UILTrasporti, FP-CGIL, FIT-CISL e FIADEL Alessandria hanno dichiarato sciopero generale dei lavoratori dipendenti operativi ed amministrativi in AMAG AMBIENTE per tutta la giornata di lunedì 30 settembre.
In concomitanza con lo sciopero si terrà un presidio dalle 6 alle 13 davanti alla sede operativa di Amag Ambiente, in Via Monteverde 35/37 ad Alessandria.
Sindacati e lavoratori, intorno alle 9, illustreranno le motivazioni che hanno portato allo sciopero, a partire dal mancato rispetto del CCNL di settore, delle intese presso la Prefettura di Alessandria di cui i verbali del 26/09/2023 e 23/05/2024, del pagamento premio di risultato 2023, della procedura e rinnovo della contrattazione di secondo livello – premio di risultato 2024 e ancora spiegando preoccupazioni relative a tematiche legate a salute e sicurezza sul lavoro ed esternalizzazioni.
Lo sciopero sarà esercitato nel rispetto delle regolamentazioni di settore attuative della Legge 146/90 e successive modifiche.
Il Tribunale di Alessandria, sezione Lavoro, ha dato ragione a un lavoratore licenziato da Amag Ambiente Spa seguito dalla Segreteria della UILTrasporti di Alessandria e dagli avvocati Stefano Ena e Massimo Lasagna dello studio legale associato Ena Gallina Lasagna Lunati di Alessandria.
Il dipendente, assunto prima nel giugno 2018 con un contratto di somministrazione e poi, già da ottobre 2020, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato direttamente da Amag Ambiente Spa è stato licenziato per mancato superamento del periodo di prova.
L'avvocato Stefano Ena ha evidenziato che: “Il patto di prova era nullo ed ancora che l'aspetto più grave della fattispecie era legato al fatto che la decisione di licenziare il lavoratore era scaturita solo dalla malattia del lavoratore e tale aspetto qualificava il licenziamento come ritorsivo”
Infatti, a seguito di un’infiammazione a un disco vertebrale, il medico aziendale lo aveva giudicato idoneo al lavoro con limitazioni. Da qui il licenziamento formalmente motivato dal mancato superamento del periodo di prova ma, secondo la tesi degli avvocati Ena-Lasagna, accolta dal Giudice, deciso per lo stato di malattia del lavoratore.
Il licenziamento ritorsivo è quello che comporta le conseguenze più gravi per la società che è stata condannata alla reintegra del lavoratore ed al risarcimento del danno subito con pagamento dell’indennità commisurata all’ultima retribuzione e calcolo del TFR.
Il prossimo 18 Marzo 2022 si terrà uno sciopero di 4 ore ad Alessandria.
L’azienda STP, Società trasporti pubblici infatti, rifiuta di aprire un confronto con le RSA sul contratto di secondo livello, riferendo che non vi sono le condizioni per siglare un accodo.
Immediatamente dopo unilateralmente, contatta i lavoratori esercitando pressioni sugli stessi, invitandoli a firmare accordi individuali, non rispettando quanto previsto dal CCNL.
Con un atto d’imperio, vuole imporre la propria volontà.
Per dire No a questo modo obsoleto di condurre le relazioni industriali, che ci riporta agli inizi del 900.
Affinché le istituzioni vigilino su chi riceve fondi pubblici non permettendogli di fare ciò che vuole, come per esempio variare gli orari del servizio a loro piacimento.
Per dire basta a contratti pirata (individuali), che hanno come unico scopo abbassare il costo del lavoro, a discapito anche della sicurezza.
I Lavoratori dell’azienda STP Alessandria sciopereranno il 18 Marzo 2022 dalle 15:00 alle 19:00
Lo sciopero riguarda sia il personale addetto all’esercizio che quello impiegato in biglietteria
Impianti Fissi ultime 4 ore della prestazione lavorativa
In concomitanza con lo sciopero, manifesteremo il nostro dissenso con un presidio dalle 15:30 alle 17:30 davanti alla Prefettura di Alessandria
Da oggi è possibile scaricare sul proprio smartphone l'app UILtrasporti.
