenze di servizio. Non entro nel merito della vicenda, ma vanno chiarite tre questioni. Innanzitutto, sono i contratti a definire diritti e doveri dei dipendenti e non certo le circolari dell'Aran.

Inoltre, ciò che dice l'Aran non ha valore di legge: può rappresentare un'interpretazione della norma contrattuale, ma deve essere comunque riconosciuta da entrambe le parti. Infine, questa impostazione "scandalistica" che caratterizza tutto ciò che riguarda i pubblici dipendenti è diventata insopportabile: non è vero che siamo in una giungla, le regole ci sono, basta che siano applicate dai dirigenti responsabili.

Ciò detto, perché non ci si scandalizza del fatto che, da oltre sette anni, questi lavoratori sono senza contratto e si continua a bistrattarli e a offenderli? Perché non ci si scandalizza per la reiterata disapplicazione di una sentenza della Corte costituzionale che ha giudicato illegittimo il blocco della contrattazione? È anche ora, peraltro, di arrivare a un'uniformità contrattuale per i pubblici e i privati, a partire dalla defiscalizzazione del salario accessorio e dall'unificazione dell'età pensionistica per le donne, solo per citare i casi più noti e tacendo le tante altre differenze. Insomma, si aprano davvero i tavoli per i rinnovi dei contratti, così da valorizzare i tantissimi dipendenti pubblici che continuano a fare il proprio lavoro.

Roma, 26.6.2016

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Sciopero e manifestazione regionale il 4 maggio a Torino per il rinnovo del contratto del Pubblico Impiego #ContrattoSubito

Mercoledì 4 maggio a Torino, in occasione dello sciopero generale regionale di categoria indetto per l'intera giornata, si terrà la manifestazione unitaria CGIL FP, CISL FP, CISL FISASCAT, UIL FPL, UILPA, UILTuCS per il rinnovo del contratto del Pubblico Impiego.

Da Alessandria partirà un pullman di iscritti e delegati UIL FPL e UILPA che parteciperanno attivamente alla manifestazione per la valorizzazione del lavoro e il miglioramento dei servizi.

LE NOSTRE RAGIONI

#Contratto Subito per:

• Rinnovare i Contratti Nazionali di Ministeri, Agenzie Fiscali, Enti Pubblici non Economici, Enti Locali, Sanità Pubblica e Privata, Cooperative Sociali e Terzo Settore.

• Rilanciare la contrattazione decentrata.

• Aumentare di 150 euro le retribuzioni ferme da oltre sei anni. Il blocco del contratto è già costato a ogni lavoratore circa 4000 euro.

• Superare i vincoli della legge Fornero sulle pensioni. Abbiamo bisogno di giovani per garantire un futuro ai servizi pubblici.

Il Sistema sociosanitario piemontese così non va:

• Carenza di personale.

• Assistenza ridotta.

• Riduzione dei fondi per acquisto beni e servizi.

• Cure domiciliari e continuità assistenziale a rischio.

• Bisogna assumere per ridurre le liste d'attesa.

#GiustOrario e Vertenza Occupazione per:

• Garantire il giusto diritto al riposo per tutti gli operatori, pubblici e privati.

• Rispettare gli orari di lavoro per garantire servizi sicuri ai cittadini e i diritti di chi lavora.

• Rispettare le norme di legge e contrattuali attraverso un piano regionale di assunzioni finalizzato alla riduzione drastica delle liste d'attesa per le prestazioni sanitarie e alla creazione di nuovi posti di lavoro per professionisti sanitari e sociosanitari, medici, infermieri, OSS.

Sull'assetto istituzionale regionale avvio immediato di un confronto tra istituzioni piemontesi e organizzazioni sindacali per:

• Evitare la riduzione dei servizi ai cittadini e alle imprese che sarà causata dalla riforma Madia per la riduzione della presenza sul territorio dello Stato e del sistema degli enti territoriali.

• Individuare una proposta organica di ridisegno delle funzioni pubbliche e istituzionali sul territorio che coinvolga tutte le articolazioni dello Stato e degli enti territoriali (Prefetture, Camere di Commercio, Province, Servizio sanitario regionale, Ministeri, INPS, INAIL, Ministero del Lavoro, società partecipate, Corpo Forestale dello Stato e i Vigili del Fuoco).

Queste le modalità:

MERCOLEDÌ 4 MAGGIO 2016: SCIOPERO GENERALE REGIONALE DI CATEGORIA PER L'INTERA GIORNATA

PARTENZA ORE 7.00 DA ALESSANDRIA

MANIFESTAZIONE REGIONALE a TORINO

Partenza ore 9.30 da Piazza Arbarello a Torino

Arrivo in Piazza Carlo Alberto con comizio finale dei segretari generali

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La FPCGIL non ha firmato l'accordo sulla mobilità interna con l'ASL AL e se ne vanta con manifesti ed articoli sui giornali locali, perché, a suo dire, tale accordo introduce regole peggiorative per i dipendenti dando via libera alla mobilità discrezionale da parte dell'azienda.

MA I SIGNORI RAPPRESENTANTI DI QUELLA GRANDE ORGANIZZAZIONE SANNO DI COSA STIAMO PARLANDO??

