"La strage continua"
Un altro lavoratore ha perso la vita durante lo svolgimento della propria mansione. E' accaduto nuovamente ieri quando un operai edile, SOTIRI KOSTANDIN, 58 anni, Albanese da 27 anni in Italia, ha perso la vita in un cantiere edile dell'Ovadese.
L'ennesimo infortunio mortale accaduto in provincia di Alessandria dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto siano urgenti interventi efficaci per contrastare quella che è diventata una vera emergenza nazionale con undrammatico aumento dei morti sul lavoro.
Purtroppo molte altre priorità ed "emergenze" vengono poste all'attenzione pubblica e sono oggetto di interventi del Governo e di provvedimenti legislativi mentre la tutela della salute nei luoghi di lavoro è totalmente assente dal dibattito politico.
Considerato inoltre anche la scelta del Governo di intervenire modificando e semplificando la legislazione sugli appalti non appare coerente con la necessità di fornire in questo settore maggiori garanzie in merito alla tutela della salute nei luoghi di lavoro.
L'aumento degli incidenti sul lavoro e, soprattutto, degli infortuni mortali, richiede uno sforzo importante da parte di tutti con scelte politiche conseguenti.
ancora molto si può e si deve fare a patto che Imprese e Politica vogliano davvero investire sulla sicurezza sul lavoro.
Purtroppo le disposizioni del Governo che, con la legge di bilancio 2019 ha ridotto di oltre il 30% i premi assicurativi antinfortunistici che le imprese hanno l'obbligo di pagare all'Inail, non pare vadano in questa direzione .
Proprio per questo è importante contrattare sul territorio e con le stazioni appaltanti misure a sostegno della sicurezza e della dignità del lavoro.
Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL di Alessandria
Alla presenza del Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, si è tenuta la presentazione della Relazione Annuale dell´Inail del Presidente Massimo De Felice, in cui sono stati presentati i dati degli infortuni e malattie professionali accaduti in Italia nell'anno 2017.
Nel 2017, secondo l'Inail, sono state registrate circa 641 mila denunce di infortuni, con un leggero calo dello 0,08% rispetto all'anno precedente. Di queste, l'Istituto ne ha riconosciute circa 417 mila.
Per quel che riguarda gli infortuni mortali, le denunce sono state 1.112 (nel 2016 erano 1142). Gli infortuni accertati sono 617 con una riduzione rispetto all'anno precedente del 2,8%. Le malattie professionali accertate sono state circa 58mila (circa duemila in meno rispetto al 2016).
Una situazione sicuramente non troppo positiva per il 2017, con un calo troppo irrisorio dei dati su infortuni e malattie e assolutamente negativo per i primi dati del 2018.
Importante è, infatti, l'analisi parziale effettuata sugli infortuni mortali nei primi quattro mesi del 2018 che ha riscontrato un aumento rispetto allo stesso periodo del 2017.
Questi dati indicano che le Istituzioni devono fare di più, anche con il coinvolgimento delle parti sociali, per attuare iniziative comuni in termini di prevenzione.
Condividiamo le proposte del Presidente dell'Inail sulle possibili attività future, in termini di maggiore supporto delle Istituzioni alle imprese, maggiore cooperazione, con attività specifiche per le piccole e medie imprese.
Proposte che come Uil facciamo da anni e che potrebbero veramente dare un forte impulso alla prevenzione nel nostro Paese.
Sarebbe opportuno, inoltre, che il Governo e il Ministero del Lavoro facessero proprie queste proposte per poter programmare insieme le attività urgenti e frenare questa strage di lavoratori.
MORTI SUL LAVORO: INDIGNAZIONE E PAROLE NON BASTANO PIU', BISOGNA REAGIRE CON FORZA PER FERMARE QUESTA STRAGE. IL 13 GIUGNO SCIOPERO GENERALE INDETTO DA CGIL CISL UIL TORINO, CON PRESIDIO-MANIFESTAZIONE IN PIAZZA CASTELLO.
