I dati di ottobre sulle ore richieste di Cassa Integrazione segnalano, come abbiamo più volte ricordato, il tema di come la febbre della crisi, pur modificata nella qualità, pervada ancora una parte del nostro sistema produttivo. Il dato generale di ottobre che conferma la costante diminuzione delle richieste, vede confermarsi una modifica nella composizione: stabile la Cassa Ordinaria a conferma di una lieve, ma costante ripresa dell'economia; consistente la Cassa straordinaria che rappresenta oltre il 53% delle ore autorizzate; quasi scomparsa, come prevedibile, la Cassa in deroga.
Questa nuova composizione delle ore autorizzate indica, pur con un Pil in lenta ripresa, come si stia manifestando una selezione tra le imprese, soprattutto quelle Più grandi, tra le quali convivono eccellenze, ed imprese con dolorosi processi di ristrutturazione. E non è un caso, infatti, che rimanga costante il numero delle domande di indennità di disoccupazione involontaria (naspi).
Non a caso la Uil ha chiesto di rivedere le regole (durata e costo) della Cassa integrazione Straordinaria ed i provvedimenti in Legge di Bilancio colgono questa necessità, anche se in forma graduale.
Infine, resta sempre il vuoto statistico relativo al Fondo di Integrazione salariale (FIS) nel rapporto dell'INPS che, in parte, ha sostituito la Cassa in deroga, ma di cui non si hanno elementi numerici e qualitativi sulla sua efficacia.
Roma, 23 Novembre 2017