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Nella riunione di venerdì scorso 9 febbraio 2024 tra le parti sindacali, la Regione Piemonte, l’Amministrazione Comunale e il Sindaco di Novi Ligure, con la presenza di politici del territorio alessandrino, si è discussa e analizzata la situazione del gruppo Acciaierie d’Italia, ex Ilva.

Le organizzazioni sindacali di FIM, FIOM e UILM territoriali in tale occasione, nel ribadire la centralità della vertenza unitaria a livello nazionale, hanno confermato che la salita del capitale pubblico era ed è la soluzione che garantirebbe la continuità aziendale, produttiva e occupazionale, ritenendo inoltre insufficiente a garantire il mantenimento della produzione di acciaio il limite massimo di investimento di 320 milioni per il 2024 fissato nel decreto. 

E’ necessario un ammortizzatore in deroga unico che possa garantire copertura salariale con l’integrazione per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.

FIM, FIOM e UILM hanno chiesto alla Regione Piemonte di interessarsi ed intervenire fattivamente in merito a questo tema, contestualmente ad un impegno ad agire nei confronti del Governo per arrivare ad una convocazione in tempi brevi dei due incontri richiesti dalle Organizzazioni Sindacali a livello nazionale con i Commissari di Ilva Amministrazione straordinaria e con il Governo stesso.    

 

        

FIM FIOM UILM ALESSANDRIA

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Questa mattina, intorno alle 9.40, nello stabilimento Acciaierie d’Italia di Novi Ligure presso in reparto “Decatreno” in prossimità dell’imbocco rotoli si è verificato un incendio probabilmente dovuto a un corto circuito che ha dato origine a una densa nube di fumo.

L’intervento immediato del personale interno e del sistema antincendio hanno impedito ulteriori danni all’impianto e soprattutto hanno messo in sicurezza tutti i lavoratori.

Le indagini sono ancora in corso per capire l’origine di quanto accaduto, si prospetta un periodo di fermata molto lungo.

Le R.S.U. di FIM, FIOM e UILM, congiuntamente alle Segreterie provinciali di Alessandria dei metalmeccanici, già da diversi mesi sottopongono all’attenzione dell’azienda lo stato di degrado in cui versa lo stabilimento di Novi Ligure, carente di manutenzione ordinaria e staordinaria a causa della mancanza di liquiditàe  risorse.

Le Organizzazioni sindacali metteranno in campo qualsiasi tipo di iniziativa per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Novi Ligure, 22 settembre 2022

 

RSU Acciaierie d’Italia

FIM – FIOM – UILM Alessandria

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Nella notte tra sabato 2 e domenica 3 aprile nello stabilimento Acciaierie d’Italia di Novi Ligure si è verificato un grave infortunio sul lavoro. 

Un dipendente dell’ex ILVA di Novi Ligure, che lavorava nel reparto zincatura, si è ferito gravemente alle dita di una mano.

Sono ancora in corso le verifiche e gli accertamenti da parte delle autorità competenti. 

Questo è l’ennesimo episodio di infortunio che registriamo in provincia di Alessandria. 

FIM, FIOM e UILM di Alessandria tornano a ribadire la necessità di portare avanti un percorso mirato di sensibilizzazione all’interno delle aziende, grandi e piccole senza distinzione alcuna, che coinvolga i lavoratori e le aziende stesse sull’importanza della prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro.

La situazione è diventata emergenziale in tutta Italia, anche la nostra provincia non si esime e sta registrando continui episodi di infortunio sui luoghi di lavoro, per non parlare degli infortuni mortali come quello dello scorso venerdì alla Cavalleri di Arquata Scrivia.

Il rispetto puntuale, sistematico e rigoroso delle norme sulla salute e la sicurezza, oltre all’esigenza di maggiori controlli da parte degli enti preposti è l’unica strada possibile da seguire. 

FIM – FIOM – UILM Alessandria

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Lo scorso venerdì si è verificato un tragico infortunio sul lavoro nel quale, Davide un giovane operaio di 32 anni, dipendente dell’azienda Cavalieri di Arquata Scrivia, ha perso la vita. Il Giovane è morto sul colpo, dopo essere stato colpito alla testa da una bacchetta di ferro in lavorazione al tornio.

E’ intollerabile che si continuino a verificare morti e incidenti sul lavoro a cadenza quasi giornaliera. Quello che si è consumato ieri è gravissimo è l’ennesimo incidente in una azienda metalmeccanica nel territorio Alessandrino, bisogna intervenire alzando i controlli e la formazione. Bisogna da subito lavorare sulla sicurezza, l’obbiettivo deve essere zero incidenti nei luoghi di lavoro. Per farlo è necessario lavorare senza sosta sulla cultura della sicurezza anche personale che si coltiva ogni giorno attraverso investimenti e formazione. La sicurezza sul lavoro non deve essere vissuta come un costo ma come un investimento constante per la tutela e valorizzazione dei lavoratori, servono più controlli da parte degli organi competenti ma anche interventi della magistratura per le aziende inadempienti.

Continueremo a portare avanti un percorso mirato di sensibilizzazione all’interno delle aziende che continui a coinvolgere i lavoratori le lavoratrici e le stesse aziende sull’importanza sui temi della salute e delle sicurezza sul lavoro, sensibilizzare su un tema così importante diventa la priorità.

Fim Fiom e Uilm Alessandria esprimono il proprio cordoglio alla Famiglia di Davide che ieri ha perso la vita.

 

 

Alessandria,02-04-2022                                                            Fim-Fiom-Uilm Alessandria

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Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno organizzato un nuovo presidio a sostegno del settore orafo a Valenza.

