"Con l'approvazione in Consiglio dei Ministri del Testo Unico del pubblico impiego si è conclusa una prima fase. Ora chiediamo alla Ministra Madia di proseguire al più presto il confronto per completare quelle parti che abbiamo ritenuto insufficienti, perché siamo convinti che la scelta di puntare sulla contrattazione e su nuove relazioni sindacali come leva per rinnovare la P.A., sia un fattore essenziale e debba essere inserito compiutamente nel Testo Unico. Era questo il cuore dell'accordo del 30 novembre su cui si era impegnato il Governo". Così in una nota unitario i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Franco Martini, Maurizio Bernava e Antonio Foccillo.
"Condividiamo alcuni obiettivi come l'avvio del superamento del precariato, lo sblocco della contrattazione di secondo livello, l'inizio del riequilibrio fra legge e contratto ed una prima apertura sulle materie da devolvere alla contrattazione", sottolineano i dirigenti sindacali.
"Per iniziare realmente la fase dei rinnovi dei contratti pubblici - proseguono Martini, Bernava e Foccillo - chiediamo al Governo di inviare immediatamente la direttiva all'Aran, come già annunciato dalla Ministra Madia, in modo che - concludono - si possano avviare le trattative per la definizione dei contratti di circa tre milioni di lavoratori pubblici".