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Le misure contenute nella Legge di Bilancio intervengono sul reclutamento del personale docente della scuola, introducendo non pochi elementi di novità che tuttavia non sono in grado di garantire un regolare avvio dell'anno scolastico.
Al fine di rimuovere alla radice una serie di criticità altrimenti destinate fatalmente a riproporsi, è indispensabile:

- prevedere una fase transitoria finalizzata all'immissione in ruolo dei docenti già abilitati o con tre anni di servizio
- consentire l'accesso alle procedure concorsuali per più classi di concorso
- garantire l'istituzione di corsi di specializzazione su sostegno per tutti gli ordini di scuola in numero adeguato al fabbisogno


Già quest'anno, ultimate le operazioni di immissione in ruolo, sono rimaste scoperte ben 32.217 cattedre, pari a più della metà del contingente delle immissioni in ruolo 2018/19. A queste vanno poi sommati i 56.564 posti, tra organico di fatto e deroghe di sostegno da attribuire con incarichi al 30 giugno, la cui ritardata attivazione ha avuto ripercussioni molto negative sull'avvio dell'anno scolastico, tanto che ancora a novembre molte classi e molti studenti erano privi dei docenti in cattedra.
Per effetto delle ulteriori cessazioni dal servizio conseguenti all'entrata in vigore del meccanismo di "quota 100" e dei problemi irrisolti in materia di reclutamento, l'anno prossimo la situazione tenderà ad aggravarsi: la scuola vivrà una vera e propria condizione di emergenza, con oltre 150.000 cattedre e oltre 24.000 posti ATA scoperti. Ciò renderà assai difficile garantire il diritto allo studio degli studenti.
Per questi motivi domani, 12 marzo, saremo in piazza insieme a migliaia di lavoratrici e lavoratori precari della scuola.

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Venerdì, 15 Luglio 2016 10:43

MAI PIU' Precari scuola

Come da tempo questa segreteria affermava circa le assunzioni straordinarie " l'espediente del governo per agirare le condanne sulla reiterazione dei contratti annuali..."

Questa segreteria ha continuato ad agire sin dal 2007 proponendo ed attivando ricorsi a favore di DOCENTI e personale ATA  per la stabilizzazione ed il riconoscimento della progressione economica.

Ricorsi che in ogni sede di tribunale abbiamo vinto sia nelle progressioni che nel riconoscimento della immissione in ruolo.

Siamo in contenzioso con il miur dal 2010 in quanto il miur soccombente per le stabilizzazioni ( immissione in ruolo) ha fatto ricorso in appello, appello che a tutto oggi dopo 15 ed oltre rinvii l'ultimo a gennaio 2016 è ancora da discutere.

Intanto i nostri ricorrenti continuano a percepire indennizzi per mancata progresione.

Ora arriva la risposta dell Consulta ad avvalorare ancor di più la nostra azione di difesa dei nostri colleghi precari.

Infatti, il Governo sapeva che la Consulta avrebbe dato ragione ai ricorrenti.

Quindi ha escogitato il piano straordinario d'assunzioni  docenti e un fondo di 10 milioni di euro per i risarcimenti.

La nostra azione sindacale, continua in ogni direzione raccogliendo  la decisione presa dalla Corte Costituzionale di adeguare l'Italia al parere espresso dalla Corte di Giustizia Europea un anno e mezzo fa.

La Consulta ha espresso con chiarezza che la posizione dell'Italia sul precariato è illegittima,

Ora, l'attenzione si sposta sul comma 131 della legge 107/2015 che afferma quanto segue

" A decorrere dal 1º settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi. "

Sia pur escludendo qualsiasi retroattività nel conteggio dei 36 mesi.

Per queste ragioni continuiamo la nostra azione  per tutti gli altri docenti precari abilitati inseriti nelle graduatorie d'istituto e ai laureati e personale ATA a cui l'amministrazione non vuole dare alcun genere di prospettiva di legittima stabilizzazione in ruolo.

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PRECARIATO:CHIEDIAMO CONFRONTO, EQUITA' E DIRITTI

L'iniziativa nasce per la totale assenza di confronto sull'annunciato bando di concorso, che non può essere affrontato ignorando la realtà di un precariato al quale la legge 107 non ha dato risposte.

Un precariato fatto di docenti in servizio da anni, che hanno conseguito una costosa abilitazione, conciliando a fatica il lavoro a scuola con le esigenze personali e familiari.

La sentenza della Corte europea del novembre 2014 ha ribadito il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori assunti a tempo determinato per più di tre anni, ma nonostante ciò si lascia ad essi come unica opportunità quella di partecipare a un concorso in cui peraltro non viene adeguatamente riconosciuto il valore del servizio svolto.

Il concorso resta in linea di principio lo strumento da utilizzare per l'accesso al lavoro pubblico,ma quello annunciato rischia di rivelarsi inopportuno per i modi e tempi con cui viene gestito, in un contesto di criticità non risolte, di impegni disattesi, di diritti negati.

Per queste ragioni i lavoratori precari di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Fgu organizzano un presidio venerdì 12 febbraio 2016 alle ore 15 davanti alla Prefettura di Alessandria.

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I temi della protesta del mondo della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Fgu: dal 20 marzo grande mobilitazione per avere risultati concreti

Rinnovare il contratto di lavoro e dare risposte concrete alle migliaia di persone che oggi lavorano con contratti precari per assicurare organici funzionali alla scuola dell'autonomia, investire in formazione: ecco le ragioni della mobilitazione promossa da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Fgu per le prossime settimane.

