Ieri si è riunito il tavolo interministeriale sulla Non Autosufficienza presieduto dal Ministro Giuliano Poletti, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti della UIL e della UILP. Abbiamo manifestato
apprezzamento circa la convocazione del tavolo, ritenendolo un chiaro segnale di voler continuare il percorso intrapreso.
Nel suo intervento il Ministro ha delineato però l'eventualità di possibili tagli al Fondo per la Non Autosufficienza, dettati da stringenti clausole di salvaguardia alle quali sono state chiamate le Regioni dal
MEF. Tanto il Ministro quanto gli assessori regionali presenti al tavolo, hanno manifestato forte disaccordo circa questa possibilità. Ovviamente confidiamo che le dichiarazioni in tal senso del Ministro e delle Regioni si traducano in comportamenti concreti e che il Fondo, del quale più volte abbiamo recriminato la sua inadeguatezza e che con molta insistenza si è riusciti a portare a 500 milioni di euro, non venga
assolutamente colpito da tagli, anche perché venendo meno la sua strutturalità non avrebbe più senso parlare di livelli essenziali, che non potrebbero più essere definiti.
La non autosufficienza è una priorità dell'agenda del Paese, coinvolgendo milioni di persone, a cui si aggiungono i loro familiari, lavoratrici e lavoratori che li assistono e i volontari. Discutere di un taglio di
risorse non è ammissibile, la definizione dei livelli essenziali, intesi come diritti soggettivi, in tal senso è di fondamentale importanza per poter finalmente superare quella disomogeneità che caratterizza il nostro paese in tema di politiche per la non autosufficienza.
Chiediamo quindi con forza che l'impegno e la sintonia instaurati con il Ministro e i rappresentanti del Governo e con i quali abbiamo deciso di dare vita ai lavori di questo tavolo siano sempre presenti e
garantiti, perché senza di questi, verrebbe meno la ragione di esistere del tavolo stesso.
Alleghiamo il comunicato unitario che CGIL CISL e UIL confederali e SPI, FNP e UILP dei pensionati hanno diramato al termine della riunione.
La Segretaria Confederale IL Segretario Generale UILP
(Silvana Roseto) (Romano Bellissima)
Documento NON AUTOSUFFICIENZA, Cgil, Cisl, Uil: inaccettabili tagli al fondo. Il confronto sul Piano nazionale deve proseguire ma servono più risorse e i Livelli Essenziali per assicurare diritti certi alle persone.
CGIL CISL UIL confederali e dei pensionati SPI, FNP e UILP hanno partecipato all'incontro del tavolo nazionale per la Non Autosufficienza, presso il Ministero del Lavoro con il ministro Poletti e il Sottosegretario agli affari sociali On. Biondelli il 14 febbraio 2017.
Le Organizzazioni Sindacali:
ritengono inaccettabili i tagli ai fondi sociali ventilati in queste ore e che lo stesso ministro Poletti e gli assessori regionali presenti hanno dichiarato di non condividere. Ci aspettiamo che alle dichiarazioni seguano fatti ben precisi da parte del Governo e delle Regioni.
ribadito che Governo, Regioni, Comuni e forze politiche debbano assumere il tema della non autosufficienza come una priorità nell'agenda del Paese, che necessita di una strategia specifica per fronteggiare positivamente l'impatto delle tendenze demografiche e l'aumento delle fragilità sociali. Per assicurare così i diritti delle persone in condizione di non autosufficienza, rimuovendo gli ostacoli che impediscono la piena inclusione sociale.
la decisione del Governo, assunta con il "decreto coesione sociale" a gennaio 2017, di incrementare il Fondo Non Autosufficienza, portando la dotazione annua a 500 milioni ora rischia di essere azzerata. È gravissimo considerando che le risorse stanziate erano insufficienti per rispondere in mondo adeguato ai bisogni delle persone.
Ritengono che occorra un piano di graduale ma certo incremento della dotazione strutturale del Fondo, con l'obiettivo di ridefinire le risorse globali per le cure a lungo termine LTC.
hanno rivendicato la presentazione della proposta di Piano nazionale per la Non Autosufficienza, che deve affrontare prioritariamente la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, integrati con i nuovi Lea sanitari, come strumento per assicurare i diritti in tutto il Paese. Consapevoli che, accanto a prestazioni e a servizi sociali e sanitari, bisogna riorganizzare e migliorare le condizioni di vita quotidiana: per l'abitare, il tempo libero, i trasporti, la mobilità (es. barriere architettoniche), le relazioni affettive e con la comunità, l'invecchiamento attivo, la piena inclusione.
ritengono essenziale che questi impegni e l'obiettivo di strutturare politiche e servizi sulla non NA si realizzino con la più ampia partecipazione sociale dando continuità al Tavolo costituito presso il Ministero LPS