Vi proponiamo una sintesi degli articoli del disegno di legge di bilancio inerenti il personale del pubblico impiego.
Misure per il lavoro, la previdenza e l'inclusione sociale
Art. 18
Incremento soglie reddituali "Bonus 80 euro"
La norma dispone, per lavoratori pubblici e privati, un incremento dei limiti reddituali previsti per il riconoscimento del c.d. bonus 80€. Prescrive un aumento delle due fasce di riferimento pari a 600€, portandole da 24.000€ a 24.600€ e da 26.000€ a 26.600€. Mentre per i pubblici dipendenti si riduce, così, in parte la platea dei soggetti che rischiavano di perdere il beneficio con gli incrementi contrattuali per il triennio 2016/2018.
Misure per l'istruzione e l'università
Art. 53
Dirigenti scolastici
La norma, allo scopo di tener conto delle nuove funzioni attribuite ai dirigenti scolastici dalla legge c.d. Buona Scuola e al fine di ricercare la progressiva armonizzazione della retribuzione di posizione di parte fissa a quella prevista per le altre figure della stessa area dirigenziale del comparto Istruzione e Ricerca, stanzia uno apposito finanziamento fino al 2020 da destinare alla contrattazione collettiva nazionale, aggiuntivo alle risorse già prevista a tal fine dalla Buona Scuola nel Fondo unico nazionale. Talché si consentirà, a regime (nel 2020), l'armonizzazione della retribuzione di posizione di parte fissa dei suddetti dirigenti.
Art. 54
Personale amministrativo
Si reintroduce la possibilità per il dirigente scolastico di conferire incarichi di supplenze brevi e saltuarie in caso di assenze del personale amministrativo e tecnico per periodi a decorrere dal trentesimo giorno. Di tal modo si vuole assicurare la funzionalità ordinaria delle segreterie scolastiche.
Si stabilisce che, entro il 2018, verrà bandito un concorso pubblico per l'assunzione di direttori dei servizi generali ed amministrativi. Gli assistenti amministrativi, che, alla data di entrata in vigore della presente legge, hanno maturato almeno tre interi anni di servizio negli ultimi otto nelle mansioni di direttore dei servizi generali ed amministrativi, possono partecipare a tale procedura concorsuale anche in deroga ai requisiti professionali previsti.
Art. 55
Scatti stipendiali dei professori universitari
La norma prevede che il regime di progressione stipendiale per classi su base premiale dei docenti universitari viene trasformato da triennale a biennale. Dispone, inoltre, l'incremento del fondo per il finanziamento ordinario.
Art. 56
Assunzione di nuovi ricercatori nelle università e negli Enti Pubblici di Ricerca
La norma consente di immettere nel sistema universitario e della ricerca circa 1.600 nuovi ricercatori.
Art. 57
Incremento del fondo per il diritto allo studio universitario e delle borse di dottorato
Il fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio è incrementato al fine di garantire gli strumenti e i servizi per il pieno successo formativo agli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi.
È incrementato, inoltre, il Fondo di finanziamento ordinario delle Università statali, allo scopo di adeguare l'importo delle borse concesse per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca.
Art. 58
Politiche invariate
Si rideterminano gli oneri complessivi (anche contributivi) posti a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione collettiva relativa al triennio 2016-2018 e per i miglioramenti economici del personale dipendente dalle amministrazioni statali in regime di diritto pubblico in complessivi 300 milioni di euro per l'anno 2016, 900 milioni di euro per l'anno 2017 e 2.850 milioni di euro a decorrere dal 2018 con un incremento, rispetto a quanto previsto dalla legislazione vigente, di 1.650 milioni di euro dall'anno 2018.
Gli importi complessivi corrispondono ad incrementi retributivi per il 2016, il 2017 e a decorrere dal 2018, rispettivamente, dello 0,36%, dell'1,09% e del 3,48% del complessivo monte salari utile ai fini contrattuali al netto della spesa per l'indennità di vacanza contrattuale (IVC) nelle misure vigenti a decorrere dal 2010. Lo scorporo dell'IVC si rende necessario in quanto tale indennità, ai sensi della legislazione vigente, è da considerarsi quale beneficio contrattuale riferito al periodo 2016-2018 e, pertanto, non può essere presa a riferimento per la determinazione degli ulteriori miglioramenti economici concernenti tale triennio.
La predetta percentuale del 3,48% è stata determinata considerando l'obiettivo di cui all'accordo stipulato con le OO.SS dal Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione il 30 novembre 2016 di riconoscere a decorrere dal 2018 benefici medi mensili di 85 euro lordi e prendendo a riferimento la retribuzione media del personale appartenente ai comparti oggetto di tale
accordo.
Si stabilisce, poi, che, per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall'amministrazione statale, gli oneri per i rinnovi contrattuali per il triennio 2016- 2018, nonché quelli derivanti dalla corresponsione dei miglioramenti economici al personale di cui all'articolo 3, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (vedi professori e ricercatori universitari), sono posti a carico dei rispettivi bilanci.
Si pone, infine, un incremento di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 da destinare ai lavoratori socialmente utili.
OSSERVAZIONI
La lettura del disegno di legge di bilancio per il 2018, come Uil ci porta ad evidenziare alcune lacune e a manifestare dei dubbi circa il rispetto degli impegni assunti dal Governo nell'accordo del 30 novembre.
Dapprima, sottolineiamo l'assenza, rispetto a quanto trapelava dalle prime indiscrezioni, dell'estensione ai pubblici, a partire dal 2018, del più favorevole regime fiscale previsto per i privati, onde poter incentivarne l'adesione ai fondi di previdenza complementare come stabilito dall'accordo.
Notiamo, poi, come non ci sia alcun riferimento, ancora una volta, alla detassazione del trattamento accessorio dei pubblici dipendenti, permanendo così una disparità evidente tra pubblico e privato.
Vogliamo manifestare, infine, una nostra perplessità circa la copertura complessiva del beneficio degli 80€ attualmente goduto dai lavoratori pubblici, dato che l'aumento salariale di 85€comporterà un incremento reddituale superiore all'innalzamento della fascia che è pari a 600€.
L'innalzamento delle fasce reddituali, del resto, non può dirsi pienamente rispondente alle prescrizioni di cui all'accordo del 30 novembre, dato che il mantenimento del bonus per i dipendenti pubblici, rispondeva, nella logica dell'accordo, all'esigenza di tutelare il loro potere di acquisto già leso dal blocco per legge dei rinnovi per 8 anni e, di conseguenza, di non render così, nella sostanza nulli, per i lavoratori destinatari, gli effetti dell'incremento salariale per il triennio 2016/2018.
Roma, 3.11.2017
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