La giornata di oggi è stato determinante per i lavoratori e il sindacato. Si è voluta porre l'attenzione sull'imminente scadenza degli ammortizzatori sociali, a inizio autunno, che comporta, salvo deroghe da parte della Regione, uno spropositato numero di licenziamenti. 500/600 persone che lavorano in importanti aziende del settore metalmeccanico della Provincia, come Cerutti di Casale Monferrato, KME di Serravalle, Bundy di Borghetto Borbera e Drathzug Stein di Conzano rischiano il posto di lavoro e questo è un vero dramma che i sindacati ancora una vola denunciano per scongiurare un'emergenza sociale importante. L'appello è alla politica. All'incontro hanno preso parte anche politici rappresentanti di Istituzioni come Comuni, Provincia, onorevoli. Sono intervenute ache le associazioni datoriali, API e Confindustria Alessandria.
FIM, FIOM e UILM Alessandria hanno illustrato in una dettagliata relazione come stanno le cose, quali sono i tempi e i margini di intervento. La situazione è scottante e urgente.
Sono intervenuti i delegati di questi quattro aziende, per ricordare la loro storia in azienda, le difficoltà che hanno subito, i sacrifici fatti e la necessità di mantenere i posti di lavoro.
Federico Fornaro, onorevole. "a Roma non c' è percezione di quanto questa situazione sia grave e urgente. Ci vorrebbe un incontro come quello di oggi su scala nazionale. Politiche attive, tema complesso, ma determinante. Bisogna prendere esempio da Paesi stranieri. Bisogna inoltre capire su quali settori l'Italia deve puntare. Industria 4.0, serve intervenire sul fronte occupazionale. Urge alzare il livello Dell attenzione sulla fine degli ammortizzatori sociali, a livello confederale e nazionale".
"Non so cosa c è fuori, ma stiamo uniti". Questa la citazione che sembra ben rappresentare la situazione è il momento, in vista di quanto prevede la normativa. Servono politiche attive, formazione e altro ancora. I centri per l'impiego servono a superare questa crisi, che dura ormai da 10 anni. Il debito del Paese continua ad aumentare, il nostro Paese è poco credibile oltre confine. Tante aziende hanno bisogno di tempo per ristrutturarsi, non bastano 3 anni. Basterebbe aggiungere la parola solidarietà alla cassa integrazione straordinaria, questa la proposta di Fabrizio Grossi di Confindustria, intervenuto al dibattito.
Informiamo le lavoratrici e i lavoratori che, a seguito del comunicato del coordinamento nazionale KME Italy che apriva la proclamazione dello stato di agitazione e in mancanza di risposte alle richieste avanzate da parte dei sindacati Fim-Fiom-Uilm nazionale KME Italy e dalle RSU di tutti i siti, riferite alla mancanza della presentazione di un progetto industriale che chiarisca quale sarà il futuro dei siti italiani , la mancanza delle 16.000 tonnellate previste dall'accordo siglato nel 2013 (o l'eventuale compensazione economica come lo scorso anno) e la rivendicazione sulla durata del contratto di solidarietà che passa da 12 mesi a 4 mesi soltanto, proclamiamo otto di sciopero.
Nelle scorse settimane i rappresentanti sindacali dello stabilimento di Serravalle Scrivia sono stati convocati dai responsabili aziendali e informati che c'è la necessità di incrementare il terzo turno nel reparto tubi rame,( lwc 1-2-3). Vogliamo chiarire che incrementare i turni significa concordare la flessibilità , ribadiamo che non siamo d'accordo, chiarendo fin da subito che per la prima la volta l'azienda in maniera unilaterale organizza tali turni e orario di lavoro.
In continuità allo stato di agitazione, proclamato dal coordinamento nazionale Fim-Fiom- Uilm , le rsu proclamano un pacchetto di 8 ore di sciopero con le seguenti modalità:
Lunedì 28/09/2015 Sciopero di 4 ore cosi strutturato:
1° T. dalle h.07.00 alle h. 08.00, dalle 10.00 alle 11.00 con presidio davanti alla portineria, dalle 13.00 alle 15.00
Personale di giornata dalle h. 08.00 alle h.09.00 dalle 10.00 alle ore 11.00 e dalle 14.45 alle 16.45
2°T. dalle h.15.00 alla h. 16.00 dalle 18.00 alle 19.00 dalle 21.00 alle 23.00 3°T dalle h.23.00 alle h.00.00 dalle 02.00 alle 03.00 dalle 05.00 alle 07.00
Le rimanenti 4 ore di sciopero sono così proclamate :
a cominciare da martedì 29 settembre , trenta minuti al giorno articolati a ridosso della pausa mensa e nello specifico come da esempio e modalità sotto indicate.
Es. l° turno: se la pausa mensa inizia alle h. 11.30 lo sciopero comincerà alle h. 11.00 fino alle h.11.15 , dopo si torna sul posto di lavoro fino alle h.11.30. poi si va in mensa. Dopo la pausa mensa si torna sul posto di lavo
ro alle h.12.00 e alle h.12.15 ci si ferma in sciopero e ritorna al suo posto di lavoro 12.30).
Es. 2° turno: se la pausa mensa inizia alle h.19.00 ci si ferma in sciopero alle h.18.30, si torna sul posto di lavoro alle h.18.45 alle h.19.00 si va in pausa mensa, poi si torna sul posto di lavoro alle h.19.30, ci si ferma alle h19.45 e si torna sul posto di lavoro alle h20.00).
Es. 3° turno: ci si ferma alle h.02.30, si torna alle h.02.45 sul posto di lavoro poi alle h.03.00 si va in pausa e ci si ferma alle h.03.45 per tornare alle h.04.00 sul posto di lavoro).
Ricordando a tutte/i come sempre è stato ad ogni sciopero si timbra in andata e ritorno.
Vogliamo ricordare che tale iniziativa è dovuta al fine di chiedere il rispetto degli accordi sindacali , la necessità di arrivare ad ottenere la conoscenza dei progetti industriali del gruppo KME Italy sito per sito , con il fine di ottenere un tavolo di trattativa che consideri tutte le persone che ci lavorano , un valore aggiunto e non carne da macello.
KME Italy
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