A corollario dell’attività di volantinaggio, avvenuta capillarmente su tutto il territorio provinciale, Uil Pensionati, Fnp Cisl e Spi Cgil, in data mercoledì 30 novembre svolgeranno un Sit-In davanti alla Prefettura di Alessandria, dalle 10 alle12, prima di essere ricevuti dal Prefetto al quale le tre sigle manifesteranno le ragioni che sorreggono le iniziative svolte fino ad oggi.
Come è noto la protesta dei sindacati dei pensionati contesta le due ultime delibere della Regione secondo le quali gli ospedali possono dimettere gli anziani non più in fase acuta, ma ancora non guariti, inviandoli nelle RSA senza una adeguata assistenza sanitaria, mentre nel contempo si aumentano le tariffe del 5,1% non avendo già provveduto ad emettere i promessi voucher per tutti in soccorso a famiglie e consorzi gravati da nuove spese.
Venerdì 25 novembre il sindacato Pensionati SPI CGIL, FNP CISL, UILPensionati, in continuità con la vertenza promossa dal sindacato regionale nei confronti della Regione Piemonte, distribuirà volantini in Piazza Castello, a Casale, durante lo svolgimento del mercato.
La vertenza contesta le delibere del Consiglio Regionale in merito all’aumento delle tariffe nelle RSA del 5,1% ed al trasferimento dei malati dimessi dagli ospedali nelle stesse RSA.
Tali delibere sono state emesse senza che vi sia stato il tavolo di confronto, precedentemente ipotizzato, per definire l’erogazione dei Voucher previsti per attutire i costi a coloro che fruiranno del servizio.
La nostra lotta vuole impedire che le RSA tornino ad essere il rifugio degli anziani bisognosi di cure, senza fissare criteri di adeguatezza delle strutture alle condizioni sanitarie necessarie: da tempo chiediamo che si realizzi una sanità di prossimità che privilegi la domiciliarità dei trattamenti o modelli di autonomia abitativa protetta e solidale.
I Voucher sono ancora allo stato di promessa ma comunque, secondo l’Assessore alla Sanità, andranno solo a coloro che verseranno l’intera retta non ai degenti in convenzione, che peseranno su consorzi già al collasso, e inevitabilmente sui comuni e ciò è inaccettabile.
In definitiva la nostra protesta si inserisce in un più vasto disegno di allargamento dell’assistenza territoriale, in un miglioramento del servizio pubblico, secondo, tra l’altro, i progetti del PNRR in fase di attuazione. Il volantinaggio è già stato effettuato in Alessandria, a Novi Ligure dopo Casale M.to toccherà a Tortona nella giornata di Sabato 26, a fine mese dopo un Sit-In saremo ricevuti dal Prefetto.
Luigi Ferrando Segr. Gen. Uilpensionati
Buongiorno a tutte e a tutti, benvenuti al Consiglio direttivo di questo fine 2021, anche in questa occasione il mio compito e' quello di spiegare e condividere con voi i progetti ,gli obiettivi e i risultati che hanno tenuta occupata la segreteria della nostra stu dopo il 18 giugno giorno del nostro ultimo consiglio direttivo.
Vorrei non seguire un ordine cronologico temporale ma fare subito un salto in avanti e partire da queste ultime settimane perche' e' un momento molto decisivo e di grande fibrillazione per il nostro paese in quanto ci sono 2 temi molto importanti verso i quali il sindacato confederale e la Uilp stanno ponendo grande attenzione e impegno e sono la legge finanziaria 2021 e il pnrr. la finanziaria con numeri importanti vede i sindacati critici su molti punti della legge stessa, in particolar modo sul lavoro, il fisco e le pensioni, punto quest'ultimo che ci riguarda direttamente.
