In merito alla vicenda della possibile privatizzazione di una parte dei servizi dell’ospedale Santi Antonio e Margherita di Tortona, come UIL FPL di Alessandria abbiamo già chiesto un incontro urgente alla Direzione ASL AL per chiarire la posizione in atto. Ricordiamo che il CCNL 2016/18 ancora in vigore, perché in attesa di firma definitiva per il rinnovo, prevede che le Organizzazioni Sindacali debbano essere preventivamente informate sulle decisioni che inevitabilmente, se la direzione dovesse essere quella, andranno ad impattare sul fronte occupazione.
Sonia Ciminello, UIL FPL Alessandria: “Ricordiamo che il personale sanitario, in particolar modo in forza all’Ospedale di Tortona, primo Covid Hospital della provincia di Alessandria dall’inizio della pandemia nel marzo 2020, è sempre stato disponibile a far fronte alle emergenze legate alla pandemia, anche accettando modifiche e variazioni di condizioni.
Oggi dedizione e professionalità non vengono premiate e ancora una volta assistiamo allo svilimento del personale che non merita l’atteggiamento intrapreso dalla direzione che non rende partecipe il personale dei cambiamenti legati alla possibile privatizzazione di una parte consistente dei servizi, a partire dal Pronto Soccorso per arrivare a numerosi ambulatori e reparti. La nostra preoccupazione è che il personale si trovi costretto allo spostamento del luogo di lavoro, spesso anche a fine carriera”.
Come UIL FPL non possiamo condividere la direzione che sembra essere stata intrapresa a discapito di un bene così importante come la sanità pubblica.
Il segnale è allarmante.
Un nuovo gravissimo incidente sul lavoro ha funestato il Piemonte e la provincia di Alessandria, peraltro a pochi giorni dalla celebrazione del 1 maggio, festa dei lavoratori e delle lavoratrici.
Presso l'area Retail Park di Alessandria, dove è in costruzione il nuovo polo Amazon, ieri è crollata una trave provocando la morte di un lavoratore edile ed il ferimento di altri 5 addetti che sono precipitati nel vuoto da un'altezza superiore a sei metri.
Le fredde analisi statistiche sugli incidenti sul lavoro continuano a testimoniarci che ogni giorno, in questo Paese, 3 persone si recano al lavoro con l'intenzione di assicurarsi una vita dignitosa per se e la propria famiglia, trovando invece la morte.
La scarsa cultura della sicurezza e la mancanza di una reale attenzione a preservare l’incolumità dei lavoratori durante lo svolgimento delle proprie mansioni generano le tragedie con le quali quasi quotidianamente dobbiamo fare i conti.
Di fronte a questa macabra roulette russa esiste da troppi anni un clima di assuefazione non più tollerabile.
Auspichiamo che gli organi competenti chiariscano velocemente cause e responsabilità per quanto avvenuto, punendo con severità eventuali negligenze.
La salute e la sicurezza non possono essere messe in secondo ordine! Deve essere fatto tutto il possibile per scongiurare qualsiasi rischio quando ci si trova al lavoro, e le committenti, in questo caso il colosso ”Amazon”, hanno il dovere di vigilare sui propri appalti affinché tutte le misure di prevenzione degli infortuni vengano applicate nei propri cantieri.
Il profitto, non può e non deve essere più importante della salute e tantomeno della vita stessa.
Per queste motivazioni, dimostrando la nostra vicinanza alle famiglie dei lavoratori colpiti da questa tragedia, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti Alessandria dichiarano per il giorno 3 Maggio un’ora di sciopero a fine turno per tutto il comparto e-commerce (driver e corrieri) della provincia di Alessandria, ed invitano tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare al presidio che si terrà presso il cantiere dove si è verificato l’incidente dalle 10 alle 12 sempre lunedì 3 Maggio.
le Segreterie Provinciali di Alessandria
FILT- CGIL FIT-CISL UIL-UILT Alessandria
Ancora un incidente sul lavoro, ancora un incidente mortale, gravissimo e con diversi feriti, ancora un incidente in edilizia.
Questa mattina nel cantiere per la costruzione di un nuovo insediamento industriale di Amazon, alle porte di Alessandria, si è verificato l’ennesimo incidente con conseguenze gravissime.