Questo è un nuovo e utile strumento messo a disposizione di iscritti e delegati per restare sempre aggiornati su notizie, contratti nazionali, accordi siglati e iniziative dell'Organizzazione.
L'app permette anche di filtrare le notizie per argomento e interesse di ogni utente. L'app invierà notifiche sul lavoro quotidiano in ogni settore.
Inoltre sarà possibile avere novità su vertenzze e convenzioni per gli iscritti.
Ecco il link per scaricare l'app: https://uiltrasporti.it/app-mobile-uiltrasporti/
Il prossimo 13 dicembre sarà sciopero per l'intera giornata per i lavoraatori delle aziende pubbliche e private settore igiene ambientale - CCNL Utilitalia/Ambiente 10 luglio 2016 e CCNL FISE/Assoambiente 6 dicembre 2016. In relazione al perdurare delle criticità presenti nella trattativa per il rinnovo dei CCNL in oggetto, scaduti il 30 giugno 2019, e a seguito della prima giornata di sciopero dello scorso 8 novembre e dei successivi e infruttuosi incontri tra le Parti del 12 e del 19 novembre, è stata indetta la proclamazione di un'ulteriore iniziativa di sciopero nazionale per tutti i lavoratori e le lavoratrici delle aziende dei servizi ambientali.
L’astensione collettiva dal lavoro è indetta per l’intera giornata di lunedì 13 dicembre 2021, per tutti i turni di lavoro con inizio nel medesimo giorno e con la garanzia dei servizi minimi previsti dalla legge 146/90 e successive modificazioni e dall’Accordo nazionale di settore del 1° marzo 2001.
Nonostante lo straordinario successo dello sciopero dello scorso 8 novembre, con percentuali uniche nel panorama italiano, e dopo il nostro ennesimo tentativo di provare a chiudere il rinnovo del
CCNL, l’atteggiamento intransigente delle associazioni datoriali nega ancora una volta i legittimi diritti dei lavoratori e le loro speranze di avere il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto
da 29 mesi.
Oramai le ragioni della vertenza – sostenute dalla mobilitazione di migliaia di lavoratori della categoria - sono note ma, nonostante ciò, le pesanti condizioni che le associazioni datoriali hanno
posto al tavolo della trattativa non sono state rimosse.
Evidentemente le imprese, come più volte detto, vogliono perseverare sul loro obiettivo di non far crescere industrialmente il settore e, attraverso la riduzione del costo del lavoro e la cancellazione
della rappresentanza sindacale dei lavoratori e delle lavoratrici, destrutturare il settore verso la povertà.
Peraltro, anche oggi, dopo tante riunioni, non hanno ancora chiarito minimamente il valore economico del rinnovo contrattuale e del recupero dei mesi perduti sottolineando, però, le presunte
difficoltà che il settore vive senza valorizzare il ruolo di migliaia di lavoratrici e lavoratori che garantiscono - ogni giorno - un servizio pubblico indispensabile.
Per questi motivi, abbiamo immediatamente comunicato anche alla Commissione di garanzia una ulteriore iniziativa di sciopero nazionale per lunedì 13 dicembre 2021.
Andremo avanti, come deciso dall’Attivo Nazionale Unitario del settore, fino a quando non saranno rimossi i pretestuosi macigni che sono stati posti davanti al settore e a tutti i lavoratori.
Dobbiamo fermare l’idea di chi vuole precarizzare il lavoro, di chi immagina il settore disfatto in una miriade di piccole aziende che si azzuffano in un “mercato” senza regole, da chi non si è ancora
reso conto che i lavoratori vanno tutelati nella loro salute e che i 29 mesi senza rinnovo contrattuale non possono essere tollerati.
