Le gabbie salariali appartengono alla preistoria del mondo del lavoro e sono il segno di un Paese votato alla povertà. Noi, invece, abbiamo il problema esattamente opposto: migliorare le condizioni di un´economia ancora asfittica. Ecco perché bisogna far crescere i salari, ovunque, ancora troppo sacrificati da una tassazione più alta della media europea e da alcuni ritardi nei rinnovi contrattuali.
Peraltro, ancora oggi, le retribuzione di fatto sono più basse al Sud, dove la contrattazione aziendale, rispetto al Nord, è poco diffusa. Se vogliamo davvero far crescere il Paese, dunque, bisogna preoccuparsi, da un lato, di fare investimenti e, dall'altro, di far aumentare il potere d´acquisto di tutti i lavoratori dipendenti e pensionati. Altrimenti, non ci sono le risorse per acquistare merci e servizi prodotti dalle nostre aziende, a cominciare proprio da quelle allocate nel Nord del Paese, con conseguenti rischi per i livelli produttivi e occupazionali.
Roma, 11 luglio 2019
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