Al di là della dinamica, che sarà oggetto di valutazione degli organi competenti che valuteranno effetti e responsabilità dell’accaduto, non possiamo non vedere che nel mondo del lavoro ed in particolare in edilizia la strage continua.
FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL della provincia di Alessandria non possono più sopportare questo stillicidio continuo fatto di infortuni sul lavoro che provocano feriti, invalidi e sempre più spesso morti.
E’ necessario ed urgentissimo un intervento delle istituzioni perché nei cantieri vengano rispettate in modo perentorio le norme di sicurezza che esistono e che potrebbero salvare moltissime vite: vigilanza e repressione quando si accerti la inosservanza delle norme.
FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL della provincia di Alessandria come prima, ed ancora insufficiente risposta, proclamano 4 ore di sciopero per la mattina di lunedì 3 maggio nel cantiere teatro dell’ennesima tragedia, contemporaneamente sarà nostra cura chiedere un incontro urgentissimo all’autorità prefettizia per la verifica delle misure che si intende adottare.
Non è più procrastinabile l'introduzione del reato di OMICIDIO SUL LAVORO non è ammissibile che chi esce al mattino per recarsi al lavoro non torni alla propria casa ed ai propri cari.
Alessandria lì 29 Aprile 2021
IN DIMINUZIONE DEL 31,8% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE
IN DIECI ANNI I COMUNI HANNO ACCERTATO 116,8 MILIONI DI EURO DI MAGGIORI ENTRATE
SOLO 387 COMUNI (IL 5,1% DEL TOTALE) HANNO ATTIVATO
LO SCORSO ANNO L'ATTIVITÀ DI CONTRASTO ALL'EVASIONE FISCALE
A GENOVA RECUPERATI 580 MILA EURO, A TORINO 518 MILA EURO, A MILANO 355 MILA EURO, BOLOGNA 260 MILA EURO, A ROMA 66 MILA EURO, A NAPOLI SOLO 12 MILA EURO
Elaborazione a cura della UIL Servizio Lavoro, Coesione e Territorio
Rallenta la compartecipazione dei Comuni al contrasto all'evasione fiscale: le somme spettanti quest'anno ai Comuni per la loro partecipazione all'attività di accertamento fiscale e contributivo per l'anno 2019 ammontano a 7,8 milioni di euro in diminuzione del 31,8% rispetto all'anno precedente.
Dal 2010, anno in cui fu introdotta la norma della compartecipazione dei Comuni al contrasto all'evasione fiscale, i Comuni hanno recuperato 116,8 milioni di euro frutto di segnalazioni "qualificate" all'Agenzia delle Entrate.
Se si analizza l'andamento delle somme recuperate - spiega Ivana Veronese, Segretaria Confederale UIL - si è passati dai 1,1 milioni di euro del primo anno (2010), ai quasi 3 milioni di euro del 2011, transitando per gli 11 milioni di euro del 2012 e ai 17,7 milioni di euro del 2013.
L'apice si è toccato nel 2014 con un incasso di 21,2 milioni di euro, per poi rallentare e diminuire costantemente a partire dal 2015.
Questi dati emergono dal rapporto del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL che ha elaborato i dati del provvedimento del Ministero dell'Interno del 23 settembre 2020.
Il rapporto mette in evidenza come negli ultimi cinque anni sia diminuito costantemente il totale del premio riconosciuto ai Comuni per la loro compartecipazione al contrasto all'evasione fiscale e contributiva.
I dati che emergono dall'analisi - commenta Ivana Veronese - sono alquanto deludenti, se si paragonano agli alti tassi di evasione fiscale e di irregolarità lavorativa nel nostro Paese, che secondo gli ultimi dati ammontano ad oltre 110 miliardi di euro.
Tra l'altro i condoni o la pace fiscale varati negli ultimi anni rischiano di rendere vana, anche per il futuro, l'azione dei Comuni nel contrasto all'evasione fiscale e contributiva e, conseguentemente al recupero di importanti risorse.
I Comuni devono e possono fare molto in chiave antievasione non solo perché così si potrebbero recuperare risorse per ampliare i servizi ai cittadini o per abbassare le tasse a livello locale, ma anche perché sono i primi presidi sul territorio.
Per questo riteniamo utile, aggiunge Ivana Veronese, rendere uniforme l'attività del processo di partecipazione dei Comuni su tutto il territorio nazionale.
