È ripreso il confronto per il Ccnl Vigilanza Privata sulla base della proposta avanzata dalle organizzazioni sindacali in tema di classificazione unica: si prevede la suddivisione in 3 aree professionali (amministrativa, personale decretato, personale non decretato), con la definizione di profili per ciascuna di esse, nell'ambito di uno schema unico per livelli di inquadramento e di retribuzione.
È l'impostazione coerente con il modello tradizionalmente stabilito in tutti i Ccnl, che dovrebbe superare il dualismo creato con il Ccnl 2013, consapevoli che le differenze allora create sono notevoli e difficilmente superabili (dal punto di vista salariale) in una sola fase negoziale.
Le associazioni datoriali hanno manifestato una parziale disponibilità, ribadendo l'esigenza di conservare i livelli salariali di ingresso (forse eliminando l'attuale livello F del personale non decretato).
In sostanza, prevale un orientamento finalizzato a mantenere livelli salariali ormai ritenuti inadeguati dalla Magistratura persino rispetto all'articolo 36 della Costituzione.
Sul tema del cambio di appalto, ancora una volta si deve prendere atto della indisponibilità alla revisione del parametro (48 ore x 48 settimane), mentre sembra palesarsi una disponibilità concreta alla modifica della procedura ed al rafforzamento delle tutele.
I sindacati di categoria hanno nuovamente evidenziato l'esigenza di imprimere una accelerazione al negoziato, volto ad identificare in modo chiaro le condizioni per una positiva conclusione in tempi ragionevoli.
Nella prossima sessione di confronto (16 e 17 aprile a Bologna – luogo da definire), Filcams, Fisascat e UILTuCS presenteranno testi in merito ad argomenti di carattere normativo: permessi e congedi, previdenza ed assistenza sanitaria integrative, salute e sicurezza, contrattazione di secondo livello, apprendistato.
Hanno richiesto che anche da parte delle associazioni datoriali si forniscano posizioni per iscritto al fine di poter discutere in modo chiaro e verificabile.
Le organizzazioni sindacali Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e UILTuCS hanno proclamato formalmente per il prossimo 4 maggio 2018 lo sciopero generale delle lavoratrici e dei lavoratori a cui viene applicato il CCNL per i Dipendenti da Istituti ed Imprese della Vigilanza Privata e dei Servizi Fiduciari scaduto oramai dal 31 dicembre 2015. Ricordiamo che il settore fa parte dei servizi pubblici essenziali e pertanto la proclamazione è avvenuta tenendo conto della normativa e riguarda tutti i lavoratori del settore.
Lavoratrici e lavoratori del settore daranno vita ad una grande giornata di mobilitazione nella Capitale per rimuovere la cortina di silenzio e di disattenzione che caratterizza costantemente ciò che accade ad una categoria quanto mai essenziale per garantire condizioni di sicurezza reale presso contesti ed ambiti operativi contraddistinti da indici di rischio assai elevati.
Le richieste dalle controparti datoriali sono irricevibili e prevedono un peggioramento delle condizioni di lavoro: l'estensione a 45 ore dell'orario normale di lavoro, peggioramento del pagamento delle giornate di malattia, diminuzione del salario, riduzione delle garanzie di assunzione in caso di cambio di appalto.
Lo sciopero si attuerà con l'astensione dal lavoro per l'intero turno di venerdì 4 maggio 2018 delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, ovverosia con la sospensione delle prestazioni lavorative in programma dalle 00:00 alle 24:00 di tale giornata
Nell'incontro del 2 ottobre le OO.SS. hanno avanzato proposte in merito a "Sfera di applicazione", "Contrattazione di II livello e Diritti di informazione", "Classificazione" e "Cambio di appalto".
