DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLO, SEGRETARIO GENERALE UIL
I nostri cuori e le nostre menti sono turbati dalle notizie e dalle immagini che giungono da Tunisi.
Sgomento per la viltà e la ferocia dell'attentato, solidarietà ai familiari delle vittime e ai feriti: sono questi i sentimenti di noi tutti.
Il coinvolgimento di nostri concittadini nella tragedia e la vicinanza al nostro Paese dei luoghi colpiti confermano le preoccupazioni che abbiamo espresso, di recente, per l'instabilità alla quale è sottoposta l'area del Mediterraneo.
Pure il Sindacato, dunque, per quanto possibile, deve farsi carico di questa condizione e dare la propria testimonianza e il proprio contributo per la soluzione di un così grave problema.
Anche per tali ragioni, la Uil aveva proposto di realizzare il Primo Maggio a Lampedusa, ma difficoltà logistiche impediscono la realizzazione di questo progetto.
Insieme a Cgil e Cisl, dunque, abbiamo deciso di svolgere la manifestazione in provincia di Ragusa – territorio anch'esso interessato al fenomeno dei flussi migratori – con le stesse motivazioni e gli stessi obiettivi che avevamo precedentemente programmato.
Roma 18 marzo 2015
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