Occorre una forte azione di digitalizzazione della pubblica amministrazione locale in grado di informatizzare e omogeneizzare l'intero patrimonio informativo a disposizione dei Comuni, unitamente ad un piano di formazione ed aggiornamento del personale degli Enti Locali.
Perché, continua Ivana Veronese, una lotta serrata all'evasione fiscale e contributiva permetterebbe di ristabilire equità e giustizia sociale, nonché di valorizzare il tessuto produttivo in grado di creare lavoro "sano" e "duraturo".
Tornando ai dati, spiega Ivana Veronese, lo scorso anno sono stati 387 i Comuni (solo il 5,1% del totale dei Comuni) che hanno partecipato con la loro attività al contrasto all'evasione a fronte dei 393 dell'anno precedente
Sono esclusi dall'analisi i Comuni esclusione di quelli ubicati in Trentino Alto Adige che hanno una loro specifica legislazione.
Tra i tutti i Comuni che hanno attivato lo scorso anno l'attività di contrasto all'evasione fiscale vi sono 65 Città capoluogo di provincia.
In provincia di Alessandria la città capoluogo di provincia e Pozzolo Formigero sono le uniche ad avere un importo netto da erogare.
A livello di singoli Comuni – continua Ivana Veronese - il Comune di San Giovanni in Persiceto (BO), lo scorso anno, ha recuperato 1,2 milioni di euro, diminuendo di 300 mila euro la performance dell'anno precedente. Segue la Città di Genova che lo scorso anno ha incassato 580 mila euro; Torino 518 mila euro; Milano 355 mila euro; Bologna 260 mila euro; Prato 250 mila euro; Brescia 205 mila euro; Bergamo 190 mila euro; Rimini 166 mila euro; Cernusco sul Naviglio (MI) 158 mila euro.
Mentre se si analizza il dato riferito alle Città metropolitane, oltre alle già citate Genova, Torino, Milano e Bologna - continua Ivana Veronese - Firenze ha incassato 152 mila euro; Roma 66 mila euro; Reggio Calabria 51 mila euro; Venezia 48 mila euro; Napoli 12 mila euro; Catania 2.500 euro; Palermo 2.000 euro; Messina 830 euro; Bari e Cagliari non hanno recuperato nulla.
A livello regionale, l'incidenza percentuale dei Comuni che hanno attivato accertamenti sul totale degli stessi, in Emilia Romagna è del 26,1%; in Toscana del 15,9%; in Liguria dell'8,5%; in Friuli Venezia Giulia del 6,5% (38 Comuni); in Lombardia del 6% (98 Comuni).
In valori assoluti, in Emilia Romagna il premio riconosciuto ai Comuni ammonta a 2,9 milioni di euro; in Lombardia a 2 milioni di euro; in Piemonte a 681 mila euro; in Liguria 656 mila euro in Toscana 617 mila euro; in Calabria 233 mila euro.
A livello provinciale, se si calcola l'incidenza percentuale dei Comuni che hanno attivato accertamenti sul totale degli stessi, in provincia di Ravenna il 44,4% del totale dei Comuni ha ricevuto il premio per la sua azione di contrasto; in provincia di Reggio Emilia e Firenze il 40,5%; in provincia di Trieste e Ragusa il 33,3%.
In 23 province nessun Comune ha attivato le procedure di accertamento, mentre nella provincia di Messina solo lo 0,9% del totale dei Comuni ha attivato i procedimenti di accertamento; nella provincia di Potenza l'1%; nella provincia di Alessandria e Frosinone l'1,1%.
In valori assoluti, i Comuni ubicati in provincia di Bologna hanno incassato complessivamente 1,6 milioni di euro; in provincia di Milano 900 mila euro; in provincia di Torino 673 mila euro; in provincia di Genova 618 mila euro; in provincia di Modena 615 mila euro.
Mentre in provincia del Sulcis Iglesiente i Comuni hanno incassato 100 euro; in provincia di Biella, Viterbo e Nuoro 150 euro; in provincia di Terni 165 euro.
Oggi la Corte di Appello di Torino ha rigettato l'istanza proposta dalla società Artana Alimentare Srl nei confronti di una sentenza del Tribunale di Alessandria in merito alla questione dell'applicazione dell'orario di lavoro per una lavoratrice iscritta alla UILTuCS dell'appalto mense scolastiche del Comune, assistita dall'Avvocato Francesca Busso di Torino.