Vanno programmate e intensificate le assemblee per preparare al meglio lo sciopero del 13 dicembre, coinvolgendo i sindaci, le forze politiche e la cittadinanza, evidenziando il nostro
fondamentale ruolo per la tutela dell’ambiente e del decoro delle nostre città. Anche stavolta il giorno dello sciopero non dobbiamo restare a casa ma occorre essere tutti uniti nelle piazze per tutelare il nostro futuro, il settore e le comunità in cui viviamo.
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL
Cenciotti Diamante/Curcio Odone/Modi Verzicco/D’albero
Un nuovo gravissimo incidente sul lavoro ha funestato il Piemonte e la provincia di Alessandria, peraltro a pochi giorni dalla celebrazione del 1 maggio, festa dei lavoratori e delle lavoratrici.
Presso l'area Retail Park di Alessandria, dove è in costruzione il nuovo polo Amazon, ieri è crollata una trave provocando la morte di un lavoratore edile ed il ferimento di altri 5 addetti che sono precipitati nel vuoto da un'altezza superiore a sei metri.
Le fredde analisi statistiche sugli incidenti sul lavoro continuano a testimoniarci che ogni giorno, in questo Paese, 3 persone si recano al lavoro con l'intenzione di assicurarsi una vita dignitosa per se e la propria famiglia, trovando invece la morte.
La scarsa cultura della sicurezza e la mancanza di una reale attenzione a preservare l’incolumità dei lavoratori durante lo svolgimento delle proprie mansioni generano le tragedie con le quali quasi quotidianamente dobbiamo fare i conti.
Di fronte a questa macabra roulette russa esiste da troppi anni un clima di assuefazione non più tollerabile.
Auspichiamo che gli organi competenti chiariscano velocemente cause e responsabilità per quanto avvenuto, punendo con severità eventuali negligenze.
La salute e la sicurezza non possono essere messe in secondo ordine! Deve essere fatto tutto il possibile per scongiurare qualsiasi rischio quando ci si trova al lavoro, e le committenti, in questo caso il colosso ”Amazon”, hanno il dovere di vigilare sui propri appalti affinché tutte le misure di prevenzione degli infortuni vengano applicate nei propri cantieri.
Il profitto, non può e non deve essere più importante della salute e tantomeno della vita stessa.
Per queste motivazioni, dimostrando la nostra vicinanza alle famiglie dei lavoratori colpiti da questa tragedia, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti Alessandria dichiarano per il giorno 3 Maggio un’ora di sciopero a fine turno per tutto il comparto e-commerce (driver e corrieri) della provincia di Alessandria, ed invitano tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare al presidio che si terrà presso il cantiere dove si è verificato l’incidente dalle 10 alle 12 sempre lunedì 3 Maggio.
le Segreterie Provinciali di Alessandria
FILT- CGIL FIT-CISL UIL-UILT Alessandria
La Uiltrasporti di Alessandria in merito alla replica dell’Amministratore Unico di A.M.V. Igiene Ambientale Contotto Roberto apparsa su alcuni organi di informazione ritiene con la presente opportuno puntualizzarne alcuni punti.
Partiamo dalla fine e cioè dal fatto che il Sindacato non abbia una vera conoscenza della situazione aziendale e che abbia in qualche modo semplificato la propria funzione ascoltando i mal di pancia di un singolo lavoratore.
La Uiltrasporti, consapevole del ruolo che ricopre, quando stabilisce di rendere pubbliche alcune condizioni lo fa dopo aver attentamente monitorato le contingenze interne di un’Azienda e principalmente dopo essersi confrontata con i propri iscritti, che nel caso specifico sono circa il 50% della componente delle risorse umane alle dipendenze di AMV, di cui la quasi totalità impiegata in servizi operativi sul territorio, quindi fini conoscitori delle difficoltà e delle insufficienze legate alla flotta mezzi aziendali, e da qui la naturale difficoltà, della stessa, a gestire la normale organizzazione del lavoro che va a comporre il nastro lavorativo settimanale, organizzazione che viene fatta in totale spregio del CCNL di Categoria che prevede, nel caso specifico, l’informazione puntuale e preventiva alle Segreterie delle OO.SS.
