Finalmente sottoscritto il contratto dei lavoratori delle funzioni centrali. Un atto di grande responsabilità nei confronti dei lavoratori dopo 8 anni di blocco, perché gli si riconosce finalmente un aumento del loro potere di acquisto. Di primaria importanza sono le parti che ripristinano le nuove relazioni sindacali, riconsegnando un ruolo di partecipazione ai lavoratori nei processi di riforma nelle varie amministrazioni.
Gli incrementi economici sono in linea con l'accordo del 30 novembre e sono fatti salvi gli 80 euro del bonus Renzi. Positiva poi la possibilità di inserire nella contrattazione di secondo livello il welfare aziendale anche nel pubblico impiego. Si procederà, inoltre, immediatamente, tramite una commissione, alla definizione di un nuovo ordinamento professionale e a nuove classificazioni. Il contratto sottoscritto vale per il triennio 2016/2018.
DICHIARAZIONE DI ANTONIO FOCCILLO, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL, DEI SEGRETARI GENERALI DI UILPA, NICOLA TURCO, UILSCUOLA, PINO TURI, UILRUA, SONIA OSTRICA, E DEL SEGRETARIO NAZIONALE UILFPL, MICHELANGELO LIBRANDI.
È stato un incontro interlocutorio quello che ha aperto questa mattina il confronto con il Governo sul pubblico impiego. Il Ministro della Funzione Pubblica, Madìa, ha dato qualche disponibilità ad aprire un percorso comune sul Testo Unico, a incrementare le risorse per i rinnovi contrattuali nella prossima legge di stabilità, a prevedere una soluzione per i precari.
Infine, ha proposto di avviare un tavolo tecnico sui contenuti dei contratti e del Testo Unico da concludersi entro il 10 di settembre. La Uil ha sostenuto che l'attuale normativa legislativa non ci permette di avviare una vera contrattazione, pertanto va modificata. Per noi il contratto collettivo nazionale deve essere completo sia dal punto di vista normativo sia dal punto di vista economico e per tutti. La contrattazione di secondo livello dovrà e potrà trattare materie come l'organizzazione del lavoro, la professionalità, la valutazione e il merito.
Siamo disponibili a continuare il confronto, ma va fatta una direttiva aperta all'Aran e va cambiata immediatamente la normativa legislativa per realizzare concretamente la contrattazione.
Resteremo attenti alle risposte che il Governo ci darà, su queste tematiche, nei prossimi giorni e valuteremo le consequenziali iniziative.
Roma 26.7.2017
MOBILITÀ, PER ORA NULLA DI FATTO
TURI: LA PRECONDIZIONE PER LA FIRMA È CHE SIA ABBANDONATO IL SISTEMA DEGLI AMBITI
Nel corso del previsto incontro di contrattazione con i rappresentanti del Miur, la UIL scuola, pur apprezzando lo sforzo realizzato dall'amministrazione, ritiene che non ci siano al momento le condizioni per firmare un contratto che dia equità e parità di trattamento ai lavoratori.
Mentre si è riscontrata nella prima e seconda fase, quella del livello provinciale delle operazioni di mobilità, una convergenza di massima, nella terza fase , quella interprovinciale, si registra, invece, una posizione rigida dell'amministrazione che amplia gli elementi di disparità di trattamento del personale interessato, del tutto inaccettabile.
Per la UIL scuola è fondamentale che anche nella mobilità di terza fase, quella tra province diverse, sia possibile per tutto il personale interessato, poter scegliere la scuola di titolarità, in deroga ad ogni vincolo derivante da vecchie e nuove normative che male si conciliano con la fase di mobilità che è straordinaria per volontà diretta della stessa legge 107/2015.
Un nuovo incontro è previsto per domani 12 gennaio.
La grande affluenza al voto Rsu è una ...richiesta forte di partecipazione alle riforme
"La vera sfida sono i contratti fermi da quasi 6 anni e la riorganizzazione partecipata della Pa", così Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa – rispondono all'intervista del ministro Marianna Madia pubblicata oggi da Il Foglio.
"Ogg, i è l'ultimo giorno di voto per il rinnovo delle Rsu in tutti i posti di lavoro pubblici, con oltre 2,4 milioni di dipendenti coinvolti. La massiccia affluenza alle urne registrata finora è una prova evidente della grande voglia dei lavoratori pubblici di essere protagonisti delle riforme", sottolineano i quattro segretari in una nota.
"A fronte di questo è del tutto fuori luogo la provocazione della ministra sulla fine della concertazione. Arroganza gratuita. Anche perché, quale grande innovazione ha portato questo governo? Tweet a parte, su contratti, competenze e qualità dei servizi non è cambiato niente. E se non fosse chiaro, in queste ore il ministro potrebbe averne un'idea facendo un giro negli oltre 12 mila seggi elettorali".
"La verità è che sulle province si parla di esuberi prima di avere un progetto di rete di servizi, si fanno numeri prima di aver mappato le professionalità, si definisce "storica" un'operazione che di storico ha solo il caos che lascia a lavoratori e cittadini", ribadiscono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili. "Per non parlare delle tabelle di equiparazione: di governi e di tecnici in questi anni ne abbiamo visti parecchi, ma i risultati? E poi c'è il turn-over fasullo, la semplificazione sempre rimandata, l'eterno ritornello dei licenziamenti: meglio occuparsi dei 112 mila precari della Pa lasciati senza certezze".
"Da questo governo, così come dai sindaci e dai governatori, i lavoratori si aspettano un vero cambio di passo", concludono i segretari di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa. "ma soprattutto si aspettano quel coinvolgimento e quel riconoscimento che una politica arrogante cerca di togliere loro. La partecipazione è l'unica leva del cambiamento nell'interesse di lavoratori, cittadini e imprese".
Questa mattina, in Via Legnano, davanti agli uffici di Confindustria ad Alessandria, si è tenuto un presidio organizzato da UILTEC UIL, FEMCA CISL e FILCTEM CGIL in concomitanza con le otto ore di sciopero dei lavoratori per il rinnovo del CCNL Gomma/Plastica scaduto il 31 dicembre 2012
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