I gravissimi incidenti ai cantieri di Fincantieri a Monfalcone, Cantieri Navali Mare di La Spezia e quelli accaduti alle Acciaierie Venete di Padova, ci pongono di fronte ad una inaccettabile realtà: oggi, non riusciamo ancora a garantire, in tutti i luoghi di lavoro, le condizioni che consentano di prevedere, prevenire ed escludere che la vita dei lavoratori possa essere messa a rischio.
E' una constatazione che di fatto scaturisce dalla lunga serie di tragici eventi che ormai da troppo tempo registriamo, a cui non si riesce a dare un freno, a cui non si è riusciti a dare, almeno, una inversione di tendenza.
E quindi, oltre all'accertamento delle cause e delle responsabilità sui gravissimi episodi verificatosi nei cantieri di Monfalcone , Muggiano e nello stabilimento di Riviera di Francia, oltre a fermarsi nelle iniziative di sciopero già dichiarate, oltre a fermarsi in iniziative di sensibilizzazione sul tema, è necessario che la "Sicurezza" , nel nostro Paese, diventi un tema che abbia rilevanza al pari di quello dell'Ambiente, dell'Economia o dell'Istruzione.
Essendo il nostro Paese alla vigilia della formazione del nuovo Governo, auspichiamo che il tema della "Sicurezza" venga posto al centro dell'azione governativa con obiettivi rigidi ed adeguate risorse finanziarie per il loro raggiungimento, mettendo insieme tutte le energie e le capacità migliori per individuare le soluzioni al problema.
Esprimiamo la nostra vicinanza ai lavoratori coinvolti nei tragici incidenti ed alle loro famiglie.
Vorremmo, in futuro, non dover scrivere più comunicati di questa natura ma poter dire che si è riusciti a garantire quotidianamente a tutti i lavoratori di far rientro a casa dalle loro famiglie.
Roma, 15 maggio 2018
UILM NAZIONALE