Al seguente link la nuova edizione del periodico UIL FPL, edizione sfogliabile:
http://www.uilfpl.net/images/Effepielle_Informa/Effepielle_138/mobile/index.html#p=14
DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLO SEGRETARIO GENERALE UIL
Bisogna accelerare il confronto per il rinnovo dei contratti dei lavoratori del pubblico impiego, mantenendo gli impegni assunti con l'accordo firmato lo scorso 30 novembre. La trattativa è finalmente entrata nella sua fase conclusiva, ma il traguardo non è stato ancora tagliato e non possiamo permetterci il lusso di perdere altro tempo.
Si stanzi, dunque, l'ultima tranche di risorse e si confermi il bonus degli 80 euro a chi lo ha già in busta paga. Bisogna restituire vigore alla contrattazione anche nei settori pubblici, perché questa è la strada maestra per garantire servizi efficienti ai cittadini.
Il Forum PA ha ribadito l'allarme sull´età media dei dipendenti pubblici e il rischio che si profila di svuotamento della Pubblica Amministrazione nei prossimi anni, rilevando che «nel 2020 l'età media dei lavoratori pubblici sarà di 53,6 anni» e che «un terzo dei dipendenti avrà più di 60 anni e sarà in uscita dal mercato del lavoro».Un quadro che già da tempo, come Uil, abbiamo posto all'attenzione e che non è altro che il risultato delle politiche di blocco del turn over, operate ormai da fin troppi anni, e delle politiche previdenziali che hanno stabilito l'allungamento della carriera lavorativa sulla base del parametro dell'aspettativa di vita. Tutto ciò, ovviamente, non ha consentito un ricambio generazionale all'interno della Pubblica Amministrazione.
Per questi motivi, già nell'accordo del 30 novembre e, poi, con la nostra costante rivendicazione, siamo riusciti ad ottenere dal Governo due misure utili a tal fine: lo sblocco del turn over e la stabilizzazione dei precari. Misure previste dal decreto Madia appena approvato dal Consiglio dei Ministri.
Inoltre, un altro luogo comune è stato smentito. Dall'analisi del Forum PA, si evince che in Italia il rapporto tra cittadini e pubblici dipendenti è fra i più bassi in Europa.
Adesso bisogna rinnovare i contratti per mettere fine ad una situazione che è diventata insopportabile
In relazione alle difficoltà con le quali si scontrano quotidianamente i nostri Centri per L'Impiego e alla lentezza con la quale si sta dando concreta attuazione alla riforma delle Politiche Attive per il Lavoro, abbiamo unitariamente convenuto, insieme alla UIL-FPL, di richiedere un urgente incontro al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti con l'obiettivo di definire una strategia che, in raccordo con le Regioni, permetta di raggiungere, nel minor tempo possibile, gli obiettivi minimi che mettano i CPI nelle condizioni di operare e svolgere serenamente i compiti che la riforma gli ha affidato.
Naturalmente tutti gli interventi che il Ministero riterrà opportuno di realizzare avranno riflessi anche sull'organizzazione dei CPI a livello regionale e, a tal proposito, riteniamo necessario che anche con i rappresentanti delle Regioni si avvii un confronto che permetta una fattiva cooperazione istituzionale. E' importante, quindi, che anche a livello Regionale e territoriale la UIL, insieme alla categoria sostenga le Regioni sopra descritte.
Il Governo non ha più alibi. Subito direttiva ARAN per rinnovo CCNL
Roma, 04 Maggio 2017 "Esprimiamo soddisfazione per il via libera delle Commissioni parlamentari sul testo della riforma del Pubblico Impiego targata Madia, uscito rafforzato nella parte relativa alle nostre richieste di stabilizzazione dei precari." Così in una nota il Segretario Generale della Uil Fpl Michelangelo Librandi ed il Segretario Generale della Uil Pa Nicola Turco.
" Stabilizzazioni a maglie larghe per i precari e i collaboratori, che potranno accedere al posto fisso purchè abbiano maturato tre anni di servizio negli ultimi otto. Parliamo di una possibile platea di circa 50.000 nuovi ingressi stabili nella Pubblica Amministrazione" e, affermano i Segretari, " con i pareri favorevoli delle Commissioni di Camera e Senato, si è concluso l'iter parlamentare dello schema di Dlgs del testo unico del pubblico impiego, ultimo tassello attuativo della legge delega Madia; l'approvazione definitiva dal Consiglio dei Ministri è attesa nei prossimi giorni."