A Roma il giorno 16 novembre, giorno anche del nostro consiglio nazionale dove sono stati toccati temi dei quali vi parlero' dopo, i segretari generali Cgil, Cisl e Uil convocati dal presidente del consiglio draghi hanno ottenuto l'impegno del governo ad aprire nelle settimane immediatamente successive 2 tavoli di concertazione sul fisco e sulle pensioni. Gia' il giorno 29 novembre si e' svolto l'incontro sul fisco: ma i segretari generali non sono per niente soddisfatti della distribuzione degli 8 miliardi stanziati per una decontribuzione fiscale perche’ dichiarano che il guadagno e’ per i ceti medi alti ,mentre i ceti medio bassi ma sopprattutto i precari, le donne , sono fuori da questa ripartizione.
Per le pensioni siamo in attesa.
Sulle pensioni l'obiettivo della finanziaria e' quello di applicare per un anno la quota 102 cioe' la possibilita' di andare in pensione con 64 anni di eta' e 38 di contributi ,mentre l'eta' ordinaria di pensionamento con la legge Fornero e' di 67 anni, e poi di ritornare alla Fornero stessa progetto questo che non soddisfa per niente i nostri vertici nazionali ' e anche noi a livello locale naturalmente' soprattutto per quanto riguarda il ritorno alla Fornero , infatti un obbiettivo delle mobilitazioni di piazza di queste settimane , il 27 eravamo a Torino, e' proprio quello di spingere il governo ad una profonda riforma delle legge Fornero.
Un altro punto molto importante verso il quale i n ostri vertici pongono molta attenzione e’ quello dei giovani ,infatti la questione delle pensioni 'non riguarda solamente noi che in pensione ci siamo gia' ma anche e soprattutto i giovani che stando cosi il sistema pensionistico ed il lavoro sempre piu’ precario e discontinuo , rischiano di trovarsi in eta'pensionistica con un monte contributi insufficiente ad avere una pensione adeguata e dignitosa, a tale proposito una delle proposte e' l'istituzione di una pensione di garanzia per i giovani e un progetto di previdenza complementare.
Il secondo tema di grande attualita' e' quello legato alle innumerevoli risorse che avremo a disposizione dal pnrr ed in particolare quelle riservate alla missione 6 dedicate alla sanita', risorse che come pensionati ci coinvolgono in particolar modo in quanto dovrebbero servire per la medicina del territorio, per le cure domiciliari per una rifrma delle rsa e per l'istituzione di una legge quadro sulla non autosufficienza ,a tale proposito ricordo che e' stato oramai da tempo istituito un tavolo per questa legge per ora senza risultati concreti e che nella finaziaria sono state aumentate le risorse per le persone non autosufficienti ma sono ancora poche e tutto questo ci riguarda in particolar modo perche' queste carenze del sistema socio sanitario messe a nudo dalla recente e perdurante pandemia hanno penalizzato in modo importante e sicuramente piu' di altre categorie di persone ,noi anziani pensionati, per tale motivo l'attenzione verso l'utilizzo di queste risorse deve essere continua e pressante.
Per ritornare ad avere una cronologia corretta dei fatti ricordo che stiamo proseguendo con i tavoli anziani nei comuni centri zona , anche se non tutti i comuni purtroppo li hanno ancora istituiti ma stiamo sollecitando in maniera pressante in virtu' del fatto che dove ci sono ,sono un importante bacino di informazione e spunti di aggiornamento delle situazioni nel territorio. ricordo anche che lo scopo di questi tavoli osservatorio e' quello di tenere monitorate soprattutto le politiche socio sanitarie e assistenziali dei comuni nei confronti della popolazione anziana.
Ricorderete che vi ho parlato del progetto #tuteliamoglianziani che ha lo scopo di sensibilizzare le istituzioni e i decisori ad un cambio di rotta delle politiche socio sanitarie per assicurare agli anziani il diritto alla salute e ad una adeguata assistenza; ebbene in favore di questo progetto abbiamo fatto 11 ottobre un punto in Alessandria di raccolta firme di adesione per i cittadini con buoni risultati , abbiamo poi incontrato il prefetto ed il vescovo della diocesi di alessandria per chiedere loro un impegno di adesione al progetto stesso.
abbiamo avuto anche un incontro con i vertici dell'asl , sempre per fare il punto sulla situazione sanitaria nel distretto , dove sono emerse criticita’ importanti quali :il cup regionale per le prenotazioni delle prestazione sanitarie che e' molto sottostimato in confronto degli impegni con conseguente aggravamento del disservizio gia' esistente, una criticia’' importante per la mancanza di medici soprattutto specialisti e di infermieri , situazione in peggioramento in quanto si stima che un 20% di medici andra' in pensione nei prossimi anni ,in verita' ci sono concorsi in atto per medici aperti anche agli specializzandi , cosa che prima non avveniva, e per infermieri ; ma ci vuole tempo prima che queste nuove risorse possano essere in organico ed operativi, non di meno sono le rsa in difficlota' per carenza di ospiti in seguito della pandemia.
