Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, insieme a una delegazione della sua Organizzazione, ha partecipato alla manifestazione contro il terrorismo, "Not in my name", indetta dalle Comunità Islamiche Italiane e svoltasi a Roma in Piazza Santi Apostoli."Siamo qui - ha detto Barbagallo - per esprimere la nostra ferma condanna contro tutti i terrorismi e per testimoniare che le armi più efficaci per combattere questa barbarie sono la solidarietà e la cooperazione tra popoli, etnie e religioni. Il mondo del lavoro ha radicati in sé questi valori e può e deve essere un baluardo contro ogni forma di violenza.
Non bisogna chiudersi nei propri egoismi, però, e occorre sconfiggere la tentazione ad isolarsi che può essere dettata da psicosi e da paure". Barbagallo, infine, ha voluto ricordare la sua esperienza da Segretario della Uil di Palermo, quando fece adibire una chiesa sconsacrata a moschea per la preghiera dei lavoratori musulmani: "Già allora - ha concluso il leader della Uil - quella scelta fu una concreta testimonianza dell'impegno che il Sindacato può mettere in atto per la pacificazione".
Roma, 21 novembre 2015
Martedi 5 maggio, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, a Torino si terrà il convegno dal titolo "Terrorismo vs Democrazia", organizzato da UIL, CGIL, CISL Piemonte nel Salone Pia Lai della Cgil, in Via Pedrotti n. 5 (Torino).
Oltre ai Segretari Generali Regionali, parteciperanno:
· Giorgio Benvenuto Presidente Fondazione B. Buozzi;
· Armando Spataro Procuratore della Repubblica di Torino;
· Michele Ruggiero Giornalista della Rai ed autore del libro "Pronto, qui Prima Linea";
· Tom Dealessandri Presidente Iren Servizi;
· Carlo Ghezzi Presidente Fondazione Di Vittorio.
In funzione dell'importanza dell'argomento e dei relatori, vi raccomandiamo di partecipare numerosi.
In allegato la locandina dell'evento.
DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLO, SEGRETARIO GENERALE UIL
I nostri cuori e le nostre menti sono turbati dalle notizie e dalle immagini che giungono da Tunisi.
Sgomento per la viltà e la ferocia dell'attentato, solidarietà ai familiari delle vittime e ai feriti: sono questi i sentimenti di noi tutti.
Il coinvolgimento di nostri concittadini nella tragedia e la vicinanza al nostro Paese dei luoghi colpiti confermano le preoccupazioni che abbiamo espresso, di recente, per l'instabilità alla quale è sottoposta l'area del Mediterraneo.
Pure il Sindacato, dunque, per quanto possibile, deve farsi carico di questa condizione e dare la propria testimonianza e il proprio contributo per la soluzione di un così grave problema.
Anche per tali ragioni, la Uil aveva proposto di realizzare il Primo Maggio a Lampedusa, ma difficoltà logistiche impediscono la realizzazione di questo progetto.
Insieme a Cgil e Cisl, dunque, abbiamo deciso di svolgere la manifestazione in provincia di Ragusa – territorio anch'esso interessato al fenomeno dei flussi migratori – con le stesse motivazioni e gli stessi obiettivi che avevamo precedentemente programmato.
Roma 18 marzo 2015
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