Vi presentiamo in allegato il testo del documento condiviso da Confindustria, Cgil, Cisl, Uil sulle politiche del lavoro e sul quale è stata raggiunta un'intesa nella serata di ieri.
A breve illustreremo delle schede di approfondimento, esplicative dei contenuti e del percorso che dovrà essere realizzato.
Il documento è già stato inviato al Governo, con il quale nei prossimi giorni si sarà un incontro proprio su questi temi, in quanto chiamato in causa per l'attuazione di quanto concordato tra le parti.
Il confronto tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, iniziato appena alla fine del mese di luglio, ha già prodotto un suo primo risultato: un accordo su un documento comune, da presentare al Governo, relativo a Proposte per le politiche del lavoro.Il senso di questa iniziativa congiunta è chiaro e semplice: entro la fine dell'anno verranno meno alcuni ammortizzatori, in particolare la mobilità e la cassa in deroga, ma per molte aziende e per i loro lavoratori la crisi non è ancora finita. Le parti sociali, dunque, propongono alcune soluzioni, chiedendo al Governo di sostenere l'attuazione del progetto per una risposta efficace alla crisi ancora incombente. Al centro dell'iniziativa, percorsi formativi per la riqualificazione o la ricollocazione dei lavoratori, da realizzare già durante il periodo di cassa integrazione, oltre ad alcuni correttivi alla stessa disciplina degli ammortizzatori sociali e un prolungamento del sostegno al reddito. Soddisfazione è stata espressa da tutti i firmatari di questa prima intesa.
"Abbiamo già inviato il documento al Governo - ha dichiarato il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo al termine dell'incontro - perché dobbiamo fare tutti la nostra parte. Bisogna programmare più risorse per gli ammortizzatori sociali e gestire le aree di crisi complessa. Occorre evitare che i lavoratori restino in mezzo al guado, rischio che si corre con le attuali norme. Questa intesa e la ripresa del dialogo con Confindustria - ha sottolineato Barbagallo - sono un fatto decisamente importante e sono, peraltro, propedeutici anche al prosieguo del confronto sugli altri capitoli, a cominciare dalla riforma delle regole della contrattazione e delle relazioni industriali".