E' stato confermato il principio portato avanti dalla UILTuCS che, fin dall'inizio di questa vicenda, ha rivendicato la piena applicazione di quanto stabilito dal Contratto Nazionale di Lavoro che, in caso di cambio di appalto, prevede l'assunzione di tutti i lavoratori "alle medesime condizioni contrattuali, normative e retributive già precedentemente applicate".
Maura Settimo, Segretario UILTuCS Alessandria: "Non siamo ancora in possesso delle motivazioni del Giudice, ma di fatto è stata confermata la Sentenza di Primo Grado che dava ragione alla lavoratrice che ad oggi vede garantito il pieno rispetto del proprio orario settimanale di lavoro (30 ore). Così vengono rigettate le richieste avanzate dall'azienda di riduzione del monte ore a fronte di una offerta economica al ribasso. Questo principio è importantissimo ed è una grande vittoria per tutti i lavoratori del settore."
Venerdì 10 maggio a partire dalle 16.30 nel Salone dell'Istituto Superiore Saluzzo di Via Faà di Bruno ad Alessandria si terrà un incontro, organizzato da CGIL e UIL Alessandria in collaborazione con Tessere Le Identità sul tema della terza età.
In vista del primo PRIDE che avrà luogo ad Alessandria il 1° giugno, CGIL, UIL, SPI CGIL e UILP hanno deciso di portare il loro contributo nel fitto calendario di iniziative presentate e affrontare un argomento troppo spesso considerato taboo, ossia l'invecchiamento delle persone.
Essendo Alessandria una delle province più anziane d'Italia per l'età anagrafica dei suoi abitanti, abbiamo voluto raccontare di come invecchiare possa essere considerata una risorsa, se questa età viene vissuta all'insegna della condivisione di esperienze e del mutuo soccorso.
Con l'intermezzo di brevi video come spezzoni di film che vedono per protagonisti uomini e donne non più giovani e letture sul tema dell'anzianità presentate da alcuni studenti dell'Istituto Saluzzo seguiti dal Professore Michele Maranzana, l'obiettivo dell'incontro è trasmettere il messaggio che questa fase della vita non debba per forza essere considerata la fine, ma spesso possa invece coincidere con nuovi inizi, incontri, interessi. I relatori porteranno anche interessanti testimonianze che vedono proprio le persone anziane, uomini, donne, single o coppie, protagoniste di percorsi molto utili per combattere la solitudine e sentirsi ai margini della società.
Ad intervenire saranno Stefania Fucci, Docente DIGSPES di Alessandria (Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali), Alessandra Bassano - Psicoterapeuta, Francesca Brancato - Associazioni culturale Human Art per la promozione del benessere individuale e di gruppo attraverso attività di counseling, laboratoriali e di interesse sociale ed Enzo Cucco - Associazione culturale Lambda Torino, nata per promuovere iniziative culturali e attività specifiche per persone gay over 40.
A presiedere l'incontro sarà Maria Iennaco per la CGIL di Alessandria, mentre le conclusioni saranno a cura di Gabriele Guglielmo, UIL Diritti Piemonte.
Oggi è stata presentata in conferenza stampa l'iniziativa Marzo Donna 2019, un calendario ricco di eventi promosso dalla Consulta alle Pari Opportunità del Comune di Alessandria e dal Comune di Alessandria.
Anche noi come UIL di Alessandria abbiamo organizzato un evento, che si terrà mercoledì 13 marzo alle 17.30 nel Salone UIL di Via Fiume 10 ad Alessandria. L'evento è intitolato #WebGirls. L'incontro, di cui a breve parleremo in maniera più approfondita e al quale invitiamo tutti a partecipare, vuole promuovere donne protagoniste della loro carriera. In molti casi il web è stato il volano della loro attività, ma in ogni caso tutte hanno fatto della propria passione una professione. Spazio alle donne, lavoratrici e imprenditrici di sè stesse.
ACCORDO TERRITORIALE SULLE MOLESTIE E LA VIOLENZA NEI LUOGHI I LAVORO tra CONFAPI e CGIL, CISL e UIL di Alessandria CONFAPI ALESSANDRIA rappresentata da Antonino Giustiniani E CGIL Alessandria rappresentata da Franco Armosino, CISL Alessandria rappresentata da Marco Ciani e UIL Alessandria rappresentata da Aldo Gregori.