Carenze queste che si aggiungono alla situazione sanitaria e vaccinale ancora in sofferenza per la pandemia ,in conclusione ;i vertici sperano nelle risorse del pnrr anche se lo scetticismo e' evidente soprattutto per le 9 case di comunita' e i 3 ospedali di comunita' presenti nel pnrr per il nostro territorio ma che rischiano di essere dei contenitori vuoti( come le ben note case della salute) per la mancanza di personale medico e infermieristico ma soprattutto per la mancanza di un importante progetto per reperire le risorse umane.
Abbiamo avuto anche un incontro con i vertici dell'ordine dei medi di medicina generale per fare il punto sulla situazione attuale e per capire cosa non ha funzionato nelle fase acuta della pandemia; ma soprattutto perche' abbiamo avuto la sensazione, che e' piu' di una sensazione, che durante gli incontri avuti con le istituzioni in particolar modo sul socio sanitario, tutti questi lavorino per le loro competenze senza condividere con gli altri asl/consorzi/comuni/ medi ci di famiglia le loro risultanze in modo di avere un quadro generale completo , d'altronde il soggetto del loro lavoro e' unico e cioe' le persone. per cui uno degli scopi di questi incontri e' proprio quello di stimolare le varie istituzioni a fare rete e collaborare tra di loro.
Con Spi e Fnp abbiamo in cantiere anche un progetto con le rispettive associazioni di volontariato auser, nanteas e Ada per l'istituzione di uno sportello permanente di ascolto rivolto alle persone anziane ,in particolar modo per quelle sole e fragili, al fine di creare ua rete di enti e istituzioni che possano prendere in carico e rispondere a tutte le problematiche che arrivano a questo sportello.
anche se personalmente credo che la maggior parte dei contatti che riceveremo da questo sportello, sara’ di anziani soli che hanno bisogno di parlare con qualcuno in fatti vorrei leggervi dei dati statistici che mettono in evidenza il problema della solitudine e della depressione degli anziani ,problema questo molto sottovalutato ****
Per concludere vorrei riprendere cio' che e' emerso nel consiglio nazionale del 16 novembre del quale vi ho accennato prima , le risultanze principali sono che l'istituzione delle stu e’ un progetto con molte pecche soprattutto nei grandi centri dove c'e' stata una frammentazione eccessiva e questo ha provocato una mancanza di rappresentativita' con le istituzioni ,per cui si sta' pensando ad una parziale riunione di alcune stu ,processo questo messo gia' in pratica a Torino.
Ma soprattutto il progetto di proselitismo avviato con un protocollo firmato da tutti i segretari generali delle categorie degli attivi che prevedeva ,previo un compenso economico, che gli attivi iscritti alla categoria venissero accompagnati al momento della pensione ad una iscrizione alla uilp. purtroppo questo progetto ha presentato molti chiari e scuri ( per usare le parole del nostro segretario organizzativo pasquale lucia) personalmente credo che ci siano piu’ scuri infatti i dati i nostro possesso ci fanno pensare questo , per cui va' ripensato perche’non e' accettabile che molti iscritti alle categorie degli attivi al momento del pensionamento non transitino nella uil pensionati (penso che ricordiate che nei nostri direttivi abbiamo gia' piu' volte affrontato questo argomento )
In conclusione vorrei ringraziarvi per essere intervenuti oggi e augurarvi buone feste ,vi ricordo ancora una volta che alla nostra organizzazione ha sempre bisogno di volontari perche’ gli impegni sono molti ,per cui vi invito ,per quanto vi e’ possibile ad attivarvi per coinvolgere giovani pensionati. grazie
Come Uil Pensionati sosteniamo con forza l’iniziativa promossa da Cgil, Cisl, Uil Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro. A dichiararlo, il Segretario generale della Uil Pensionati di Alessandria, Alberto Pavese.