" Adesso, quindi - concludono Librandi e Turco - dopo un impegno preciso sul precariato, il Governo non ha più alibi: si inauguri una nuova stagione contrattuale con l'invio dell'atto di indirizzo all'Aran e la riapertura immediata del rinnovo contrattuale. A beneficiarne non saranno solo i lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego, ma la qualità dei servizi offerti ai cittadini."
Dichiarazione di Antonio Foccillo, segretario confederale Uil, e dei Segretari Generali delle categorie del Pubblico Impiego Uil
La Uil considera positivamente la disponibilità del Governo a stanziare nel DEF la copertura delle somme per i rinnovi contrattuali nel settore pubblico, se il Consiglio dei Ministri di oggi confermasse tale disponibilità.
Tale scelta, ancora una volta, testimonia l'importanza dell'accordo del 30 novembre voluto e firmato da Uil, Cisl, Cgil e Governo proprio sui contratti e sulle modifiche normative da inserire nel Testo Unico per ripristinare la contrattazione, sia nazionale sia di secondo livello, liberandola dai vincoli legislativi e ripristinando le relazioni sindacali.
Quell'accordo è stato rispettato dal Governo in alcune parti con i provvedimenti presi, anche se ancora sul Testo Unico, abbiamo proposto in Parlamento, nelle varie audizioni, di emendarlo per il rispetto pieno dell'Accordo e chiediamo alla Ministra Madia di convocare una riunione per discutere e confrontare le nostre proposte di emendamento, nel rispetto dell'accordo stesso.
Adesso si faccia immediatamente la direttiva per avviare formalmente le trattative all'Aran e sottoscrivere anche per i lavoratori pubblici, come per gli altri settori produttivi, i rinnovi contrattuali.
Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e CSA Funzione pubblica, unitamente all'R.S.U.locale, non condividono la scelta politica dell'Amministrazione comunale di Valenza che prevede la chiusura della scuola materna Rota di Valenza . Non si può definire "statalizzazione", l'effettiva chiusura di un servizio pubblico.
L'Amministrazione Comunale deve farsi carico nella piena responsabilità verso la cittadinanza valenzana e in questo caso, verso i piccoli utenti e i genitori che, a suo tempo scelsero la scuola materna Rota. Le conseguenze saranno l'interruzione a metà del percorso formativo e il fatto che i piccoli utenti si dovranno sparpagliare nelle strutture valenzane a disposizione, non esclusivamente statali ma, per il diritto inoppugnabile di libera scelta delle famiglie, potranno rivolgersi anche a strutture private esistenti.
La legge dei numeri per cui le nascite sarebbero in diminuzione e creerebbero nei prossimi anni un decremento delle iscrizioni, non ci sembra un'argomentazione sufficiente a giustificare una chiusura immediata di questo servizio. Abbiamo detto al Sindaco che a nostro parere sarebbe meglio procedere gradualmente, chiudendo le iscrizioni per il prossimo anno scolastico, ma portando a compimento il percorso formativo dei piccoli utenti che già sono inseriti nella scuola materna Rota.
Questa soluzione consentirebbe anche una più ragionevole e graduale soluzione per i dipendenti comunali che gestiscono il servizio con diversi ruoli e mansioni, per i quali, a onor del vero, è stato garantito il posto di lavoro all'interno degli altri servizi educativi.
Nel corso dell'incontro abbiamo chiesto al Sindaco come mai questa amministrazione, pur appartenente allo stesso schieramento politico nazionale, facendo questa scelta, vada esattamente nel senso opposto rispetto alla volontà dichiarata dal Governo. Proprio in questi giorni infatti il Governo ha previsto, a partire dagli asili nido , la costituzione di fondi pubblici per le pari opportunità dell'infanzia dagli zero ai sei anni di vita.
Essi infatti, saranno destinati a potenziare la ricettività, la valenza formativo/educativa e la continuità del percorso educativo dai primi mesi di vita dei nostri bambini ai sei anni.
Questo sistema integrato, che vede così coinvolti in prima persona gli Enti locali, gestori sul territorio degli asili nido e delle scuole materne, sarà finanziato dal Governo con un fondo annuale di 229 milioni di euro a cui potranno accedere i comuni che aderiranno a tale percorso innovativo.