Preso atto dell'accordo delle parti sociali europee del 26 aprile 2007 dal titolo "Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro", in qualità di organizzazioni italiane affiliate a Businesseurope e CES, così come definito nell'Allegato A del presente accordo, preso atto dell'intesa firmata il 20/12/2018 tra CONFAPI E CGIL, CISL, UIL sulle molestie o violenza sui luoghi di lavoro i firmatari del presente accordo condividono che:
secondo quanto definito dall'Accordo quadro "le molestie si verificano quando uno o più individui subiscono ripetutamente e deliberatamente abusi, minacce e/o umiliazioni in contesto di lavoro. La violenza si verifica quando uno o più individui vengono aggrediti in contesto di lavoro. Le molestie e la violenza possono essere esercitate da uno o più superiori, o da uno o più lavoratori o lavoratrici, con lo scopo o l'effetto di violare la dignità della persona, di nuocere alla salute e/o di creare un ambiente di lavoro ostile"•
convengono che:
ogni atto o comportamento che si configuri come molestie o violenza nei luoghi di lavoro, secondo le definizioni dell'Accordo, è inaccettabile;
È, pertanto, riconosciuto il principio che la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori non può essere violata da atti o comportamenti che configurano molestie o violenza;
I comportamenti molesti o la violenza subiti nel luogo di lavoro vanno denunciati;
Le lavoratrici, i lavoratori e le imprese hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza.
Al fine del raggiungimento degli obiettivi suesposti, Confapi e CGIL-CISL-UIL di Alessandria si impegnano a:
- dare un'ampia diffusione del presente accordo sul territorio ed in particolare presso le lavoratrici, i lavoratori e le imprese, promuovendo il recepimento dello stesso, non escludendo la possibilità di sottoscrivere specifici accordi tra azienda e RSU;
- promuovere l'adozione della dichiarazione all'interno delle unità produttive del sistema PMI Confapi Industria Alessandria, anche al fine di diffondere, all'interno dei contesti organizzativi il principio di inaccettabilità di ogni atto o comportamento che si configuri come violenza o molestia nei luoghi di lavoro;
-promuovere attività finalizzate alla sensibilizzazione e prevenzione dei fenomeni, quali ad esempio iniziative di formazione/informazione nei luoghi di lavoro atte a prevenire l'uso della violenza e le sue conseguenze sulle persone.
Al fine di una migliore gestione di eventuali episodi di violenza, le parti concordano nel favorire iniziative di contrasto ai sensi del punto 4 dell'Accordo Quadro Nazionale, di individuare le seguenti strutture territoriali, indicative e non esaustive, al fine di assicurare un'assistenza e una consulenza a coloro che siano stati vittime di molestie o violenza nei luoghi di lavoro:
Inoltre, le parti avvieranno, ai diversi livelli anche aziendali, un'azione di monitoraggio dell'attuazione del presente accordo e valuteranno eventuali interventi sulle istituzioni per contrastare più efficacemente il fenomeno oggetto del presente accordo.
Resta salva, in ogni caso, la facoltà per ogni singola azienda di adottare autonome procedure e dichiarazioni interne, nel rispetto dei contenuti dell'Accordo territoriale, regionale e nazionale.
Alessandria, 13/02/2019
CONFAPI ALESSANDRIA
CONFAPI
Alessaiviria
CGIL ALESSANDRIA CISL ALESSANDRIA UIL ALESSANDRIA
Si è svolta lo scorso sabato mattina 9 febbraio la grande e partecipatissima manifestazione nazionale organizzata da Cgil, Cisl e UIL per far sentire le esigenze di cittadini, lavoratori e pensionati al Governo che sembra aver escluso moltissime persone con la manovra finanziaria. Anche la UIL di Alessandria non ha fatto mancare la sua partecipazione e si è unita alla folla di manifestanti. Le pizze e le vie romane che hanno ospitato il corteo dsi sono riempite di persone convinte di avere cose da dire al Governo, di meritare attenzione per il loro presente e futuro. Un'onda blu ha animato la città, colorata di striscioni, palloncini, pettorine, loghi delle varie categorie . Blu, rosso e verde erano i colori sbandierati con orgoglio per chiedere attenzione. I sindacati, con il motto diventato #FuturoalLavoro, devono essere ascoltati quando si decidono misure che riguardano lavoro, pensione, sussidi, futuro, denaro ed economia del Paese, specie in un momento così delicato. Ad aderire con uno striscione ben visibile anche i disabili che chiedono l'aumento delle pensioni di invalidità. Ricordiamo che tutte le eprsone interessate ad essere seguite possono rivolgersi all'Ufficio H presente anche all'interno della sede UIL di Alessandria. Servono rinnovo dei contratti, tournover, attenzione a creare nuovi posti di lavoro specie per i più giovani che hanno davanti un futuro privato e lavortivo da costruirsi.