“Quella delle morti sul lavoro - ha proseguito Pavese - è un’emergenza nazionale sulla quale le istituzioni devono intervenire al più presto. La sicurezza deve essere un tema centrale. Servono più controlli, servono investimenti per le assunzioni, per le ispezioni e per la ricerca. Si deve investire sulla formazione e sulla prevenzione, con attenzione particolare ai lavoratori più giovani e ai più anziani. Zero morti sul lavoro è un obiettivo prioritario che va raggiunto.
Abbiamo anche un’altra grande sfida da affrontare: abbattere il numero delle morti nelle strutture residenziali socio sanitarie per anziani. Per ottenere questo sono necessari un ripensamento e una riorganizzazione di tutto il sistema: bisogna incrementare il numero del personale addetto alla cura degli ospiti, che deve essere adeguatamente formato e remunerato secondi i criteri previsti dai contratti nazionali e naturalmente protetto da ogni rischio. Non ci dimentichiamo infatti dei tanti operatori sanitari contagiati e deceduti nel corso della pandemia.
È fondamentale inoltre potenziare i servizi sociosanitari del territorio, preferendo, ovunque possibile, l’assistenza domiciliare al ricovero nelle strutture. Inoltre, non è più prorogabile l’emanazione della Legge quadro nazionale sulla Non Autosufficienza, per la quale è stato aperto un Tavolo di confronto unitario con il Governo e in Piemonte l’appello unitario con la campagna #Tuteliamoglianziani.
Si deve finalmente arrivare a un risultato concreto. Se non ora quando?”
Alessandria, 21 maggio 2021
Nella disputa per la suddivisione degli investimenti derivanti dal Recovery Found, si colloca anche la richiesta del sindacato pensionati tesa ad ottenere il miglioramento delle R.S.A. nell'integrazione con la cura, il territorio, la domiciliarità.
La curva demografica si presenta inesorabile, tra qualche anno le persone con più di 65 anni saranno un terzo della popolazione italiana.
Dal punto di vista sanitario, gli anziani denunciano prevalentemente malattie croniche, degenerative, neoplastiche, cardiocircolatorie e metaboliche.
Occorre sempre più costruire un'adeguata rete di cura e assistenza sul territorio, quindi il potenziamento delle cure di prossimità con maggiori stanziamenti per i L.E.A.P. ( livelli essenziali di assistenza e prestazioni ).
L'anziano non autosufficiente ha diritto di invecchiare a casa propria perché è comunque portatore di un progetto di vita.
Ciò non vuol dire accantonare le R.S.A. perché ci sono e ci saranno sempre persone che per la gravità delle patologie o per difficoltà familiari non possono essere assistite a domicilio, ma gli anziani non affetti da gravità, ancorchè non autosufficienti, possono essere presi in carico dal sistema sociosanitario a casa loro, con un progetto personalizzato.
Per fare tutto ciò occorrono investimenti adeguati tesi a potenziare la rete territoriale di medici e infermieri dedicati, fisioterapisti di prossimità, personale che possa offrire anche a domicilio assistenza quale ad esempio: bagno assistito, pasto, fisioterapia, esercizi di palestra ecc.
Le R.S.A. nel contempo manterrebbero una adeguata componente sanitaria, tenendo conto che accolgono sempre più soggetti con gravi patologie facili al riacutizzarsi.
Per fare un esempio che riguarda il nostro territorio, si calcola che in Piemonte ci siano almeno cinquantamila anziani che necessitano di assistenza e che non ricevono adeguato supporto sociosanitario, con costi enormi a carico delle loro famiglie.
Si tratta anche di percorrere una inversione della cultura nordeuropea dell'anziano che deve terminare la propria esistenza in un collegio-ricovero anche quando, con qualche aiuto, ne potrebbe fare a meno.
