SCUOLA: MANCATA PROROGA CONTRATTI PERSONALE ATA
GUGLIELMI, UIL SCUOLA: "IN MANCANZA DI RISPOSTE CERTE RICORREREMO AL GIUDICE DEL LAVORO"
Giovanni Guglielmi, SEGRETARIO GENERALE UIL SCUOLA Alessandria: "Le scuole del piemonte sono in fibrillazione a causa della mancata proroga dei contratti del personale Ata. Quest'anno, infatti, tutti i contratti (amministrativi, tecnici e collaboratori) sono stati conferiti sino al 30 giugno in modo indiscriminato, anche quelli di diritto (31 agosto). I posti di diritto conferiti sino al 30 giugno anziché al 31 agosto, in Piemonte, sono più di 700 di cui più di 400 solo nella città di Torino!
Anche i Dsga (direttori amministrativi), più di 50 solo a Torino, hanno avuto la nomina a fine giugno.
A queste vanno aggiunte tutte le mancate proroghe sulle nomine al 30 giugno che ogni anno il ministero concedeva affinché le scuole potessero funzionare.
Nonostante le proteste e le richieste di intervento, sia a livello regionale che nazionale, tutto tace.
Un amaro e desolante silenzio da chi ci racconta ogni giorno della "buona scuola" le scuole rischiano la paralisi:
- L'attività amministrativa sarà fortemente compromessa, rischiandone in alcuni casi l'interruzione (in assenza anche dei Dsga)
- Molti plessi non potranno essere aperti, sorvegliati, puliti. L'attività di supporto ai docenti e ai bambini dell'infanzia sara' insufficiente .
- L'organizzazione del lavoro amministrativo, tecnico e ausiliario di tantissime scuole e' pregiudicata, perché il personale deve usufruire delle ferie entro la durata della nomina, cioè entro il 30 giugno.
Io ed i miei colleghi provinciali piemonte abbiamo invitato il personale interessato a inviare le diffide all'ufficio scolastico regionale per tramite scuola di servizio, al fine di ottenere subito le proroghe ma abbiamo avuto solo un impegno a informare il Ministero.
Chiediamo al ministro Giannini un provvedimento immediato per dare certezza alle istituzioni scolastiche e a centinaia di lavoratori e alle loro famiglie .
In mancanza di risposte certe ricorreremo al giudice del lavoro!"
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