La "Sfera di applicazione" è già stato oggetto di confronto ma permangono ancora elementi di divergenza rispetto ad alcune attività, annoverabili a nostro giudizio esclusivamente tra quelle accessorie. Riguardo alla "contrattazione di II livello", qualora non si proceda al recepimento/armonizzazione delle regole previste negli accordi interconfederali, è necessario almeno operare qualche correttivo rispetto a quanto previsto dal precedente CCNL (per materie demandate, premio di risultato ecc.). Quanto alla "classificazione", la proposta è limitata all'impostazione: un sistema unico per superare il dualismo esistente nel CCNL 2013, articolato su 6 livelli più uno (Quadri), al cui interno inserire profili e mansioni. Per il "cambio di appalto" è stata avanzata una radicale riformulazione della norma esistente.
Le Associazioni, seppure con qualche distinguo, hanno manifestato forte perplessità in via di principio rispetto alla "classificazione unica", senza però addurre nel merito ragioni oggettive. Rispetto alla contrattazione integrativa, hanno nuovamente insistito per il superamento di accordi locali in contrasto (perché migliorativi) con il CCNL: una richiesta rigettata dalla OO.SS. per motivi facilmente intuibili.
La proposta relativa al "cambio di appalto" non è stata approfondita ed è rinviata alla prossima riunione; non sfugge che la discussione sul punto è fondamentale, anche alla luce di quanto dichiarato dalle controparti nella scorsa riunione circa la pregiudiziale posta tra legislazione (art. 29 DLgs. 276/2003, art. 2112 c.c.) e clausole sociali.
Il confronto proseguirà nei giorni 25 ottobre e 17 novembre, sempre a livello di delegazione. Si ritiene utile sviluppare una puntale informazione tra i lavoratori della Vigilanza
Privata e della Sicurezza (non decretati) sull'andamento della vertenza in considerazione del tempo già trascorso dalla presentazione della piattaforma e dell'andamento del confronto.
Cordiali saluti
Il Segretario Nazionale
(Stefano Franzoni)
Il Segretario Generale
(Brunetto Boco)
Si è tenuto il 13 settembre 2017 l'incontro per il rinnovo del CCNL Vigilanza Privata. Le associazioni datoriali hanno presentato due documenti afferenti la "sfera di applicazione" e il "cambio di appalto".
Relativamente al primo argomento, già abbondantemente discusso nelle precedenti riunioni, si registrano ancora differenze di posizione rispetto a quanto proposto dai sindacati con riferimento alla impostazione per le attività di Sicurezza (ex "portierato" o "servizi fiduciari"), nel cui ambito dovrebbe rientrare l'intero processo lavorativo attinente la contazione e il servizio di reception.
Si è poi aggiunta una riflessione relativamente all'attività di investigazione, oggi disciplinata solo da contratti sottoscritti da soggetti extra Confederali. Quanto alla "validità ed efficacia" della contrattazione, viene reiterato il tentativo di decretare la decadenza della contrattazione integrativa laddove preveda norme di miglior favore rispetto al CCNL.
Per il "cambio di appalto", le associazioni datoriali hanno illustrato una "premessa" definita "pregiudiziale" al mantenimento della clausola sociale. In sostanza, le controparti pretendono una definizione che precluda al rischio di configurazione del subentro nella gestione quale cessione di ramo di azienda.
La richiesta scaturisce da diversi pronunciamenti giurisprudenziali (soprattutto europei) e dalla riforma del DLgs. 276/2003 recentemente varata. Le organizzazioni sindacali hanno espresso insoddisfazione per l'impostazione complessiva del negoziato che non riesce ad avanzare sui pochi temi finora trattati.
Quanto al "cambio di appalto", è impensabile che si acceda ad una soluzione atta solo a favorire le imprese (e indebolire la difesa in via giudiziale del lavoratore), tanto meno in assenza di una profonda riforma dell'attuale articolato contrattuale in materia.
Per far avanzare la discussione, le parti si sono impegnate a formulare proposte di testo anche su altri argomenti in vista del prossimo incontro fissato per il 2 ottobre.
L'incontro tenutosi ieri ha affrontato nuovamente il tema della sfera di applicazione e, per la prima volta, la materia della rappresentanza e rappresentatività.