Appuntamento giovedì alle 17, in piazza Statuto, con un'iniziativa che viene replicata anche nei distretti orafi di Vicenza, Milano, Arezzo e Roma. L’obiettivo è sollecitare il rinnovo del contratto collettivo del settore Orafo Argentieri, proprio nel giorno della riunione a Milano di Federorafa. Le parti sociali ribadiranno la loro contrarietà alla proposta di aumento di 77 euro mensili. L’iniziativa segue una serie di assemblee tenute in alcune aziende orafe, dove la costante per tutte è la presenza di moltissimi ordini, con il ricorso allo straordinario ed assunzioni, ma con la difficoltà a reperire manodopera professionalizzata. Già giovedì mattina i sindacati distribuiranno volantini anche nella zona Coinor, per tentare di informare e contattare i lavoratori e le lavoratrici di aziende medio piccole, dove il sindacato non è presente e non si sono potute svolgere le assemblee.

“E’ necessario che le controparti comprendano l’importanza di arrivare rapidamente a chiudere il contratto collettivo con un aumento salariale dignitoso, oltre a miglioramenti di tipo normativo” hanno sottolineato i segretari provinciali Anna Poggio, Calogero Palma e Alberto Pastorello “non è accettabile che in un settore dove si producono beni di lusso, i lavoratori abbiano paghe base così basse, bisogna chiudere presto il contratto collettino nazionale ed aprire una vera contrattazione di secondo livello collettiva che consenta a tutti di concorrere non sul costo del lavoro, ma sulla qualità ed efficienza, stabilendo anche nella lavorazione conto terzi delle tariffe rispettose di diritti e dignità. Il 10 novembre è previsto il prossimo incontro a Milano con Federorafa per riprendere la trattativa, auspicando una proposta migliore”.

 
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COMUNICATO STAMPA FIM CISL, FIOM CGIL, UILM UIL Alessandria
Lunedì alle 18.30 conferenza in Piazza Gramsci a Valenza e volantinaggio

Il distretto valenzano ha assunto in Italia una notevole importanza con l’insediamento di BULGARI che non solo è diventata la prima azienda a livello occupazionale della provincia in ambito metalmeccanico (740 dipendenti), ma ha anche cambiato il tessuto produttivo della città, con la lavorazione conto terzi che garantisce lavoro a molte piccole e medie industrie.

Anche per questi motivi, tenuto conto che il CCNL del settore orafo ha stipendi più bassi sia del contratto metalmeccanico, che di quello tessile (a cui fanno riferimento come settore moda), non è accettabile che la proposta nella trattativa nazionale in corso sia di un aumento pari a 77 euro lorde.

In realtà tutti che in alcune buste paga le persone hanno superminimi o premi erogati unilateralmente dalle aziende per aumentare i salari dei propri lavoratori, ma non essendo importi che aumentano le paghe base non sono per tutti, sono assorbibili e legati a obiettivi stabiliti dalle aziende.

 La contrattazione di secondo livello collettiva, quella che dovrebbe integrare il contratto collettivo nazionale, non è presente praticamente dagli anni 70, quando in alcune aziende si riuscì, sindacalmente, ad organizzare i lavoratori per rivendicare quattrodicesima, mensa, ecc…

In Bulgari c’è un integrativo condiviso sindacalmente che però ha lasciato fuori la parte economica del premio che viene erogato a livello aziendale, solo ad una parte dei lavoratori e secondo criteri legati alla presenza e valutazioni soggettive da parte dell’azienda.

A tal proposito FIM CGIL, FIM CISL e UILM UIL attendono da tempo una convocazione presso Confindustria per discutere questo argomento.

Ma anche nelle altre aziende purtroppo è complicato raggiungere i lavoratori, in alcuni casi le aziende dichiarano di non avere locali da mettere a disposizione per le assemblee, insomma il sindacato è vissuto con un certo fastidio e soprattutto il salario è molto variabile e individuale, a seconda anche delle esigenze che le aziende hanno nel reperire manodopera qualificata. Questa fotografia è chiarissima in questo periodo a Valenza, dove la manodopera già qualificata ha molta mobilità, mentre sarebbe indispensabile riprendere l’esigenza formativa soprattutto per i giovani neodiplomati.

Infine i salari così bassi, rispetto ad altri settori, sicuramente non incentivano la scelta nel settore orafo, che invece, come si è visto anche nel periodo peggiore della pandemia, pur accusando contraccolpi, ha tenuto in particolare perché il lusso ha subito meno perdite e perché i grandi brand come Cartier, Bulgari e Damiani hanno reti commerciali internazionali e capacità finanziarie superiori ai piccoli, risultando così in grado di reggere anche l’aumento della materia prima.

Ciò che manca da parte di tutti gli imprenditori orafi, grandi e piccoli, è valorizzare il lavoro umano di quelle persone che tutti i giorni consentono di avere gioielli il cui valore unitario spesso è superiore al loro stipendio mensile. Per questo bisogna rinnovare il CCNL con aumenti dignitosi per tutti e investire nella manodopera, in particolare quella giovane, che grazie all’innovazione tecnologica, potrà portare avanti la tradizione orafa della nostra provincia.

Lunedì sera a Valenza in piazza Gramsci, angolo c.so Garibaldi, si terrà una conferenza stampa unitaria di FIM, FIOM e UILM Alessandria su questo tema e in quell’occasione verranno distribuiti volantini ai lavoratori e a tutte le persone che interverranno.

Pubblicato in Notizie: UILM

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