"A Piazza San Giovanni, una folla così immensa non la si vedeva da molti anni. Il Governo ne tenga conto". Il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, non ha nascoto la sua enorme soddisfazione per la perfetta riuscita della manifestazione organizzata da Cgil, Cisl, Uil. Superate di gran lunga anche le più rosee aspettative: lavoratori, pensionati e giovani hanno riempito le strade di Roma.
"Sono così tanti - ha chiosato Barbagallo - che non siamo riusciti a contarli! C'è tanta voglia di partecipare alla rinascita del Paese. Il Governo non sia autoreferenziale, ascolti questa gente e cerchi di trovare le soluzioni insieme alle parti sociali. Non siamo contro il Governo, ma gli chiediamo di convocarci, altrimenti la mobilitazione proseguirà.
"Quota 100" va bene - ha precisato il leader della Uil - ma si deve trovare una soluzione anche per tanti altri lavoratori che avrebbero diritto di andare in pensione e non ci possono andare. Il reddito di cittadinanza è un utile strumento contro la povertà, ma vorremmo anche che si creasse lavoro per i giovani. Inoltre, servono investimenti pubblici e privati in infrastrutture materiali e immateriali per puntare allo sviluppo.
Il Paese è in recessione - ha proseguito Barbagallo - noi siamo contro l'austerità e vogliamo batterci perché si riprenda il cammino economico e produttivo".
A seguito dell'elaborazione curata dal Servizio Politiche Territoriali della UIL abbiamo appreso che il percorso di contrasto all'evasione fiscale e contributiva da parte dei Comuni ha registrato un'importante contrazione.
Sono infatti solo 433 i comuni che a livello nazionale hanno attivato l'attività di contrasto all'evasione con conseguente recupero crediti. Nel 2017 infatti sono stati recuperati 13,3 milioni di euro, cifra che nel 2015 era stata di 17.064 milioni e prima ancora, nel 2014, era stata di 21.163 milioni di euro.
Ma vediamo qual è la situazione in provincia di Alessandria.
E' presente solo la città capoluogo di provincia, Alessandria, che quest'anno ha incassato solo 3.530 mila euro. Se le altre città della provincia non rientrano nemmeno più nella graduatoria dei comuni per importo recuperato, Alessandria ha visto una contrazione molto brusca. Pensiamo che nel 2016 l'importo incassato era stato di 14.740 mila euro, ed era stato ancora maggiore nel 2015.
Quell'anno il Comune di Alessandria aveva recuperato ben 30.597 mila euro dall'evasione fiscale.
Aldo Gregori, Segretario UIL Alessandria: "I dati parlano chiaro: la differenza tra ciò che si era incassato nel 2016 e la cifra del 2017, poco più di 3000 euro, è stata di – 11.210 mila euro. Queste cifre ci allarmano: il recupero dell'evasione fiscale è non solo importante eticamente ed un segnale alla cittadinanza, ma anche uno strumento che permette di recuperare risorse da investire sul sociale. Il fatto che la perdita di introiti sia così rilevante ci fa pensare che l'Amministrazione comunale sia poco attenta ad applicare la norma della compartecipazione dei comuni al contrasto all'evasione fiscale, prevista dalla legge. Invitiamo tutti i comuni della provincia di Alessandria a lavorare per riportare nelle casse comunali cifre importanti che sarebbero una risorsa molto utile da investire per i tanti servizi ai cittadini. Questo è uno dei temi di cui andremo a discutere durante gli incontri tra sindacati confederali e comuni in sede di trattativa sociale."
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