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Lo scorso 20 aprile 2017 il Ministero del lavoro ha pubblicato sul proprio sito il decreto interministeriale (MLPS e MEF del 7 marzo), con il quale è stata approvata la determina INAIL n. 50/2017 che fissa al 13,8% la misura della prestazione aggiuntiva del Fondo per le vittime dell'amianto per l'anno 2015, nonché la misura del conguaglio del 3,3%, tenuto conto dei complessivi acconti già erogati (10,5%).

Ricordiamo che il Fondo vittime amianto è stato istituito presso l'INAIL dalla legge finanziaria 2008.

Hanno diritto alla "prestazione aggiuntiva" del Fondo i titolari di rendita, anche unificata, che hanno contratto patologie asbesto-correlate per esposizione all'amianto e alla fibra "fiberfrax", riconosciute dall'Inail e dal soppresso Ipsema, nonché gli eredi di cui all'art. 85 T.U.1124/1965.

Questo beneficio è aggiuntivo alla rendita percepita ed è corrisposto d'ufficio dall'INAIL, attraverso due acconti e un conguaglio.

La misura del primo acconto è pari al 10% dell'importo di ciascun rateo di rendita; il secondo, è pagato fino a esaurimento delle risorse disponibili del fondo, in un'unica soluzione entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui è stato erogato il primo acconto.
Si ricorda che l'INAIL per il 2015 aveva fissato il secondo acconto dello 0,5% in aggiunta al primo acconto del 10%.

Il conguaglio è corrisposto in un'unica soluzione entro sei mesi dalla fine dell'esercizio successivo a quello in cui è stato erogato il primo acconto: pertanto per l'anno 2015, il conguaglio del 3,3% dovrebbe essere erogato ai titolari di rendita entro il 30 giugno 2017, usiamo il condizionale perché la data molto probabilmente slitterà.

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In queste due giornate molto si è discusso e si discute dei temi che ci impegnano tutti ad annullare i danni prodotti dall'Amianto nella nostra città.

Sulla partita c'è un impegno reale, abbiamo tolto l'Eternit dagli edifici pubblici, scuole, tettoie di mercati, capannoni ,palestre, ma non è un lavoro concluso che  può fermarsi, sia sul fronte della prevenzione che sul fronte ambientale, così come non deve fermarsi la ricerca di sanità e di giustizia.

Quando parliamo di prevenzione però, non dobbiamo fermarci alla triste vicenda casalese dove, purtroppo, registriamo una sconfitta sul tema, la mancata prevenzione ha prodotto la tragedia che ha coinvolto la nostra gente.

Le leggi in materia non mancano nel nostro paese, il problema è farle rispettare.

Quanto costa alla comunità la mancata prevenzione ambientale, la mancanza di una politica   che ponga al centro dell'impegno delle parti sociali l'analisi delle nocività presenti, la rimozione di tutti i fattori di insalubrità e di rischio che  si possono incontrare nell'organizzazione del lavoro, in termini, oltre che di dolore, di costi sociali.

L'occasione casalese dove, la colpevole imprevidenza ha prodotto una tragedia, deve indurci ha riflettere sul fatto che, pur avendo in Italia leggi che pongono alla attenzione di tutti gli operatori di produzione, l'importanza , la centralità, della qualità della vita di chi lavora; per egoismo, ignoranza, mancanza di umanità, anche le più elementari norme vengono disattese.

Basti pensare che, pur avendone verificato la nocività, persistono sui nostri palazzi antenne ricetrasmissive di radio, tv, telefonia, negli ambienti di lavoro non esistono sempre ambienti  con microclima accettabile, uffici con attrezzature che permettano posture degli operatori  men che dannose.

Non serve richiamare i casi Tyssen  o Ilva, per ricordare che le nocività letali si ripetono, come a Casale, in tempi più vicini a noi, creando il giusto scalpore, la giusta indignazione.

Quante malattie professionali, sofferenze, vecchiaie infelici, che diventano calvari verso la fine, sono da addebitarsi a trascorsi professionali in condizioni di disagio e rischio ambientale ?

Queste giornate, nelle quali si discute e si discuterà anche negli anni a venire, dei danni causati dalla vicenda Amianto, devono costituire occasione per allargare il nostro orizzonte sulla vigilanza ambientale, sull'esigenza che la salubrità dei luoghi di lavoro diventi il primo tema presente nelle piattaforme sindacali, non meno che sull'operare degli addetti alla prevenzione ambientale.

