Questa mattina si è svolta la conferenza stampa per informare la stampa in merito al raggiungimento di un accordo sottoscritto ieri in Regione Piemonte per il salvataggio industriale della Sapsa Bedding Silvano d'Orba.
In allegato il documento completo.
I sindacati di categoria FILCTEM, FEMCA e UILTEC di Alessandria sono riusciti ad ottenere il passaggio diretto della metà dei dipendenti della Sapsa Bedding alla nuova proprietà, la IBB International Bedding Brand, nata un anno e mezzo fa come sezione commerciale di Sapsa Bedding. In totale i dipendenti sono 104: quelli che verranno assunti a tempo indeterminato, con le stesse condizioni del contratto ancora in corso, saranno 50/52.
L'alternativa a questa soluzione sarebbe stata la mobilità per tutti i lavoratori.
Si è firmato per la cassa integrazione straordinaria riconosciuta al personale per la continuità produttiva che è stata garantita. Oltre a questa, della durata di un anno, i lavoratori che non saranno interessati al passaggio diretto alla nuova proprietà, potranno contare su un mese di cassa in deroga, concessa come copertura nel mese che deve passare prima dell'approvazione e dell'erogazione della cassa straordinaria. Chi non troverà lavoro potrà poi usufruire di due anni di Naspi.
Entro fine anno verranno assunti a tempo indeterminato 10 lavoratori, gli altri 40/42 saranno assunti entro il termine di fine cassintegrazione (entro 13 mesi).
Sono già stati definiti i criteri di passaggio. Il personale che verrà assunto tra fine anno e il prossimo, circa 50 persone, verrà scelto in base al criterio di anzianità di servizio e carichi familiari, a parità di mansioni.
A breve verrà fatta richiesta di un incontro per aprire la procedura di mobilità, strumento che potrebbe facilitare la ricollocazione in altri luoghi di lavoro del personale escluso dal passaggio, visti gli sgravi importanti per chi assume.
Non si esclude che in futuro possano tornare a lavorare alla Sapsa Bedding altri lavoratori oltre alla metà del personale previsto dall'accordo.
In conferenza è stato illustrato anche il piano industriale presentato dalla nuova proprietà. Questo prevede una totale riorganizzazione del lavoro, dalla ricerca al recupero di nuovi mercati, passando per la riduzione dei prodotti in catalogo,al rilancio del marchio Sapsa anche attraverso nuovi canali di vendita, dal porta a porta alle televendite, rivedendo anche la politica dei prezzi.
Istituzioni e politica hanno contribuito alla miglior riuscita possibile dell'accordo, con l'marezza di non aver potuto salvaguardare tutto i posti di lavoro, ma sapendo di aver portato a casa tutto ciò che potesse tutelare tutti i lavoratori in questa condizione.