Riuscita la mobilitazione nazionale di ieri, martedì 10 febbraio, dei lavoratori della polizia locale con presidi davanti a tutte le Prefetture."Una riforma della polizia locale che ne valorizzi il ruolo e le funzioni e garantisca sicurezza e prevenzione ai cittadini". Questo il messaggio rilanciato dai lavoratori che hanno aderito numerosi, da tutta Italia, all'iniziativa promossa dai sindacati di categoria Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl, per tenere alta l'attenzione sulla vertenza delle polizie municipali e provinciali.
A Roma (e in molte altre città come Torino per noi) una delegazione unitaria ha chiesto e ottenuto di essere ricevuta dai presidenti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato. "La Polizia locale con i suoi oltre 60mila operatori rappresenta una straordinaria rete al servizio del territorio e una risorsa strategica al servizio dei cittadini" dichiarano i segretari nazionali delle tre sigle Federico Bozzanca (Fp-Cgil), Daniela Volpato (Cisl-Fp) e Giovanni Torluccio (Uil-Fpl).
"Di fatto, però, nessun Governo ha previsto finora una giusta valorizzazione giuridica e contrattuale, che ne riconoscesse ruolo, specificità e funzioni. Il quadro normativo di riferimento, la legge 65 del 1986, è ormai obsoleto".
"E poi - aggiungono i sindacalisti - rivendichiamo equità nel trattamento economico, nelle condizioni di lavoro e nelle tutele a partire dal riconoscimento delle disposizioni in materia di causa di servizio ed equo indennizzo, al pari degli altri corpi di Polizia. Abbiamo apprezzato le dichiarazioni di sostegno che sono arrivate dalle istituzioni e dai gruppi parlamentari, ma le rassicurazioni non ci bastano. Le nostre proposte sono chiare. Ora vogliamo vedere i fatti. Per questo - concludono - non abbasseremo la guardia, la manifestazione di oggi è l'solo l'inizio di una serie di battaglie che porteremo avanti per tutelare questi lavoratori".
(Dal Quotidiano della Cisl)