Mentre in data 31 marzo u.s. l’A.U., nel replicare al nostro comunicato del 30, precisava che l’Azienda non aveva criticità nel comparto mezzi e che quindi non ritiene di doverne acquisire di nuovi, appare sugli stessi organi di informazione, nella stessa giornata, un comunicato dell’azienda che denunciava l’impossibilità di svolgere la regolare raccolta a causa della rottura dell’unico mezzo mono-operatore operativo su tre, le foto pubblicate on-line oggi 12 aprile non lasciano dubbi sulla realtà della situazione.
Risulta alla scrivente, ed è stato visto da tutti i cittadini, che in città a svolgere alcuni servizi, visto che quelli di proprietà AMV erano fuori uso, siano state chiamate a prestare la propria opera alcune aziende del settore della provincia, e che tale criticità ha trovato soluzione ben nove giorni dopo, ovvero nella giornata del 10 aprile, con la riparazione di uno dei tre mezzi inseriti nella flotta aziendale. Appare ancora più strana la scelta aziendale, a loro dire volta a razionalizzare i costi, di non utilizzare un dipendente in orario notturno con un turno settimanale, ritenendo meno oneroso esternalizzare temporaneamente il servizio, pagando il noleggio del camion e dell’operatore della ditta individuata per sopperire alla mancanza di mezzi aziendali perché guasti.
Come tutte le macchine datate ed i mezzi operativi di AMV non fanno differenza quando li “rappezzi” per un guasto ne esce un altro subito dopo, ma a questo punto, se davvero come dichiara l’Amministratore Unico, ha le capacità economiche per fare un cambio completo del parco mezzi, perché non prendere in considerazione un investimento serio e mirato su alcune tipologie di macchine oramai vetuste, e non ricorrere ciclicamente sugli stessi mezzi con riparazioni e soluzioni precarie?
Siamo così sicuri che a lungo termine sia così conveniente?
Il problema mezzi, ovviamente, non riguarda esclusivamente i mono- operatori ma tutti quelli in dotazione all’azienda. Tale situazione rende difficile un efficiente servizio all’utenza, creando anche evidenti ripercussioni sulla sicurezza e sui carichi di lavoro dei dipendenti, in quanto ogni servizio è strutturato per il mezzo operativo che lo deve svolgere, vuoi per la tipologia di contenitore da svuotare, vuoi per il percorso cittadino che deve fare, con vicoli e vicoletti inseriti nella zona in cui operare. Questo è il motivo per il quale denunciamo da parecchi anni il ricorso alle proroghe in sostituzione dell'affidamento che darebbe l’accesso, in questo periodo temporale, a prestiti molto vantaggiosi attraverso il Recovery Fund. Non capiamo a quali norme faccia riferimento l’Amministratore Unico quando parla di difficoltà ad avere l’affidamento visto che altre aziende sul territorio piemontese lo hanno ottenuto, negli stessi anni in cui loro lavoravano in proroga.
La rivoluzione “Copernicana” enunciata dall’A.U. infine, tocca un tema di fondamentale importanza per la sopravvivenza di un’azienda e l’opera fin qui svolta dall’A.U. non sembra tenerne conto. Per questo non trova la condivisione del sindacato l’eliminazione delle gerarchie interne, in quanto non tiene conto del concetto di un’applicazione di progettazione organizzativa intesa come una complessa attività attraverso la quale l’idea imprenditoriale tradotta in strutture e ruoli vengano ritenute necessarie per fornire le prestazioni attese dagli attori e dagli ambienti istituzionali.