Sorge allora spontaneo chiedersi perché Valenza, che dispone già di un asilo nido e di una scuola materna presso il Rota, proceda verso la chiusura.
E' davvero così determinante la legge dei numeri?
E' davvero cosi' significativo il risparmio che si paventa con la chiusura di questo servizio ?
A chi serve realmente ?
Certo bisognerebbe avere il coraggio, pur in un momento difficile come questo , di investire sui servizi pubblici anche con progetti innovativi/alternativi, dando risposte concrete alle esigenze delle famiglie e garantendo prestazioni di qualità come solo il pubblico può fare.
Trasmettiamo la nota unitaria di accompagnamento e lebozze di lavoro per la costruzione delle piattaforme contrattuali dei comparti funzioni locali e sanità corredate dalle rispettive tracce per assemblee.
Comunicato stampa UIL - UIL FPL – UILPA – UIL RUA - UIL SCUOLA
FIRMATO L'ACCORDO SUL RINNOVO DEI CONTRATTI DEL PUBBLICO IMPIEGO Accordo che riconosce il valore del lavoro pubblico e valorizza le professionalità
Un accordo che riconosce il valore del lavoro pubblico e valorizza le professionalità – è il commento di Antonio Foccillo, Michelangelo Librandi, Nicola Turco, Sonia Ostrica e Pino Turi, rispettivamente segretario confederale UIL, segretari generali di UIL FPL, UIL PA, UIL Rua e UIL Scuola dopo la firma dell'accordo di oggi a Palazzo Vidoni.
Un'intesa che, i segretari UIL, considerano propedeutica ai rinnovi contrattuali e che restituisce alla contrattazione autonomia sia a livello nazionale che aziendale e che consentirà l'inizio di una fase di recupero salariale dopo sette anni di blocco.
La UIL valuta positivamente il testo sottoscritto oggi perché sostanzia quello che abbiamo più volte richiesto - mette in chiaro Antonio Foccillo, segretario confederale - in particolare una nuova definizione delle relazioni sindacali; la ripresa della contrattazione di secondo livello liberata dai vincoli attualmente esistenti; la defiscalizzazione del salario accessorio; l'introduzione del welfare aziendale e a sostenere lo sviluppo della previdenza complementare. Significativo è l'impegno per la riduzione del lavoro flessibile ed il superamento del precariato.
Siamo sulla strada giusta - dichiara Nicola Turco, segretario generale UILPA - aggiungendo che si avvia un percorso positivo per il recupero salariale, ma sopratutto, si restituisce ai lavoratori, la partecipazione ai processi di riforma della PA.
L' accordo di oggi può rappresentare un modo per ricucire lo strappo con il mondo della scuola – mette in evidenza il segretario generale della UIL Scuola, Pino Turi - una possibilità che passa proprio per il negoziato contrattuale. La scuola – precisa Turi - si trova ad affrontare misure legislative che si configurano come vere e proprie invasioni di campo sul terreno della contrattazione. Con l'intesa di oggi possiamo, ora, avere lo strumento per correggere misure sbagliate e etero dirette che minano l'autonomia scolastica e incidono negativamente sul lavoro e sui diritti dei lavoratori. Ci sono le condizioni per fare un vero contratto.
Si punta sulla valorizzazione del personale e la crescita dei servizi ai cittadini – rilancia il segretario della UIL FPL, Michelangelo Librandi. C'è un segnale di discontinuità con il recente passato nella gerarchia delle fonti – puntualizza - la contrattazione riacquista il ruolo naturale per le materie riguardanti l'organizzazione del lavoro, la lotta agli sprechi e la conseguente attribuzione ai lavoratori di parte delle risorse recuperate. Si ribadisce inoltre il confronto su testo unico del pubblico impiego e l'impegno del Governo a stanziare per i comparti Regioni , Autonomie Locali e Sanità risorse pari a quelle definite nell'accordo.
Sonia Ostrica, segretario generale UIL RUA giudica ottimo l'impegno assunto dal Governo per garantire i rinnovi del personale precario in scadenza, in attesa del superamento definitivo del precariato. Positivo il giudizio anche in merito al valore che assume la contrattazione, superando le rigide norme imposte sulla valutazione e l'impegno a rivedere malattia, congedi e per permessi.
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