In data odierna si è riunito, presso la sede nazionale di Corso Trieste a Roma, il coordinamento nazionale Uilm del gruppo Ilva con la partecipazione della segreteria nazionale, delle strutture territoriali e le RSU per una valutazione sull'avvio del negoziato con AM InvestCo e per un'analisi del Piano Industriale ed Ambientale di Ilva presentati nei giorni 9 e 14 novembre. Il coordinamento ritiene che lo stato del negoziato sia giunto in una fase cruciale.
Per quanto riguarda il Piano Ambientale, che ricordiamo essere stato approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal ministero dell'Ambiente e da quello dello Sviluppo Economico, il coordinamento continuerà a chiedere una riduzione dei tempi di realizzazione degli interventi, sia per l'anticipazione dell'ambientalizzazione del sito di Taranto sia per anticipare la prevista risalita produttiva di acciaio liquido da 6 a 8 milioni di tonnellate prevista per l'anno 2024.
Per quanto riguarda il Piano Industriale, permangono, al momento, perplessità sul raggiungimento degli obiettivi produttivi "dichiarati" rispetto alla tempistica degli interventi, in particolare per gli impianti nell'area a caldo, rispetto alla loro durata e sulla scelta di fermare alcuni impianti senza una soluzione alternativa per assicurare l'alimentazione del ciclo produttivo in caso di inconvenienti tecnici sugli impianti che resteranno in marcia. La presentazione del Piano industriale risulta essere ancora lacunosa per quanto riguarda gli investimenti tecnologici su Genova e su Novi Ligure che, fra l'altro, risentono, come Taranto, di una inadeguata manutenzione attuata in questi anni di Amministrazione Straordinaria.
E' necessario, dunque, un'ulteriore confronto più dettagliato con AM InvestCo anche su alcuni capitoli di investimenti troppo "generici" nella loro descrizione. Il coordinamento Uilm ritiene che la recente dichiarazione dell'AD Matthieu Jehl sulla volontà di riconoscere l'anzianità di servizio e sulla retribuzione dei lavoratori che passeranno in AM InvestCo è il risultato delle iniziative di sciopero messe in campo in tutti i siti del gruppo Ilva. Per quanto concerne l'occupazione, la Uilm continuerà a dichiarare che gli attuali organici sono adeguati agli obiettivi produttivi prefissati e che quindi non ci saranno esuberi; siamo disponibili a confrontarci con la nuova organizzazione del lavoro che AM InvestCo intenderà introdurre in Ilva sul " modello" 0 ArcelorMittal. Sarà necessario effetuare una verifica dei volumi produttivi, dell'impiantistica e della relativa turnistica, sito per sito per avere un quadro complessivo sui livelli occupazionali.
Per la Uilm ogni sito del gruppo Ilva, al di là delle dimensioni, dovrà ricevere l'adeguata attenzione e soluzione in prospettiva dell'eventuale accordo complessivo nazionale. Nell'incontro di oggi pomeriggio al Ministero dello Sviluppo Economico, i Commissari straordinari ci anticiperanno gli interventi di messa in sicurezza, bonifiche e di risanamento ambientale nelle aree che resteranno nella titolarità di ILVA SpA in AS, come previsto dal decreto della PCdM del 29 settembre scorso. Domani, 28 settembre, si terrà, presso lo stesso dicastero, un ulteriore confronto con il management di AM InvestCo sul Piano Industriale (al mattino) ed Ambientale (nel pomeriggio). UILM NAZIONALE Roma, 27 novembre 2017