Confindustria Alessandria, lo scorso 12 febbraio, ha ospitato un incontro con i sindacati Flai-Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per discutere della Pernigotti, nota e storica azienda dolciaria di Novi Ligure.
L'azienda, come annunciato già da tempo, sembra decisa a puntare sul mercato estero e sull'espansione dei suoi prodotti, diventati ora cento, con ricette tutte nuove. La produzione negli stabilimenti in Turchia preoccupa i sindacati sul presente e sul futuro dei lavoratori stagionali e dei dipendenti strutturali. Se i prodotti Pernigotti, che verranno posizionati sul mercato soltanto un gradino più in basso rispetto ai colossi indiscussi e leader nel mercato, dovessero non avere un adeguato riscontro in termite di vendite e di ricavi, fenomeno che si sta invece sperimentando all'estero (accanto ai prodotti Toksoz, attuale proprietaria della Pernigotti e leader presente ovunque in Turchia), sembra inevitabile una preoccupante ricaduta negativa sul fronte occupazionale, in primis per gli stagionali e a cascata anche su tutto il resto del personale.
La Pernigotti ha ribadito il piano già precedentemente illustrato, ma restano aperti alcuni punti, ancora tutti da chiarire. Il primo è il pagamento del premio 2014, ancora non liquidato. I sindacati chiedono di poter applicare l'elemento di garanzia retributiva per il 2014, previsto dal contratto nazionale.
I sindacati presenteranno una piattaforma per gli anni 2015, 2016 e 2017 all'azienda, dopo essere stata condivisa e votata prima dai lavoratori, per il premio di risultato.