Il 16 gennaio scorso, CGIL, CISL e UIL hanno tenuto una conferenza stampa unitaria per sottoporre all'attenzione della stampa il bando di concorso europeo del prossimo sabato per le Terme di Acqui.
Attorno alle Terme in città ruotano 40 addetti diretti, 20 stagionali e un indotto di 400 persone. La provincia di Alessandria,
ritengono le parti sociali, non può certo perdere una risorsa preziosa per il turismo come quella termale, da sempre nota per le sue qualità terapeutiche. Il momento attuale può definirsi una morsa fra privatizzazione senza trasparenza e chiusura dei rubinetti da parte di Finpiemonte a luglio.
Mentre i flussi turistici in Piemonte aumentano, ad Acqui si registra un calo. Come CGIL, CISL e UIL chiediamo di non approvare nessun bando che non abbia caratteristiche sicure sulla finalità del piano industriale. Inoltre ribadiamo che è meglio una buona privatizzazione di una pessima gestione pubblica, ma chiediamo di riflettere sul senso di una dismissione in vista di un evento, come l'Expo 2015, che potrebbe dare impulso alle terme. Inoltre invitiamo a riflettere sul disimpegno finanziario Regione/ Finpiemonte e di non farlo cadere proprio a ridosso di questo possibile rilancio..
I sindacati chiedono un tavolo sul turismo di promozione del territorio in vista dell'Expo.