I danni  indotti, in termini di dolore per le famiglie, di vecchiaie all'insegna della precarietà salutare, di costi medicali e sociali ingenti, devono diventare il primo monito per tutti.

Casale, con il suo carico di dolore, con la sua amara esperienza, con il suo indomito coraggio, sia ancora una volta esempio e punto di riferimento per una meditazione a tutto campo sul principio che il lavoro debba essere fonte di vita e non fonte di morte.

Luigi Ferrando

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Ieri è approdato a Casale un ricercatore australiano, presidente  dell'Asbestos Safety and Eradication Agency, che si occupa di ricerca e bonifica dell'Amianto.

Lo abbiamo incontrato in Comune, presenti, oltre noi di Uil,Cisl e Cgil, Afeva, Arpa e Istituzioni nelle persone dell'Assessore Cristina Fava e dell'architetto Piercarla Coggiola.

Abbiamo illustrato le iniziative casalesi in termini di Bonifica, Tutela Ambientale, Sanità e Giustizia.

L'ospite, Andrew Morgan, ha elogiato la sensibilità casalese descrivendoci, a sua volta, le criticità australiane in materia.

Colpisce la diffusione della fibra killer in quel lontano paese.

Morgan ci ha fornito alcuni dati: negli ultimi venti anni vi sono state 40000 diagnosi di mesotelioma, nel 2012 si sono registrate 638 morti per lo stesso male, in Australia una casa su tre contiene amianto.

Il tutto in assenza di iniziative organizzate di bonifica, di sanità, di giustizia.

Ancora una volta Casale ha fatto da guida e da riferimento mondiale su questo tema di cui la città avrebbe voluto fare volentieri a meno.

L'auspicio è che fra qualche anno la nostra esperienza, a disposizione di tutti, sia contrassegnata dalla fine dell'incubo in cui tuttora viviamo.

 

LUIGI FERRANDO

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L'assemblea che si è svolta a Casale il 16 Novembre u.s., ha discusso, di fronte ad un folto pubblico, dei temi che caratterizzano le iniziative di Cgil, Cisl, Uil e Afeva nella lunga battaglia in difesa delle vittime dell'amianto.

Il tema Giustizia è stato trattato dal Procuratore di Torino Gianfranco Colace, P.M. di punta delle inchieste Eternit.

Colace ha affermato che nel rispetto della sentenza con cui la Cassazione ha cancellato, per prescrizione, le condanne precedenti, si è in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci, nel nuovo processo per omicidio, se esista cioè l'impossibilità di accusare l'imputato  per il principio " ne bis in idem " , oppure portare avanti, a vantaggio di oltre un centinaio di vittime, il nuovo  processo contro Schmideiny.

"Spero ci diano ragione per riuscire, con questa nuova accusa, a scrivere la verità rendendo piena giustizia sul caso Eternit."

Di bonifica hanno parlato il Sindaco Titti Palazzetti e l'Assessore all'ambiente Cristina Fava, spiegando che il bando chiuso a fine Ottobre ha registrato 850 domande di contributi pari a 370000 metri quadri da smaltire, per circa 10 milioni di euro da assegnare ai privati.

"Vogliamo che questa sia la città che prima si libera definitivamente da ogni fibra di amianto ", hanno concluso.

La dottoressa Federica Grosso, responsabile dell'Ufim (Unità di cura e ricerca sul mesotelioma ), ha illustrato cure, ricerche e terapie sperimentali precisando " Non vendiamo illusioni ma speranze ".

"In Italia ci sono, ogni anno, 1400 casi di malattia di cui 230 in Piemonte, il picco è atteso ma non dovunque. Forse nel casalese è iniziata la fase discendente."

Infine la presidenza ha dato lettura di una corrispondenza con l'America dell'avvocato Stefano Ena, legale della UIL, che attesta come l'imputato Stephan Schmideiny stia investendo i suoi ingenti capitali nell'arte, specialmente in Colombia.

LUIGI FERRANDO

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A seguire il programma della giornata di domani con tutti gli appuntamenti che si terranno a Casale Monferrato.

