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"I salari devono aumentare: è il messaggio che lanciamo da questa Conferenza di metà mandato della Confederazione europea dei sindacati. Un messaggio che, proprio oggi, trova sostegno nelle parole dello stesso Governatore della Bce".Così il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo conclude i lavori della prima giornata delle assise della CES il cui slogan, non a caso, recita, in inglese: "Europe needs a pay rise".

"L'economia può tornare a crescere - ha sottolineato Barbagallo - se crescono i salari. Questo vale ancor più per l'Italia, colpita particolarmente dalla crisi. C'è poi la questione degli investimenti in infrastrutture e per la messa in sicurezza del territorio: investimenti che, però, non devono essere virtuali. Ecco perché in Europa - ha proseguito Barbagallo - abbiamo bisogno di una nuova agenda economica e di un nuovo modello sociale. Purtroppo, il malcontento dei cittadini e la mancanza di fiducia nelle Istituzioni europee sono diffusi perché le politiche economiche di austerità e di rigore finanziario, attuate per rispondere alla crisi, hanno avuto un impatto devastante sul tessuto sociale dei nostri paesi. Ma la risposta - ha rimarcato il leader della Uil - deve essere più Europa, non meno Europa. La risposta è una maggiore integrazione non solo economica, ma anche sociale e politica".

Infine, un cenno anche al G7: "L'esito del Vertice di Taormina è stato deludente ed il suo fallimento palese. La nuova Amministrazione americana ha frenato su molti temi sul tavolo negoziale. L'Europa, però - ha concluso Barbagallo - ha bisogno di reagire unita e coesa".

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DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLO SEGRETARIO GENERALE UIL

Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha partecipato a un'assemblea dei lavoratori del pubblico impiego della Regione Molise, in vista dell'assemblea nazionale dei delegati del settore che si svolgerà sabato 14 febbraio a Roma, presso l'auditorium Antoniano in via Manzoni.

"ll peggior datore di lavoro - ha detto il leader della Uil - è lo Stato che, da sei anni, non rinnova i contratti dei suoi dipendenti e che, per anni, li ha ingiustamente demotivati. Dobbiamo fare un patto con i cittadini per lottare, insieme, contro l'inefficienza della burocrazia politica di questo Paese. Una politica che è incapace sia di spendere i finanziamenti europei a noi destinati sia, conseguentemente, di puntare sugli investimenti pubblici e privati nelle infrastrutture. Ma c'è un'altra questione - ha precisato Barbagallo - su cui occorre concentrare la nostra azione sindacale. Le aziende muoiono perché non c'é domanda interna. Ecco perché bisogna rinnovare i contratti, altrimenti i lavoratori non hanno le risorse necessarie per rilanciare l'economia del Paese. La politica di austerità ci sta affossando e ci sta facendo tornare indietro di 50 anni, mentre il Governo ci vuole togliere anche i diritti conquistati in questo stesso arco di tempo. E allora -ha concluso il Segretario della Uil - anche noi torneremo a fare ciò che facevamo 50 anni fa: lotte crescenti perché si rinnovino i contratti e si cambi questa disastrosa politica economica europea e nazionale".

 

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SINTESI DELL'INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE AGGIUNTO DELLA UIL, CARMELO BARBAGALLO e foto della manifestazione

"Oggi è stato sconfitto il disegno di isolare il pubblico impiego perché qui in piazza sono presenti rappresentanze di lavoratori di altre categorie e dei pensionati.

La campagna di denigrazione dei lavoratori del pubblico impiego è servita a far diminuire il numero degli occupati e a ridurre, così, i servizi ai cittadini. In questi anni di mancati rinnovi contrattuali sono stati sottratti 17 miliardi di euro agli stipendi di questi lavoratori: hanno cercato di togliere dignitàal lavoro pubblico. Noi non ci stiamo più.

Accettiamo la sfida di Renzi e siamo pronti a fare i sindacalisti cosìcome ci ha chiesto il premier. E allora, poichélo Stato, il peggior datore di lavoro, non ha rinnovato i contratti ai propri dipendenti, per ottenere questo risultato, ora faremo lo sciopero generale e lo faremo non solo per i lavoratori del pubblico, ma per tutti coloro che, anche nel privato, sono senza contratto.

Noi vogliamo davvero far cambiare verso al Paese e cercheremo di farlo insieme. Decideremo con CGIL e CISL le iniziative da mettere in campo nelle prossime settimane".

Roma, 8 novembre 2014

In allegato le foto della manifestazione

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