"Noi siamo disponibili a entrare nel vivo del confronto con il Governo sul pubblico impiego e a discutere di tutto. Bisogna vedere quante risorse saranno postate nella legge di stabilità, quelle attuali non sono sufficienti". È quanto ha detto il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo partecipando questa mattina alla trasmissione "Agorà"."Ho già dichiarato di essere d'accordo con quanto annunciato dal Presidente del Consiglio - ha sottolineato Barbagallo - ora bisogna avviare seriamente la trattativa.
Siamo pronti ad affrontare anche il tema della riforma della Pubblica Amministrazione. Bisogna avere consapevolezza però che, in questi sette anni, in questo settore, i posti di lavoro sono diminuiti di 300 mila unità. Nonostante tanti stipendi in meno e nonostante il mancato rinnovo dei contratti, la spesa pubblica è aumentata: dove sta il trucco? Per quel che riguarda, in particolare, i contratti - ha proseguito il leader della Uil - ribadiamo la necessità sia di un livello nazionale sia di un secondo livello al quale può essere demandata la questione del merito.
E deve essere chiaro, a proposito della continua polemica sui cosiddetti "furbetti", che la stragrande maggioranza dei lavoratori del pubblico impiego lavora bene e fa funzionare il nostro Paese. Poi ci sono i disonesti i quali, più che "furbetti", sono "cretinetti" che denigrano un'intera classe di lavoratori : questi bisogna colpirli, sapendo che ci sono anche le responsabilità di chi dirige".
Ecco in allegato la proposta stilata da Cgil, Cisl e Uil per riformare la Pubblica Amministrazione.
In allegato i due documenti prodotti unitariamente dalle tre sigle. Nel documento si evidenziano le azioni che si propongono di mettere in campo per una riforma ragionata del settore della Pubblica Amministrazione.
Apri gli allegati e scarica i file per leggere i contenuti.
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