AGOSTO 2018, IN PIEMONTE LA CASSA INTEGRAZIONE AUMENTA DEL 97,7% RISPETTO AL MESE PRECEDENTE. RAFFRONTO PRIMI OTTO MESI 2018 CON 2017: IN ITALIA SCENDE DEL 38,3%, IN PIEMONTE SOLO DEL 23%
In Italia, ad agosto, come evidenziano i dati del Servizio politiche attive e passive del lavoro della UIL Nazionale, sono state richieste 11.176.510 ore di cassa integrazione, in diminuzione del 23,1% rispetto al mese di luglio.
In Piemonte la richiesta è stata di 2.023.253 ore, in aumento del 97,7% (-5,1% ordinaria, +286,4% straordinaria, 0% deroga). Si tratta del maggior incremento tra le regioni italiane.
DATI PROVINCIALI
L'andamento delle ore nelle province piemontesi, nel confronto tra agosto e luglio, è stato il seguente: Cuneo +887,1%, Torino +234,9%, Vercelli +52,3%, Novara -25,7%, Biella -28,7%, Alessandria -59,4%, Verbania -92,5%, Asti -94,3%.
PRIMI OTTO MESI DEL 2018
In Piemonte, nei primi otto mesi dell'anno, la richiesta è stata di 19.619.836 ore, in discesa del 23% rispetto all'analogo periodo del 2017 (+3,2% ordinaria, -35,4% straordinaria, -97,5% deroga). A livello nazionale sono state autorizzate 150.719.406 ore, con una riduzione del 38,3%.
Le province piemontesi hanno fatto registrare il seguente andamento: Verbania +89,6%, Cuneo +67,2%, Alessandria -27,3%, Torino -29,7%, Vercelli -35%, Novara -37,6%, Asti-50,5%, Biella -66,7%. Torino, con 10.397.521 ore, è la 2ª provincia più cassaintegrata d'Italia dopo Roma, il Piemonte è al 2° posto tra le regioni,
preceduto dalla Lombardia.
SETTORI PRODUTTIVI
Nella nostra regione, la variazione percentuale della cassa integrazione per settori produttivi, nel confronto tra i primi otto mesi del 2018 e del 2017, è stata la seguente: Industria -20,6%, Edilizia -11,9%, Artigianato -99,8%, Commercio -51,9%, Settori vari 0%, per un totale di -23%.
DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:
"Per quanto, da sempre, i dati del mese di agosto devono essere considerati con cautela, l'impennata di ore registrata in Piemonte, in particolare per la cassa integrazione straordinaria, desta preoccupazione, perché testimonia la persistenza di difficoltà in un discreto numero di imprese. Se a ciò aggiungiamo l'imminente esaurimento degli ammortizzatori per altre imprese, il quadro non è propriamente confortante. Non può essere sottovalutata, inoltre, la crescita delle domande di disoccupazione (Naspi) che, nei primi 7 mesi dell'anno, hanno superato il milione. In particolare, a luglio, si è registrato un raddoppio di richieste rispetto al mese precedente, non sappiamo quanto indotte dal Decreto Dignità che potrebbe aver convinto a non rinnovare una parte di contratti a termine in scadenza. Le prossime rilevazioni dovrebbero fornire le risposte in proposito".
In allegato vi trasmettiamo il 6° Rapporto UIL sulla Cassa Integrazione contenente i dati aggiornati al Giugno 2017.
Come sempre abbiamo analizzato l'andamento delle richieste di ore di cassa integrazione a livello nazionale, regionale, territoriale e settoriale. Abbiamo comparato, inoltre, il dato di Giugno con Maggio e il primo semestre 2017 con il corrispondente periodo 2016.
A cura del Servizio Politiche del lavoro della Uil
SINTESI 4° RAPPORTO SU CASSA INTEGRAZIONE (APRILE 2016)
Nel mese di aprile, con un aumento del 9,1% sul mese precedente, sono state richieste 57,1 milioni di ore di cassa integrazione, che ha permesso di salvaguardare 338 mila posti di lavoro.