28 aprile 2015

ore 8,30-10,30 AULA MAGNA ISTITUTO SUPERIORE LEARDI:

Saluto delle autorità

Mesotelioma: cura e ricerca

Dott.sa Federica Grosso oncologa responsabile UFIM       (Unità funzionale interaziendale mesotelioma ospedali di Casale e Alessandria)
Dott.sa Daniela Degiovanni oncologa responsabile Hospice e Cure palliative Casale Monferrato

Dott. Maurizio D'Incalci  Ricercatore Istituto di Farmacologia Mario Negri di Milano

ore 10,45-13,00  AULA MAGNA ISTITUTO SUPERIORE SOBRERO:

La giustizia e il processo Eternit

Dott. Gian Carlo Caselli già Magistrato
Prof. Davide Petrini Docente Università Piemonte Orientale del Collegio Legale Parti Civili Eternit

coordina Alberto Gaino scrittore e giornalista de la Stampa di cronaca giudiziaria

ore 18,00 PARROCCHIA DEL RONZONE:

Santa Messa in suffragio di tutte le vittime dell'amianto

ore 18,30 EX STABILIMENTO ETERNIT:

Deposizione fiori e illustrazione da parte dell'Amministrazione Comunale dei lavori per la realizzazione del PARCO DELLA MEMORIA

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Giovedì, 26 Febbraio 2015 10:35

Eternit: Cgil Cisl Uil pronte a continuare la lotta

Roma, 25 febbraio - «Le motivazioni della sentenza Eternit ci lasciano sgomenti, più della sentenza stessa. Affermare oggi, dopo due sentenze che riconoscevano la giustezza dell'impianto accusatorio, con la condanna per disastro ambientale, che tale processo non doveva nemmeno iniziare, è un altro duro colpo alle vittime e ai loro familiari, ma il colpo più duro è alla giustizia, ai diritti di questo paese». E' quanto affermano in una nota i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Fabrizio Solari, Giuseppe Farina e Paolo Carcassi

"Lavoratori e cittadini - proseguono i tre dirigenti sindacali - continuano a morire per amianto, si accerta e si certifica il disastro ambientale, ma nessuno è colpevole e viene punito. C'è un problema generale di prescrizione che non può cancellare i reati di disastro ambientale e che investe i tanti luoghi che non sono più sicuri per gli abitanti e i lavoratori. Su questo Governo e Parlamento debbono abbandonare sterili polemiche e modificare la legislazione vigente".

"Come Cgil Cisl e Uil non ci fermeremo nella nostra battaglia per ottenere verità e giustizia sul disastro Eternit, individuando le modalità più efficaci per la tutela dei lavoratori e dei loro familiari. La cosa certa è che non lasceremo nulla di intentato, per restituire, dignità, diritti e giustizia", concludono Solari, Farina e Carcassi.

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Le motivazioni della sentenza di Cassazione che ha assolto il magnate svizzero, pubblicate in questi giorni, ancorchè non fugare il senso di ingiustizia già provato il 19 Novembre scorso, lo aumentano con qualche preoccupazione in più.

Prescrivere significa affermare che un comportamento criminoso si cancella semplicemente perché è trascorso del tempo.

Questa sentenza oltre a rinnovare il dolore di molte vittime, crea un pericoloso precedente che peserà sulla attività di prevenzione ambientale.

D'ora in poi ogni inquinatore, ogni gestore di ambienti lavorativi meno che salubri, potrà contare, quando denunciato, sullo scorrere del tempo per lavarsi la coscienza.

Questa sentenza pilatesca che non entra nel merito dell'attività criminosa, nelle sue conseguenze ambientali, salutistiche, letali protratte nel tempo, ci riporta al medioevo lavoristico, ignorando decenni di attività preventiva tesa a rimuovere i fattori di rischio, le fonti di inquinamento, a tutela della salute di lavoratori e cittadini.

Noi siamo convinti di aver agito con la consapevolezza del diritto e non lasceremo mai le vittime ed i loro familiari soli in questa battaglia che non riteniamo conclusa qui.

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Aggiornamento delle 20: in allegato le foto dell'assemblea.

Questa mattina a Casale i cittadini hanno avuto modo di confrontarsi in Comune sulla sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione in merito al processo Eternit. A partecipare questa mattina in Consiglio c'erano anche diverse delegazioni arrivate da diverse parti del mondo, dal Belgio al Brasile, e perfino dal Giappone, unite al dramma dei casalesi per il problema dell'amianto.

A partecipare anche la UIL di Alessandria che ha voluto dimostrare solidarietà e determinazione ai cittadini che, nonostanze la sentenza che ha optato per la prescrizione del reato, sono intenzionati ad andare avanti per chiedere ed ottenere giustizia.

In allegato alcune foto di questa mattina. Nel pomeriggio invece, a partire dalle 17, al salone Tartara del mercato coperto di Casale Monferrato si terrà l'assemblea pubblica organizzata da Cgil, Cisl, UIL e Afeva.

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