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Vista l'urgenza e l'incertezza della situazione dei lavoratori e delle lavoratrici della Bundy di Borghetto Borbera, e riscontrata la mancanza di una data di incontro da parte dell'azienda, le segreterie provinciali di FIM, FIOM e UILM di Alessandria insieme alle RSU proclamano 8 ore di sciopero per la data lunedì 9 luglio 2018.

Nella stessa giornata di lunedì 9 luglio è previsto, alle ore 15,00 in Comune a Borghetto Borbera, un tavolo istituzionale tra le parti sindacali e le RSU con il sindaco del paese  i parlamentari locali e i rappresentanti delle istituzioni che si sono dimostrati disponibili ad ascoltare i lavoratori e le loro preoccupazioni.

Ricordiamo che, come già detto la scorsa settimana in conferenza stampa e ribadito all'incontro avvenuto lunedì scorso al DLF di Alessandria in un incontro pubblico, a seguito dell'ormai imminente scadenza degli ammortizzatori sociali e, nel caso specifico, della mancata comunicazione di un piano industriale da parte della Bundy che possa rassicurarsi su un'eventuale ripresa, sono a rischio numerosi posti di lavoro.

60 gli esuberi annunciati e non abbiamo avuto garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e del futuro lavorativo degli altri dipendenti.

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La giornata di oggi è stato determinante per i lavoratori e il sindacato. Si è voluta porre l'attenzione sull'imminente scadenza degli ammortizzatori sociali, a inizio autunno, che comporta, salvo deroghe da parte della Regione, uno spropositato numero di licenziamenti. 500/600 persone che lavorano in importanti aziende del settore metalmeccanico della Provincia, come Cerutti di Casale Monferrato, KME di Serravalle, Bundy di Borghetto Borbera e Drathzug Stein di Conzano rischiano il posto di lavoro e questo è un vero dramma che i sindacati ancora una vola denunciano per scongiurare un'emergenza sociale importante. L'appello è alla politica. All'incontro hanno preso parte anche politici rappresentanti di Istituzioni come Comuni, Provincia, onorevoli. Sono intervenute ache le associazioni datoriali, API e Confindustria Alessandria.

FIM, FIOM e UILM Alessandria hanno illustrato in una dettagliata relazione come stanno le cose, quali sono i tempi e i margini di intervento. La situazione è scottante e urgente.

Sono intervenuti i delegati di questi quattro aziende, per ricordare la loro storia in azienda, le difficoltà che hanno subito, i sacrifici fatti e la necessità di mantenere i posti di lavoro.

Federico Fornaro, onorevole. "a Roma non c' è percezione di quanto questa situazione sia grave e urgente. Ci vorrebbe un incontro come quello di oggi su scala nazionale. Politiche attive, tema complesso, ma determinante. Bisogna prendere esempio da Paesi stranieri. Bisogna inoltre capire su quali settori l'Italia deve puntare. Industria 4.0, serve intervenire sul fronte occupazionale. Urge alzare il livello Dell attenzione sulla fine degli ammortizzatori sociali, a livello confederale e nazionale".

"Non so cosa c è fuori, ma stiamo uniti". Questa la citazione che sembra ben rappresentare la situazione è il momento, in vista di quanto prevede la normativa. Servono politiche attive, formazione e altro ancora. I centri per l'impiego servono a superare questa crisi, che dura ormai da 10 anni. Il debito del Paese continua ad aumentare, il nostro Paese è poco credibile oltre confine. Tante aziende hanno bisogno di tempo per ristrutturarsi, non bastano 3 anni. Basterebbe aggiungere la parola solidarietà alla cassa integrazione straordinaria, questa la proposta di Fabrizio Grossi di Confindustria, intervenuto al dibattito.

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Informiamo le lavoratrici e i lavoratori che in data 21 Giugno le Organizzazioni Sindacali Fim-Fiom- Uilm e le Rsu dello stabilimento si sono incontrati con i responsabili aziendali e unione industriali di Alessandria, non era presente all' incontro il Dott. Rodriguez.

Gli argomenti che sono stati trattati durante la riunione sono oramai a conoscenza di tutti e sono gli stessi che avevamo discusso anche nelle assemblee trascorse con le lavoratrici e i lavoratori ed in prevalenza le problematiche in merito ai volumi di lavoro , scadenza dell'accordo in essere e ammortizzatori sociali.

Vogliamo ribadire che anche in questo incontro l'azienda non ha presentato nessun piano industriale di rilancio, così come non ha fornito al momento nessuna soluzione per quanto concerne la salvaguardia dei livelli occupazionali, anzi ha sottolineato più volte che la ristrutturazione aziendale è necessaria e che le motivazioni sono le seguenti : cali di lavoro, la concorrenza del prodotto e il costo elevato dell'energia elettrica compreso il costo del personale .

Abbiamo preso atto che al momento non hanno un quadro chiaro di come la società Bundy intenderà proseguire e con quali strategie industriali si adopererà in futuro , siamo in assenza di argomenti e di soluzioni che potrebbero eventualmente trovare la doverosa tutela che riguarda l'intera occupazione, per tanto pensiamo sia necessario avviare un percorso con una serie di iniziative sindacali a cominciare dalle prossime settimane, il contenuto e i dettagli delle iniziative che metteremo in campo verranno comunicate dalle RSU dello stabilimento .

Inoltre Fim-Fiom- Uilm di Alessandria hanno organizzato una conferenza stampa nella giornata di Martedì 26 Giugno alle ore 09.00 presso la Camera del Lavoro della Cgil di Alessandria di Via Cavour N.27, abbiamo il bisogno di dare tutte quelle notizie che riguardano la crisi per il settore della siderurgia e della metalmeccanica nella nostra provincia, l'invito e la partecipazione è aperto a tutte/i.

Alessandria 22/06/2018

Segretrie Fim-Fiom-Uilm

RSU Bundy - Borghetto Borbera

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Ieri, 31 agosto 2016, nello stabilimento Bundy Refrigeration di Borghetto di Borbera (AL), si aono avolte le consultazioni con votazioni in merito all'accordo sulla solidarietà 2016/2017.

Gli aventi diritto erano 174, i votanti sono stati 103 e si sono così espressi: 65, la maggioranza, hanno votato SI, accettando in questo modo una ltro anno di solidarietà, mentre 38 persone si sono espressi per il NO. Le alternative ad un altro anno di solidarietà, lo ricordiamo, sono il ricordo alla cassintegrazione da parte dell'azienda o la riduzione del personale.

le schede bianche e nulle sono state 0.

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