Sul primo aspetto, le posizioni paiono avvicinarsi anche se permangono alcuni tentativi delle Associazioni di conservare formulazioni che possano consentire margini di ambiguità. Le attività cui si riferisce il CCNL sarebbero: servizi di Vigilanza Privata, secondo le previsioni del DM 269/2010; i Servizi di Sicurezza, in cui sono comprese le attività riservate al personale non decretato e le "attività ausiliarie, in quanto strumentali ed accessorie, anche per previsione dei contratti di appalto, ai servizi di Vigilanza Privata e di Sicurezza: front desk, reception e centralino telefonico, ricezione e smistamento di corrispondenza"; i Servizi i controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi di lavoro al pubblico o in pubblici esercizi; le attività di stewarding all'interno degli impianti sportivi.
Quanto al tema della rappresentanza e rappresentatività, il confronto ha rivelato diverse difficoltà. Come noto, nel nostro caso, si presenta il problema di definire norme che sono state oggetto di tre accordi interconfederali (Confcommercio, Confindustria, Cooperazione) e che contengono diversi elementi di differenza.
Ciascuna Associazione datoriale ha espresso il vincolo politico di inderogabilità per il rispettivo accordo di riferimento. Per parte sindacale, si è evidenziato che ciò renderebbe inagibile qualunque soluzione e che per alcune materie si produrrebbe un "vuoto" normativo: è il caso della rappresentanza sindacale unitaria e della contrattazione di secondo livello.
Si è poi accennato alla bilateralità, in cui abbiamo manifestato l'esigenza improcrastinabile di procedere ad una rivisitazione integrale di EBINVIP sotto il profilo statutario, del funzionamento, della gestione delle risorse, del rapporto con gli EBR. Ciò può avvenire secondo quanto già realizzato in tema di governance nel Terziario.
Le Associazioni datoriali hanno espresso una disponibilità in via di principio, ma precisando l'indisponibilità a riferirsi in via esclusiva a quanto definito da una Confederazione
datoriale. Il negoziato prosegue il 19 maggio in sede planaria (ore 10.30 presso Cooperazione, via Torino – Roma) e il 14 giugno per la delegazione trattante.
Il Segretario Nazionale
(Stefano Franzoni)
Il Segretario Generale
(Brunetto Boco)
Si è tenuto ieri il primo incontro per l'avvio del negoziato per il CCNL Vigilanza Privata.
Dopo la consueta presentazione della Piattaforma rivendicativa, si sono registrate dichiarazioni di disponibilità alla trattativa da parte di tutte le Associazioni Datoriali; non sono
tuttavia mancate sottolineature circa lo stato di grave difficoltà in cui versa il settore nonché le vicende negative che stanno coinvolgendo alcune grandi aziende.
Come UILTuCS abbiamo espresso la volontà di addivenire ad un accordo fondato su alcuni capisaldi: la necessità di coerenza nei comportamenti dei soggetti negoziali, che non
possono pretendere di essere al contempo attori protagonisti e contraddire le norme ogni qualvolta si è chiamati ad applicarle nell'azione quotidiana; l'esigenza di riferirsi ad una sfera di applicazione rispondente all'attività della sicurezza, così come individuata dalla normativa di legge; il riconoscimento chiaro e sostanziale della contrattazione collettiva come strumento di gestione delle problematiche, da realizzarsi con soggetti realmente rappresentativi; il recupero della dignità professionale, da sviluppare sia nell'organizzazione del lavoro che nel profilo salariale.
Anche su questo, pur con qualche distinguo, le Associazioni hanno manifestato interesse ad approfondire tutti i temi della piattaforma.
Si è convenuto un incontro per il 7 novembre al fine di individuare metodologia e
tempistica del negoziato.
Cordiali saluti.
Il Segretario Nazionale
(Stefano Franzoni)
Il Segretario Generale
(Brunetto Boco)
© 2021. Tutti i diritti riservati.
Privacy Policy | Cookie Policy
Web by ModusOperandi