Nella riunione di oggi all'Aran, Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni, si sono affrontate le tematiche relative ai rinnovi contrattuali per le parti comuni ai 4 comparti del Pubblico Impiego. In particolare si è discusso del riequilibrio tra legge e contratto, dei modelli di partecipazione, di welfare contrattuale, di risorse e del c.d. bonus Renzi.
Abbiamo ribadito, come Uil, che in linea con l'accordo del 30 novembre, l'incremento economico deve essere di 85€ e che il bonus degli 80€ non può essere confuso con l'incremento salariale.
Devono invece essere trovate soluzioni diverse, compresa la defiscalizzazione del salario di produttività.
Per chiarire le posizioni riteniamo necessario un incontro con il Ministro della Funzione Pubblica per verificare la volontà del Governo di rispettare i contenuti dell'accordo.
Non condividiamo le dichiarazioni del Ministro Calenda, secondo cui le risorse dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego debbano essere rivolte ad altre priorità.
Ricordiamo al Ministro che questo Governo, in continuità con il precedente, è tenuto a rispettare l'accordo sottoscritto tra l'altro dall'attuale Ministro della Funzione pubblica.
Non è accettabile confondere un legittimo diritto, quale il riconoscimento, dopo ormai 8 anni, dei dovuti incrementi contrattuali ai dipendenti pubblici, con le necessarie misure, altrettanto dovute, per la ripresa occupazionale del Paese.
La perdita del potere di acquisto dei salari che ha interessato i lavoratori della Pubblica Amministrazione in questi anni di blocco contrattuale non è un tema di serie B, anzi, come già detto, è una priorità che il Governo si è obbligato a raggiungere.
Roma, 8 set. (Adnkronos) - "Il blocco degli stipendi agli statali è un gesto di disperazione. Si tratta di tagli lineari". Lo ha detto Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, intervenendo ad Agorà Estate su Rai3. "Succede quando non si sa come governare, perchè governare vuol dire fare delle scelte. Chi governa deve dire dove è 'il grasso che cola' e tagliare lì - ha continuato il leader sindacale - se invece fai un taglio lineare, cioè togli i soldi a tutti a prescindere da quello che fanno, da quanto sia utile, fai un gesto di disperazione, dal punto di vista della politica economica, prendi i soldi nel modo più semplice".
Ma, ha incalzato, "la cosa più grave è che noi abbiamo bisogno di una Pubblica amministrazione che funzioni meglio". "Il vero problema - ha spiegato - è la quantità e la qualità dei servizi che vengono offerti. Il problema burocratico: avere un'autorizzazione, una pratica, un certificato, una licenza. In Italia si distruggono posti di lavoro per queste ragioni. C'è un lungo elenco di imprenditori italiani e stranieri che sono andati via per questi motivi".
Angeletti: Gli effetti degli 80 euro ci saranno sicuramente tra un anno
Roma, 8 set. (Adnkronos) - "Gli effetti degli 80 euro ci saranno sicuramente tra un anno". Lo ha detto Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, intervenendo ad Agorà Estate su Rai3.
"E' essenziale mantenere il bonus", ha aggiunto. In generale sulla situazione della Pa, Angeletti ha osservato che "produttività significa aumentare la quantità di ricchezza che un'organizzazione economica produce. Nella Pubblica amministrazione se la produttività aumentasse del 10%, il Pil aumenterebbe dell'1%".
Quindi bisogna ''affrontare questo problema - ha concluso - dicendo che ci sono tre milioni di persone che non fanno niente o guadagnano troppo è un atto di disperazione, di incapacità di scegliere, di non avere il coraggio di dire dei sì e dei no''.
Non conosciamo i veri motivi del taglio dei distacchi e dei permessi sindacali nella P.A., che sono un costo contrattuale sia nel pubblico sia nel privato.Certamente, questa scelta non c'entra nulla con la spending review. Da tale operazione, infatti, non scaturirà alcun risparmio per lo Stato; anzi, il rientro dei distaccati comporterà un aumento dei costi per le casse pubbliche, perché occorrerà pagare a questi dipendenti anche il salario accessorio, i buoni pasto e la produttività.
Al ministro Madia, comunque, diciamo che abbiamo già adempiuto al rispetto della tempistica fissata in questa legge. Auspicheremmo che altrettanta velocità si possa registrare sul fronte della riduzione dei costi della politica. Così come ci attendiamo che ci si affretti a riaprire il tavolo per il rinnovo dei contratti per i lavoratori della P.A., considerato che, da oltre cinque anni, i pubblici dipendenti non hanno più aumenti salariali: lo Stato è diventato il peggiore e il più inadempiente datore di lavoro.
Fonte: sito UIL nazionale
Questa mattina i dipendenti di Aspal e Costruire Insieme hanno iniziato la loro protesta davanti al Comune di Alessandria. Un tavolo e le sedie vuote con i nomi dei membri della giunta è stato allestito dagli scioperanti prima all'ingresso di Palazzo Rosso e poi davanti alla sala consiliare. Infatti i lavoratori, accompagnati da sostenitori e rappresentati sindacali, hanno deciso di fare irruzione in Comune per dimostrare nuovamente la disperazione di chi da mesi aspetta risposte sul proprio futuro occupazionale da parte di un'Amministrazione comunale che non ha dimostrato intenzione di confrontarsi con responsabilità e chiarezza con i dipendenti e le parti sociali, che da mesi chiedono un confronto.
L'assessore comunale al bilancio Matteo Ferraris ha preso la parola, ma ancora una volta non è stato capace di dare risposte certe ai lavoratori che pretendono di capire quale sarà la loro sorte professionale e quale il futuro dei servizi all'infanzia e ai cittadini (Informagiovani, mediazione culturale, extra-scuola, ecc...).
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