Un simile progetto sgraverebbe le R.S.A., rendendole più " attente " alle pandemie come quella che ci sta invadendo in questi momenti drammatici della vita sociale, certo richiede maggiori investimenti nella sanità, per questo il sindacato chiede anche il ricorso al MES, scioccamente ritenuto inutile da alcune forze politiche.
Nel tempo, però, ne siamo convinti, ancorchè riumanizzare l'esistenza dei nostri anziani, si tradurrebbe in sicuri risparmi perché curare la salute significa prevenzione quindi, nel lungo termine, risparmio.
Le Segreterie nazionali unitarie di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil, esprimono forte preoccupazione per la risalita dei contagi da Covid 19 e per il crescente numero di focolai all'interno delle strutture sociosanitari residenziali per anziani.
"La tragedia che si è consumata la scorsa primavera all'interno delle strutture per anziani – dichiarano Spi, Fnp, Uilp – non può e non deve ripetersi. Bisogna intervenire immediatamente, mettendo in sicurezza tutte le strutture e garantendo la presenza di personale adeguatamente formato. Bisogna attuare piani di ricollocamento degli ospiti positivi al virus, che devono essere trasferiti in strutture idonee, per non trasformare le case di riposo in lazzaretti. Occorre inoltre garantire agli ospiti delle strutture la possibilità di restare in contatto con i propri parenti, anche attraverso gli strumenti digitali, perché i danni provocati dell'isolamento e dalla solitudine sono enormi, soprattutto per chi soffre di malattie cronico degenerative come le demenze.
Alla luce di questa seconda ondata, appare ancora più chiaro che l'intero sistema delle strutture residenziali sociosanitarie per anziani va profondamente riformato. Servono sistemi più efficaci di accreditamento, monitoraggio e controllo delle strutture, con un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sindacali dei pensionati. Bisogna ridurre al massimo l'istituzionalizzazione; potenziare e sperimentare forme di residenzialità alternativa, come cohousing e appartamenti solidali; favorire la permanenza delle persone anziane nelle proprie case, assistendole in modo adeguato. Questa riorganizzazione deve essere inserita in un più grande progetto di rilancio del Ssn: bisogna trovare soluzioni alla carenza e alla precarizzazione del personale medico e infermieristico; è fondamentale potenziare prevenzione, riabilitazione, cure intermedie, medicina del territorio e favorire le cure domiciliari, inserendo in modo molto più organico i medici di medicina generale all'interno del Servizio sanitario nazionale; è necessario collegare maggiormente la rete ospedaliera con l'assistenza primaria e la medicina territoriale all'interno di un rafforzamento della rete socio sanitaria integrata, dare piena attuazione al Piano nazionale cronicità, così da garantire la presa in carico e la continuità assistenziale; risulta importante implementare l'innovazione tecnologica in campo medico, sia nell'assistenza ospedaliera, sia in quella domiciliare, dalla telemedicina, alla robotica, alla protesica; è infine giunto il momento di emanare una legge quadro nazionale sulla non autosufficienza che assicuri servizi e sostegni adeguati e omogenei in tutto il territorio nazionale. Questo va fatto utilizzando al meglio tutte le risorse disponibili, italiane ed europee, Mes compreso".
Le Segreterie nazionali di Spi, Fnp, Uilp annunciano una mobilitazione tra fine novembre e i primi di dicembre. Le pacifiche pantere grigie vogliono, nel rispetto dei protocolli e delle regole, far sentire la propria voce ed evitare che nelle piazze, luogo del giusto dissenso democratico, si infiltrino frange di violenti e criminali. I Sindacati dei pensionati vogliono fare la propria parte per far ripartire l'Italia.
Durante il direttivo della UILP di Alessandria tutti i partecipanti sono partecipanti sono stati informati di quanto è stato fatto tra la fine dello scorso anno e anche durante i difficili mesi scorsi.
