Ancora una volta problemi con il pagamento degli stipendi al personale della RSA Il Platano di Alessandria che occupa circa 60 dipendenti tra OSS, personale in servizio in cucina e addetti alle pulizie.
La UIL FPL di Alessandria, ricevuta la comunicazione da parte di Confindustria a nome e per conto della Ca.Ri.Pro S.r.l., società proprietaria della RSA Il Platano di Alessandria, non accetta la giustificazione fornita dall’azienda. La Ca.Ri.Pro S.r.l. infatti sostiene che la ragione dei ritardi nel pagamento della mensilità di giugno sia conseguenza del pignoramento disposto dal sindacato per conto di una dipendente relativa alla richiesta di restituzione, in un’unica soluzione e non a rate, della quota sociale a lei dovuta.
La UIL FPL ribadisce come sia diritto di ciascun lavoratore rivolgersi all’autorità giudiziaria per la tutela dei propri interessi e allo stesso modo è dovere delle Organizzazioni sindacali tutelare i propri iscritti secondo le più opportune azioni.
Preso atto di quanto riferito da Ca.Ri.Pro S.r.l., ossia lo slittamento del pagamento delle retribuzioni in seguito a pignoramento subito presso ASL AL e sui conti corrente, si osserva come l’entità dell’importo oggetto di pignoramento sia talmente modesto da non pregiudicare in alcun modo l’operatività dei conti corrente poiché il blocco del pignoramento non è esteso a tutto il conto corrente ma solo alla somma pignorata.
Giancarlo Moduzzi, Responsabile Terzo Settore UIL FPL Alessandria: “Pertanto la UIL FPL richiede con sollecitudine un incontro, anche in Prefettura, al fine di esaminare la precarietà della posizione finanziaria della società, dalla stessa dichiarata, e di valutare se la società possa gestire una struttura delle dimensioni de Il Platano. La dichiarazione di Ca.Ri.Pro s.r.l. di non avere liquidità e di non essere in grado di pagare gli stipendi a fronte di un debito di poche migliaia di euro, non può non essere fonte di preoccupazione per il sindacato che chiede, pertanto, alla società di riferire sullo stato di solvenza della stessa e sulla possibilità di prosecuzione della gestione della RSA”.
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