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Martedì, 30 Giugno 2015 11:34

18 luglio: manifestazione del settore edile a Roma

PIATTAFORMA MANIFESTAZIONE 18.7.2015


Gli effetti perversi della riforma Fornero generano, insieme a quelli prodotti da sei anni ininterrotti di crisi, una situazione non più sostenibile. L'azione combinata della disoccupazione, dell'aumento di illegalità e della diminuzione delle protezioni sociali necessitano di risposte immediate. I lavoratori delle costruzioni non possono più aspettare e chiedono:


PENSIONI


La legge Fornero va cambiata. Per i lavoratori delle costruzioni le pensioni sono troppo basse e soprattutto arrivano troppo tardi. Gli edili in particolare, così come i lavoratori delle cave e di altri impianti industriali, sono sottoposti a condizioni lavorative non compatibili con gli attuali limiti di età per il pensionamento.
Obiettivi:
 Riconoscere flessibilità in uscita senza penalizzazioni per i settori del lavoro gravoso
 Aumentare l'importo delle pensioni tutelando il lavoro discontinuo
Richieste:
 la riforma degli ammortizzatori sociali deve aumentare i periodi di copertura contributiva per i lavoratori discontinui. La riduzione di contribuzione CIG prevista per le imprese deve essere destinata almeno in parte a incrementare tali coperture per l'edilizia. (Salvaguardando CIG per eventi atmosferici).
 Attuazione dell'avviso comune 2007, destinando ad EE.BB. (blen.it) la quota di riduzione della contribuzione CIG per forme integrative degli ammortizzatori universali.
 Riduzione della pressione Irpef su accantonamenti di previdenza integrativa.
 Sostegno ulteriore a forme di adesione collettiva a carico delle imprese e definite per via contrattuale sul modello di quanto definito nei CCNL.
 Riconoscimento del concetto di lavoro gravoso per consentire uscite flessibili senza alcuna penalizzazione; utilizzo di fondi integrativi definiti per via contrattuale ad integrazione e copertura dei periodi di contribuzione mancanti al raggiungimento dei requisiti generali (fondo 0,10 CCNL edilizia).


LAVORO


La crisi non è finita e i danni sono gravi su imprese e sistema produttivo. Servono investimenti e politiche industriali adeguate per la riconversione sostenibile dell'intero settore. Il volume degli investimenti pubblici è insufficiente oltre che lento.
Richieste:
 accelerazione dei programmi di spesa già definita (dissesto, scuole, città, carceri, infrastrutture prioritarie) con tavoli di monitoraggio permanente.
 Incremento di spesa per gli investimenti nel DEF 2016.
 Interventi di politica industriale a sostegno dei processi di riconversione e innovazione sostenibile del settore dei materiali da costruzione.
 Dare strutturalità all'eco-bonus per ristrutturazioni energetiche e sismiche.
 Intervento prioritario su riqualificazione delle città con fondi UE


LEGALITÀ, REGOLARITÀ, SICUREZZA


L'abbassamento complessivo del quadro di legalità del settore si riflette drammaticamente sulle condizioni dei lavoratori in termini di regolarità e sicurezza.
Richieste:
 rafforzamento clausole sociali e responsabilità solidale, qualificazione di impresa (Patente a punti), modifica modalità di aggiudicazione e abolizione del general contractor e del massimo ribasso in sede di recepimento delle direttive UE in materia di appalti pubblici.
 Modifica delle norme in materia di DURC online edile per consentire maggiore efficacia e introdurre DURC per congruità.
 Divieto di utilizzo dei voucher, contrasto alle false partite Iva.
 Rafforzamento dei controlli in materia di sicurezza sul lavoro.

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