Ecco l'intervento di Arturo Toson:
Sintetizziamo ricordando che alla fine dell'anno passato, prima della grande manifestazione a Roma del 16 novembre , come pensionatiabbiamo predisposto nei centri zona con spi e fnp dei gazebi per presentare la piattaforma di rivendicazioni dei pensionati presentata al governo nella speranza che in finanziaria venisse inserito qualche cosa per noi..e per raccoglier firme per una legge sulla non autosufficienza.
In questo periodo stiamo poi monitorando e sollecitando in maniera unitaria con spi e fnp i comuni della nostra stu in particolar modo i centri zona affinchè possiamo avere incontri dedicati ai bilanci consuntivi e preventivi e per avere una contrattazione sui temi delle tariffe amministrative, imposte comunali,politiche abitative,politiche sociali, trasporto e quant'altro con l'intento non di andare ad incidere sui numeri dei bilanci ma di allargare la nostra rappresentanza e comprendere meglio i bisogni dei territori . sino ad ora ciò è avvenuto per il territorio di competenza della nostra stu per i comuni di Ovada, valenza, Acqui.
Una cosa importante che chiediamo , oramai da tempo alle amministrazioni comunali è una attenzione particolare alla lotta sull'evasione fiscale per destinare eventuali risorse reperite con provvedimenti emessi con un vero patto antievasione , alle spese sociali.
A tale proposito abbiamo in programma come pensionati unitamente alle confederazioni un incontro pubblico con l'intervento di relatori qualificati proprio sul patto antievasione.
C'è poi un problema molto importante che riguarda la Fraschetta . Un problema di degrado ambientale che riguarda il territorio e ancora più grave che riguarda la salute in questo territorio.
Infatti sono stati resi pubblici i dati riguardanti una analisi epidemiologica commissionata dalla presedente amministrazione comunale sullo stato di salute degli abitanti della fraschetta in particolar modo di spinetta marengo e da questi dati risulta esserci una percentuale di patologie gravi e una mortalità della popolazione di questi territori più accentuata rispetto alla provincia e alla regione. Tale analisi non individua la causa effettiva dell'aumento di questi decessi , infatti esiste e speriamo che parta una ulteriore fase di indagine a completamento della precedente. E' comunque opinione comune che questo incremento sia dovuto all'inquinamento provocato dalle lavorazione di prodotti chimici della montedison prima e della solvax dopo.
Chiaramente non si possono muovere accuse specifiche , anche se in una assemblea pubblica promossa dallo spi e dalla cgl con il nostro appoggio mirata ad evidenziare le problematiche del degrado ambientale della zona , delle scuole , e soprattutto delle continue esondazione del rio lovassina , problema questo oramai in evidenza e insoluto da decenni , si è inevitabilmente puntato il dito sul polo chimico.
Purtroppo questa situazione è molto delicata soprattutto per i sindacati poiché il polo chimico è una grande realtà produttiva della zona e da più parti si sono mosse critiche anche non velate che si voglia far chiudere il polo chimico stesso per tutelare la salute dei lavoratori , dei residenti e dell'ambiente : ma non è assolutamente cosi perché i posti di lavoro vanno tutelati salvaguardando però l'ambiente e la salute delle persone , visto che esistono oramai tecnologie di produzione che consentono lavorazioni certamente non sicure al 100% ma con una alta percentuale di sicurezza.
Il giorno 24 febbraio abbiamo avuto un incontro con l'assessore ai lavori pubblici del comune per aggiornamenti sulle problematiche della fraschetta e di Alessandria.
L'assessore ci ha illustrato interventi minori legati all'illuminazione pubblica, già in parte effettuati, del nuovo appalto già firmato con amag rete idriche pe riprendere la pulizia e il rispristino delle 22. 000 caditoie . Ricerca di partner per la gestione completa della manutenzione dei cimiteri , del verde pubblico e degli alberi cittadini che sono ben 15.000 senza ricadute di costi maggiori per i cittadini. Importanti progetti con finanziamenti pubblici per le scuole della fraschetta e alessandrine per adeguamenti energetici, antisismici ,antincendio parte di tutto ciò si dovrebbe concretizzare già nel 2020 soprattutto per monitorare i tetti con prove statiche e di infiltrazioni.