Le ipotesi che circolano sulle misure a cui il Governo sta lavorando prefigurano il taglio degli stipendi e dei diritti, mentre non danno ancora nessuna risposta alle attese di stabilizzazione del lavoro di decine di migliaia di precari.

Non vi è coerenza fra gli impegni presi e i provvedimenti che si stanno preparando.

Il contratto è scaduto da 6 anni. Nel frattempo il Governo congela gli  scatti di anzianità e si propone di introdurre un confuso e farraginoso sistema di premialità che prevede aumenti stipendiali solo nel 2019. In questo modo si costringerebbe il personale a porsi in una relazione di pericoloso antagonismo con i colleghi per ottenere benefici economici.

Su salario, carriere, orari, professionalità la sede di discussione e decisione dev'essere quella del rinnovo del contratto, da aprire immediatamente. Netta la nostra contrarietà al ritorno alla regolazione per legge del rapporto di lavoro, che deve continuare a essere disciplinato dal contratto per tutto il personale della scuola.

E' solo attraverso il contratto, e investendo risorse aggiuntive, che si può riconoscere adeguatamente il lavoro nella scuola, rivalutando gli stipendi in termini comparabili col resto d'Europa e valorizzando la professionalità del personale della scuola, sulla scia di quanto già prevede il CCNL vigente.

I provvedimenti in preparazione, inseguendo in modo velleitario un cambiamento a costo zero, rischiano di minare in modo serio la qualità della scuola.

Anche il sistema delineato per la valutazione dei docenti appare segnato da inaccettabili rigidità: si affida al dirigente un ruolo improprio, accentuandone le funzioni di controllo, del tutto fuori luogo in un campo, quello dell'azione pedagogico-didattica, in cui deve prevalere la dimensione della condivisione, della corresponsabilità, della cooperazione e collaborazione fra le diverse figure, per assicurare un'offerta formativa efficace e di qualità, attraverso il protagonismo dei docenti nella didattica e la valorizzazione delle funzioni di supporto organizzativo assicurate dal personale ATA.

A fronte di un coacervo di misure assai discutibili, per le quali non sussistono vere ragioni di necessità né di urgenza, la questione da assumere invece con assoluta priorità e con strumenti di immediata decisione è la  stabilizzazione dei precari docenti e Ata.  Non si può continuare con i contratti a tempo determinato, il cui abuso è già stato sanzionato dalla Corte di Giustizia europea.  Basta con la confusione e la demagogia sulla pelle dei precari! Sui loro diritti e sulle loro attese non si può giocare: il governo dia immediatamente le risposte dovute.

Lo stato di incertezza sul fronte delle assunzioni e le ipotesi di interventi sbagliati sulle retribuzioni stanno generando preoccupazione e tensioni. Il progetto del governo non ha i requisiti della vera innovazione, non investe risorse, non si fonda su un reale confronto, presuppone la condivisione ma poi non la pratica.

La scuola italiana ha bisogno di un significativo piano di investimenti che la riporti in linea con gli altri Paesi europei.

Il Governo apra allora subito il confronto con le organizzazioni sindacali su un progetto credibile di cambiamento della scuola italiana e sui contratti!

Su questa rivendicazione, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Fgu avviano un percorso di mobilitazione articolato in una serie di iniziative:

·         dal 20 al 24 marzo azioni che coinvolgono le scuole  e i territori  a livello locale e regionale

·         il 25 marzo a Roma un incontro nazionaledi rappresentanti nelle scuole di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Fgu, alla quale saranno invitati i rappresentanti dei gruppi parlamentari e dei partiti politici.

·         l'11 aprile una grande manifestazione nazionale del personale della scuola a Roma.

Dal 20 marzoall'11 aprile Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Fgu proclamano l' astensione dalle attività aggiuntiveper la durata  di questa fase di mobilitazione.

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IL  GIORNO 15 DICEMBRE 2014 ALLE  ORE 16 PRESSO LA SALA CONVEGNI della Camera Sindacale di Alessandria

in Via  Fiume,10 – ALESSANDRIA

Si  svolgerà un convegno a riguardo della sentenza Corte di  Giustizia Europea del 26 novembre 2014

RICORSI  INSERIMENTO NELLE GAE

Per  abilitati  Dipl. Magistrali   TFA  PAS   SFP

Presenti gli  Avvocati Dott. Massimo PISTILLI   Dott. Stefania REHO

Dello studio  legale

Pistilli –  Reho & associati di  VITERBO

"La  Corte europea ha condannato lo Stato Italiano contro il rinnovo sistematico dei  contratti a tempo determinato, comportamento illegittimo, come sempre sostenuto  dalla Uil Scuola, stabilendo che dopo tre supplenze annuali un docente e/o ATA  deve essere assunto e risarcito".

La Uil  Scuola di Alessandria, ha vinto tutti i ricorsi già presentati e posti in  decisione dai giudici( rif. Stabilizzazione), stiamo  predisponendo con i nostri uffici legali  le nuove opportune iniziative con assistenza legale, come da titolazione, per la  tutela di coloro che si trovano nelle condizioni richiamate dalla sentenza, per  il personale già immesso in ruolo dopo anni di precariato e docenti abilitati  esclusi da possibilità di inserimento in graduatorie ad esaurimento.

La  Segretario Generale Uil Scuola, invita gli interessati a partecipare e  rivolgersi al sindacato.

Alessandria  04/12/2014                           Giovanni GUGLIELMI

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