Comunicato stampa 21 novembre 2017 del Segretario Generale UILPA Polizia Penitenziaria Salvatore CARBONE
Gli esiti dell'incontro regionale per la definizione delle piante organiche e ripartizione delle unità nelle sedi del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.
Si è tenuto oggi a Torino, in via d'urgenza, l'incontro voluto dal Ministero della Giustizia, Direzione Generale del Personale e delle Risorse per il Corpo di polizia penitenziaria, per la ripartizione, nel distretto del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, delle nuove piante organiche definite dal D.M. del 2 ottobre u.s. pubblicato sul B.U. del Ministero della Giustizia n°21 del 15/11/2017.
Come sappiamo, il nuovo D.M. prevede, per gli effetti della legge Madia, una riduzione degli organici (rispetto al precedente D.M. del 2013) per il ruolo esecutivo degli Agenti e Assistenti, ed un incremento per i ruoli di concetto degli Ispettori ed esecutivo di coordinamento dei Sovrintendenti (venutisi a determinare per il riordino delle carriere appena approvato) da 4811 unità (quale dato complessivo) a 4065.
Di fatto l'organico del distretto, che non ha mai raggiunto quello previsto nel 2013, si è attestato al dato complessivo di 3908 unità. Dato, quest'ultimo, riferito al personale amministrato e non a quello effettivamente impiegato nelle sedi di riferimento. Quindi dato approssimativo e di facile numero di capienza superiore alla realtà.
Purtroppo, pur avendoli chiesti e reiterati, i dati non sono stati presentati!!!
Da qui la nostra posizione di contestazione a verbale:
Abbiamo contestato la carenza dell'informazione sugli organici e sulle ipotesi di riduzione dell'organico del personale in carico al PRAP di Torino e alle Scuole di Verbania e Cairo Montenotte;
abbiamo contestato di non averci fatto conoscere dove sia attualmente impiegato il personale della dismessa C.C. di Savona e della dismessa sede del Provveditorato della Liguria;
abbiamo chiesto di farci conoscere i tagli dei posti di servizio che l'Amministrazione intende apportare a seguito della riduzione dell'organico previsto dal D.M. del 2 ottobre;
non avendo ricevuto risposte abbiamo dichiarato di non poter fornire alcun contributo sindacale se privi dell'informazione richiesta.
Infine, abbiamo precisato che solo alla luce di questi dati potremo fornire un giusto adeguato servizio sindacale tanto all'Amministrazione, quanto e soprattutto, al personale di Polizia penitenziaria.
Poi, abbiamo anche pensato che forse avremmo dovuto aiutare questa Amministrazione di Torino per le 157 unità effettivamente carenti in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta anche se riferite ai ruoli apicali della Polizia penitenziaria. Abbiamo considerato che forse avremmo dovuto proporre che nelle more dell'implemento delle figure apicali delle 157 unità carenti, si sarebbe potuto chiedere al Dipartimento di coprire dette 157 unità con gli agenti del 171° e 172° corso in attesa di prossima assegnazione.
Ma, poi, abbiamo desistito, perché ROMA ci avrebbe mai ascoltato?
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