Esiste poi per il rio lovassina un progetto di vecchia data oramai finalmente giunto a completamento che comprende un by pass del rio lovassina presso litta parodi indirizzandone il flusso consistente al fiume bormida , la regione ha già approvato il progetto ed inserito in graduatoria per il finanziamento in questo mese è in programma una riunione con tutti i soggetti interessati al progetto , che non sono pochi e questo aspetto è un'ostacolo non indifferente nella previsione dei tempi di attuazione.
C'è poi un progetto di più semplice attuazione in quanto i soggetti sono solo regione e comune ,che riguarda la messa in sicurezza della parte del rio intubata che attraversa spinetta e che è già stata video esplorata per capire quali siano le criticità.
Questo progetto soprattutto per quanto riguarda la pulizia di questo tratto da detriti ed eliminare le strozzature che ne riducono la portata dovrebbe partire a breve.
Il 12 del mese di febbraio abbiamo partecipato a Torino ad un incontro molto interessante e ben riuscito organizzato uniatariamente da spi fnp uilp regionale sull'invecchiamento attivo aspetto questo legato all'invecchiamento della popolazione in continuo aumento . L'attenzione a questo problema molto sentito oggi ha avuto comunque origine un po' di anni orsono esattamente nel 1995.
In Italia questo fenomeno è più acuito rispetto agli altri paesi europei ed il Piemonte in particolare è una delle regioni con percentuale di invecchiamento più alte d'Italia.
Il Piemonte ultima regione tra le 11 che hanno una legge sull'invecchiamento attivo , si è dotata come ultimo atto dell amministrazione Chiamparino delle legge n. 17 del 9 aprile 2019 atta alla promozione e alla valorizzazione dell'invecchiamento attivo.
In questo incontro abbiamo conosciuto l'assessore o meglio l'assessora , come ci insegnano le pari opportunità, alle politiche sociali della nuova amministrazione regionale dott.ssa Caucino , la quale nonostante la breve esperienza amministrativa dimostrando di avere imparato che per fare politica oggi bisogna sminuire il lavoro svolto da chi ti ha preceduto , ha subito detto che la legge è un contenitore vuoto e che non può avere attuazione perché non ha copertura finanziaria , citando a dimostrazione l'artico 19 della legge ......
Per questo motivo , siccome hanno ricevuto dalle OO.SS. pressioni per predisporre azioni per l'attuazione della legge , si è affrettata a dire che loro già stanno studiando la situazione ma non garantiscono tempi e attuazione della stessa, declinando ogni responsabilità se ciò non avvenisse.
Certamente , come già avevano fatto notare le OO.SS. alla precedente amministrazione, la legge non aveva copertura finanziaria ma in risposta all'assessora il nostro segretario Lorenzo Cestari ha ribadito parafrasando un concetto che esprimeva Luciano De Crescenzo nella trasmissione avanti tutta : E' MEGLIO AVERE UNA LEGGE SE PUR INCOMPLETA CHE NON AVERLA DEL TUTTO.
Il 17/18 febbraio poi siamo stai a Roma ad un convegno nazionale della uilp dove oltre ad una analisi politica sindacale dei tavoli in corso con il governo sulle problematiche di sempre ,lavoro , sanita', welfare cc... il segretario Carmelo Barbagallo si dimostrava abbastanza soddisfatto per il fatto che almeno questo governo li convoca e li ascolta ma completamente insoddisfatto per non avere ancora ottenuto risultati positivi.
Ci ha inoltre confermato che lasciando l'incarico di segretario generale confederale assumerà l'incarico di segretario generale della uilp comunicando anche alcuni cambiamenti nella segreteria nazionale con l'inserimento di due nuovi elementi e con il passaggio ,putroppo , di Emanuele Ronzoni da segretario organizzativo uilp a segretario organizzativo confederale.
In questo convegno è emerso il problema del tesseramento alla uilp derivante dal passaggio dalle categorie degli attivi che fa registrare numeri decisamente bassi e qui mi vorrei collegare al mio intervento del direttivo di fine anno dove anche io ho sollevato la stessa situazione a livello locale , infatti se ci fosse una maggiore attenzione da parte delle categorie degli attivi a veicolare i lori iscritti e soprattutto i loro delegati che vanno in pensione verso una iscrizione alla uilp e a continuare una partecipazione attiva al sindacato , i nostri numeri sarebbero decisamente maggiori.