VORREMMO RICORDARE LORO, E SPIEGARE A TUTTI I LAVORATORI, CHE LA PROPOSTA RICEVUTA DALL'AMMINISTRAZIONE DELL'ASL ERA L'APPLICAZIONE INTEGRALE DEL DECRETO BALDUZZI OVVERO NESSUNA MOBILITA' ALL'INTERNO DELL'AZIENDA NELL'AMBITO DEI 50 CHILOMETRI, CON FACOLTA' PER L'AZIENDA DI SPOSTARE I LAVORATORI TRA I DIVERSI REPARTI E SERVIZI A PROPRIO PIACIMENTO, ANCHE TRA DIVERSE CITTA'.

SOLO GRAZIE ALLA TRATTATIVA IMPOSTA ALL'ASL DALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI FIRMATARIE DELL'ACCORDO E DAI LORO RAPPRESENTANTI NELLE RSU SI E' RIUSCITI A CONQUISTARE UN ACCORDO CHE RIPRISTINAVA REGOLE CERTE E NON CLIENTELARI, FACENDO ANCORA UNA VOLTA A MENO DELLA FPCGIL.

L'ACCORDO STABILISCE DIVERSE TIPOLOGIE DI MOBILITA':

QUELLA CHE PREVEDE LA PRESENTAZIONE DI UNA DOMANDA CHE MANIFESTI DISPONIBILITA' A CAMBIARE REPARTO/SERVIZIO PRESENTATA ALL'INIZIO DELL'ANNO E VALEVOLE PER UN ANNO CON LA LIBERA SCELTA DEI LAVORATORI (VEDI LE DECINE DI DICHIARAZIONI DI DISPONIBILITA' PRESENTATE IN QUESTI GIORNI)

LA MOBILITA' TRA PRESIDI OSPEDALIERI O DISTRETTI DI CITTA' DIVERSE, REGOLATA CON AVVISI DI MOBILITA' APERTI A TUTTI I LAVORATORI DELL'ASL CON LA PREDISPOSIZIONE DI GRADUATORIE CHE TENGANO CONTO DELL'ANZIANITA', DEI PERCORSI DI FORMAZIONE E DEI CARICHI FAMILIARI

LA MOBILITA' PER I LAVORATORI DI QUEI REPARTI O SERVIZI CHE VERRANNO SOPPRESSI NELLE DIVERSE SEDI LAVORATIVE CON AVVISI DI MOBILITA' RISERVATI ESCLUSIVAMENTE A QUESTI LAVORATORI PRIVILEGIANDO COME REQUISITI L'ANZIANITA' ED I CARICHI FAMILIARI, NONCHE' UN INCENTIVO ECONOMICO, NON PREVISTO DA NESSUNA NORMATIVA, PER IL DISAGIO, NEL CASO DI TRASFERIMENTO IN ALTRA LOCALITA'.

INVITIAMO QUINDI TUTTI I LAVORATORI A VERIFICARE PRIMA DI CREDERE A TUTTO QUELLO CHE SI RACCONTA

 

UIL FPL - CISL FP - FIALS - NURSING UP - UGL Sanità - Nursind

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Le categorie del pubblico impiego hanno portato i sacchi di carbone, adesso sta a Renzi e al Governo evitare che diventino carboni ardenti.

E' quanto ha dichiarato il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, in occasione del presidio organizzato questa mattina in piazza Montecitorio dalle categorie del pubblico impiego (UilFpl, UilScuola, UilPa, UilRua) per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti per circa tre milioni di dipendenti pubblici. "Il Governo e il Parlamento – ha proseguito Barbagallo - dovrebbero rispettare la sentenza della Corte Costituzionale secondo cui i contratti del pubblico impiego, scaduti da oltre sei anni, andavano rinnovati già nel 2015. I lavoratori devono essere retribuiti giustamente, come prevede la Costituzione: bisogna, dunque, rinnovare rapidamente i contratti. La riforma della Pubblica Amministrazione, poi – ha incalzato il leader della Uil – non si fa senza il coinvolgimento dei lavoratori, ma con il loro consenso, altrimenti rischia di essere una riforma inattuata.

Peraltro, non si capisce come mai, nonostante ci siano ora 300 mila lavoratori in meno, la spesa pubblica continui ad aumentare. Ci attendiamo una convocazione del Governo per avviare il tavolo della trattativa: noi siamo pronti, dipende solo da loro. Oggi, simbolicamente, abbiamo portato quattro sacchi di carbone; ribadisco: non lo facciano diventare ardente".

Barbagallo, infine, sollecitato dalle domande dei giornalisti, è tornato sulla questione dei cosiddetti fannulloni: "Questa rappresentazione dei dipendenti pubblici è una distorsione attuata per anni dalla politica che ne ha poi scaricato la responsabilità sui sindacati. Noi siamo un Sindacato moderno e riformista: se ci sono lavoratori nella Pubblica Amministrazione che si comportano male, poiché fanno un danno alla collettività, bisogna licenziarli. Bisogna, però, anche fare in modo che tutti coloro che lavorano per far funzionare la 'macchina Italia' abbiano il loro giusto riconoscimento. Non difendiamo i fannulloni – ha concluso il leader della Uil - ma vogliamo rinnovare i contratti".

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