Cgil Cisl Uil di Torino chiamano tutte le lavoratrici ed i lavoratori alla mobilitazione il prossimo mercoledì 13 giugno: uno sciopero generale di tutte le categorie, a partire da due ore, con un presidio-manifestazione in piazza Castello dalle ore 16.00 alle 18.00.
Nelle ultime settimane si sono susseguiti nel nostro territorio e nel Paese gravissimi infortuni, molti dei quali mortali.
Ormai è un'emergenza in tutti i comparti e luoghi di lavoro: la precarietà, l'aumento dell'età pensionabile, congiuntamente al peggioramento delle condizioni di lavoro, lo stress da lavoro-correlato, le nuove patologie legate all'innovazione tecnologica, hanno prodotto incertezza, l'aumento degli infortuni, delle malattie professionali e delle vittime.
Cgil Cisl Uil di Torino chiedono alle istituzioni e alle forze politiche di impegnarsi ad incrementare la sorveglianza ed il controllo sul sistema delle imprese e di reprimere i comportamenti indirizzati al conseguimento di risparmi sulla pelle dei lavoratori.
A fronte di un costante stillicidio di infortuni mortali, continuano ad essere scarsi gli investimenti pubblici e privati per aumentare il grado di sicurezza di chi lavora, favorendo la conoscenza dei rischi, la formazione e la prevenzione come elementi fondamentali per la diffusione di una vera cultura della sicurezza.
Tutto ciò è intollerabile: l'indignazione e le parole non bastano più, bisogna reagire con forza.
La salute e la sicurezza non sono un lusso.
Per i sindacati torinesi sono indispensabili investimenti sui sistemi di sicurezza e sulla prevenzione, formazione e informazione alle lavoratrici ed ai lavoratori, organici e risorse per mettere in condizione i servizi ispettivi e di prevenzione di svolgere appieno la loro funzione.
Torino, 7 giugno 2018 UFFICIO STAMPA
I gravissimi incidenti ai cantieri di Fincantieri a Monfalcone, Cantieri Navali Mare di La Spezia e quelli accaduti alle Acciaierie Venete di Padova, ci pongono di fronte ad una inaccettabile realtà: oggi, non riusciamo ancora a garantire, in tutti i luoghi di lavoro, le condizioni che consentano di prevedere, prevenire ed escludere che la vita dei lavoratori possa essere messa a rischio.
E' una constatazione che di fatto scaturisce dalla lunga serie di tragici eventi che ormai da troppo tempo registriamo, a cui non si riesce a dare un freno, a cui non si è riusciti a dare, almeno, una inversione di tendenza.
E quindi, oltre all'accertamento delle cause e delle responsabilità sui gravissimi episodi verificatosi nei cantieri di Monfalcone , Muggiano e nello stabilimento di Riviera di Francia, oltre a fermarsi nelle iniziative di sciopero già dichiarate, oltre a fermarsi in iniziative di sensibilizzazione sul tema, è necessario che la "Sicurezza" , nel nostro Paese, diventi un tema che abbia rilevanza al pari di quello dell'Ambiente, dell'Economia o dell'Istruzione.
Essendo il nostro Paese alla vigilia della formazione del nuovo Governo, auspichiamo che il tema della "Sicurezza" venga posto al centro dell'azione governativa con obiettivi rigidi ed adeguate risorse finanziarie per il loro raggiungimento, mettendo insieme tutte le energie e le capacità migliori per individuare le soluzioni al problema.
Esprimiamo la nostra vicinanza ai lavoratori coinvolti nei tragici incidenti ed alle loro famiglie.
Vorremmo, in futuro, non dover scrivere più comunicati di questa natura ma poter dire che si è riusciti a garantire quotidianamente a tutti i lavoratori di far rientro a casa dalle loro famiglie.
Roma, 15 maggio 2018
UILM NAZIONALE
Alleghiamo il comunicato delle segreterie provinciali di Fim Fiom Uilmper la proclamazione di 1 ora di sciopero per mercoledi 21 settembre in tutte le aziende metalmeccaniche in riferimento alle tragiche morti nei luoghi di lavoro (azienda logistica di Piacenza e all'Ilva di Taranto) di questi ultimi giorni.
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