In conclusione vorrei rivolgere a voi un invito a contattare pensionati di vostra conoscenza , sia nostri iscritti che non e con l'occasione possibilmente di far firmare loro la delega di iscrizione, nelle vostre zone per vedere se tra loro qualcuno è disponibile ad impegnare parte del proprio tempo presso le nostre sedi di zona dove c'è una grande necessità di qualcuno che unitamente ai dipendenti contribuisca a fornire un aiuto a svolgere i servizi che forniamo per una più completa soddisfazione dei nostri iscritti e non.
Tutto questo purtroppo si è interrotto ,come tutto , a causa dell'emergenza sanitaria, ora un po' in presenza un po' in video conferenza stiamo faticosamente riprendendo i contatti con i nostri interlocutori di sempre per riprendere le fila di tutti i progetti iniziati e forzatamente interrotti.
L'INPS comunica che, al fine di consentire a tutti i beneficiari dei pagamenti di recarsi presso gli uffici postali nel rispetto di contenimento della diffusione del COVID-19, anche per il mese di luglio opera l'anticipo del pagamento delle rate di pensione, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, che avverrà secondo i seguenti scaglioni, suddivisi in base alle iniziali del cognome del titolare della prestazione:
A-B mercoledì 24 giugno;
C-D giovedì 25 giugno;
E-K venerdì 26 giugno;
L-O sabato 27 giugno;
P-R lunedì 29 giugno;
S-Z martedì 30 giugno.
Come per le precedenti mensilità di aprile, maggio e giugno, Poste Italiane S.p.A. programmerà l'accesso agli sportelli dei titolari delle prestazioni in modo da scaglionare le presenze all'interno degli uffici postali.
Ricordiamo che questa mattina è in corso il presidio unitario dei pensionati davanti alla Prefettura di Alessandria.
Continua così, dopo la manifestazione del 16 novembre a Roma, la mobilitazione di Spi,Fnp,Uilp nei confronti di Governo e Parlamento durante le sedute di discussione della legge di Bilancio.
Sono infatti in programma quattro presidi in Piazza Monte Citorio a Roma: mercoledì 11 dicembre, giovedì 12 dicembre e giovedì 19 dicembre dalle ore 10.30 alle ore 12.30, venerdì 20 dicembre dalle ore 16.30 alle ore 18.30. Si tratta di una mobilitazione che dà seguito alle iniziative già in atto sui territori.
I pensionati chiedono: una legge nazionale sulla non autosufficienza; un sistema di rivalutazione equo che tuteli il potere di acquisto delle pensioni; l'allargamento della platea dei beneficiari della 14esima; la separazione della previdenza dall'assistenza; il taglio delle tasse anche per i pensionati; un adeguato finanziamento del Servizio Sanitario nazionale; un paniere Istat più rappresentativo dei consumi specifici delle persone anziane.
"La manovra del governo è insufficiente per quanto riguarda le risposte date ai pensionati, a partire dalla misura sulla mini rivalutazione per la quale riconfermiamo il nostro giudizio critico. Manca inoltre l'intervento sull'ampliamento della 14esima così come l'abbassamento delle tasse anche per chi è in pensione.
Bene invece gli impegni che il governo si è assunto per il futuro e in particolare la volontà di proseguire il confronto sulla previdenza e per una legge quadro sulla non autosufficienza".
Lo dichiarano Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil a seguito degli incontri che si sono tenuti ieri con il governo.
"A queste condizioni – continuano i Sindacati – confermiamo la manifestazione convocata per il prossimo 16 novembre a Roma, con l'intento di spingere il Parlamento a migliorare ulteriormente la manovra economica tenendo in considerazione le necessità di 16 milioni di persone che oggi rappresentano un terzo del paese e che non possono quindi continuare ad essere ignorate.
A tal fine organizzeremo anche dei presidi davanti al Senato in occasione della discussione parlamentare".
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