Si è tenuto il 13 settembre 2017 l'incontro per il rinnovo del CCNL Vigilanza Privata. Le associazioni datoriali hanno presentato due documenti afferenti la "sfera di applicazione" e il "cambio di appalto".
Relativamente al primo argomento, già abbondantemente discusso nelle precedenti riunioni, si registrano ancora differenze di posizione rispetto a quanto proposto dai sindacati con riferimento alla impostazione per le attività di Sicurezza (ex "portierato" o "servizi fiduciari"), nel cui ambito dovrebbe rientrare l'intero processo lavorativo attinente la contazione e il servizio di reception.
Si è poi aggiunta una riflessione relativamente all'attività di investigazione, oggi disciplinata solo da contratti sottoscritti da soggetti extra Confederali. Quanto alla "validità ed efficacia" della contrattazione, viene reiterato il tentativo di decretare la decadenza della contrattazione integrativa laddove preveda norme di miglior favore rispetto al CCNL.
Per il "cambio di appalto", le associazioni datoriali hanno illustrato una "premessa" definita "pregiudiziale" al mantenimento della clausola sociale. In sostanza, le controparti pretendono una definizione che precluda al rischio di configurazione del subentro nella gestione quale cessione di ramo di azienda.
La richiesta scaturisce da diversi pronunciamenti giurisprudenziali (soprattutto europei) e dalla riforma del DLgs. 276/2003 recentemente varata. Le organizzazioni sindacali hanno espresso insoddisfazione per l'impostazione complessiva del negoziato che non riesce ad avanzare sui pochi temi finora trattati.
Quanto al "cambio di appalto", è impensabile che si acceda ad una soluzione atta solo a favorire le imprese (e indebolire la difesa in via giudiziale del lavoratore), tanto meno in assenza di una profonda riforma dell'attuale articolato contrattuale in materia.
Per far avanzare la discussione, le parti si sono impegnate a formulare proposte di testo anche su altri argomenti in vista del prossimo incontro fissato per il 2 ottobre.