Il 68,3% del totale delle ore del mese è stato assorbito dalle ore di cassa straordinaria (circa 39 milioni, in aumento del 27,5% rispetto a marzo), a seguire l'ordinaria con 15 milioni di ore (in diminuzione del 14,1%) e la deroga con circa 3,2 milioni di ore (in calo del 26,9%).
Non possono, quindi, non preoccupare, commenta Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL, i dati sulle richieste di cassa integrazione ad aprile: la crescita su marzo e, all'interno di essa, della cassa straordinaria, segnalano che è ancora perdurante un forte disagio del nostro sistema produttivo certificato, anche, dalla troppa leggera flessione rispetto allo stesso quadrimestre del 2015 (- 2,4%). Questo dato, tra l'altro, è condizionato al ribasso dal perdurante rallentamento delle autorizzazioni per la cassa ordinaria dovuto, principalmente, all'inammissibile ritardo (oltre 3 mesi) nell'emanazione del decreto che dovrà stabilire i criteri di concessione per la stessa cassa ordinaria.
Se a questo aggiungiamo che il ridotto utilizzo della cassa in deroga è derivante principalmente dalla riduzione della durata (massimo 3 mesi), dichiara Loy, non può non sottolinearsi come la febbre della crisi sia ancora alta e, soprattutto, come la graduale ma costante discesa della copertura temporale di questo ammortizzatore, derivante dalle novità introdotte dal Jobs Act, potrebbe produrre un forte disagio occupazionale.
Il maggior numero di ore richieste, ad aprile, si registra al Nord, con 26,9 milioni (rispetto al mese di marzo vi è una flessione del 19,4%); al Centro 19,9 milioni (in aumento del 129%) e nel Mezzogiorno 10,3 milioni (in crescita dello 0,3%).
In 9 Regioni e nella Provincia Autonoma di Trento crescono le ore di cassa integrazione (il maggior incremento nel Lazio con +403,3%), mentre la più forte contrazione si verifica in Molise (-84,6%). Si registrano aumenti in 51 Province (nelle prime 5 posizioni troviamo: Ragusa +94.961,2%; Imperia +1.398,5%, Brindisi +1.021,2%, Roma +715,2% e Rimini +481,4%). La provincia, viceversa, con il maggior calo di ore richieste è Lodi (-99,1%).
Nell'industria si concentra l'81,3% di ore di cassa integrazione del mese con 46,4 milioni di ore (questo è l'unico settore che registra un aumento rispetto a marzo: +14,9%), segue il commercio con 4,8 milioni di ore, l'edilizia con oltre 4,7 milioni e l'artigianato con 1,1 milioni di ore.
Nel I quadrimestre di quest'anno si registrano 226,5 milioni di ore richieste di Cig, in flessione del 2,4% sullo stesso periodo del 2015.
Il 70,8% delle ore è assorbito dalla cassa integrazionestraordinaria, seguono le richieste di CIGO (45,2 milioni, in diminuzione del 38,8%) e di CIG in Deroga (21 milioni, in aumento del 19,5%).
Nel Mezzogiorno e nel Nord si riducono le richieste (rispettivamente del12,5% e del 10,3%), a fronte dell'incremento registrato al Centro (+33,6%).
Le richieste sono cresciute in 8 Regioni (anche in questo caso il Lazio in testa con +75%). La maggiore diminuzione è in Sardegna (-51,6%).
Infine, sempre nel I quadrimestre 2016, si registrano incrementi di ore in 36 Province, di cui il maggiore a Frosinone (+354,2%), seguito daAvellino (+320,0%), Ragusa (+289,8%), Livorno (+203,8%) e Modena (+129,5%). Viceversa, la maggiore contrazione di ore di cassa integrazione è a Siena (-76,3%).
Roma, 21 maggio 2016
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