Cancellando quelle figure professionali che hanno costruito le loro conoscenze e capacità durante anni di lavoro svolti interamente sul campo, avocando a se stesso alcune di queste competenze, nella fase in cui il bacino deciderà di affidare il servizio, invece che prorogarlo vorremmo sapere chi si occuperà a questo punto della progettazione futura e chi più banalmente ne seguirà il percorso. A questa lacuna probabilmente, si porrà rimedio facendo ricorso a figure professionali esterne, mediante consulenze, mal costume in uso da troppe parti, così facendo si è risparmiato sul costo del personale dipendente perdendo però di vista i costi operativi, che anche stavolta ricadrebbero sull’utenza finale, ovvero il cittadino.
Alessandria, lì 12 aprile 2021
Visto il perdurante silenzio del Comune di Valenza in merito alla richiesta di incontro fatta dalla scrivente in data 10 marzo u.s., abbiamo pensato, nell’interesse dei lavoratori e degli utenti, di scrivere queste poche righe al fine di aprire una discussione che ponga l’accento sulla grave situazione nella quale si trova A.M.V. Settore Igiene Ambientale, situazione che se non affrontata con celerità rischia di trascinare l’azienda in una strada senza ritorno.
La Segreteria Territoriale Uiltrasporti segnala il malessere sempre più crescente, rispetto al continuo mutare dei comportamenti aziendali sia nell’organizzazione del lavoro che nei rapporti con il personale.
Tutto ciò rende difficile la conciliazione vita lavorativa e vita familiare e sfocia in alcuni casi in prese di posizioni aziendali ritenute dal Sindacato non consone e oggetto di possibili vertenze. La dotazione vetusta della maggior parte dei mezzi di cui è dotata l’azienda, non garantisce inoltre la copertura e l’espletamento puntuale del servizio all’utenza.
L’organizzazione del lavoro, da sempre prerogativa aziendale, nel caso di A.M.V. Valenza Igiene Ambientale, risulta alla scrivente essere molto difficile per via dell’assenza da parecchi anni di un affidamento vero e proprio. L’Azienda infatti prosegue la propria attività con proroghe di contratto in affidamento con tutte le difficoltà che le stesse implicano, compreso la richiesta di fondi per investimenti. Siamo quindi a chiedere un momento di profonda riflessione degli asset strategici sui quali proiettare il futuro dell’Azienda Valenzana.
L’affidamento, fa si che si possa attuare una strategia necessaria ai fini della progettazione. Di qui l’esigenza di politiche con una visione più ampia per poter pianificare, in modo efficace, efficiente e creativo, un patrimonio costituito tanto dagli asset fisici (connessi alle attrezzature per lo svolgimento delle attività) che dagli asset intangibili (il capitale intellettivo connesso alle risorse umane).
In questo contesto, il Consorzio assume un ruolo centrale nell’implementazione della strategia creando opportunità di sviluppo sia per l’azienda che per i lavoratori.
Il piano industriale più in generale consente alla società, anche la necessaria visibilità e chiarezza di intenti del Consorzio, indispensabili alla realizzazione delle azioni pianificate, quindi alla condivisione di un modello di sviluppo della gestione dei servizi. L’obbiettivo dell’affidamento, in sostanza, è di consentire agli organi dirigenti della Società di definire in che modo l’azienda intende accrescere e consolidare il valore sociale, territoriale e finanziario.
L’affidamento in sostituzione di proroghe renderebbe possibile:
L’affidamento viene chiaramente visto dal sindacato come una visione strategica politica lungimirante, perchè adatta al contesto storico, sulla base di normative determinatesi nel corso dell’ultimo anno.
Vorremmo sottolineare infatti che con il Recovery Fund è stata inserita nel PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza) il documento, che traccia gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l'Italia vuole realizzare con i fondi europei di Next Generation EU. Tale documento è imperniato su sei punti, dove al secondo si parla di rivoluzione verde e transizione ecologica e all’interno si trova il punto sull’economia circolare.
Crediamo quindi sia necessario farsi trovare pronti, per poter rientrare in quel perimetro, dove le aziende potranno trarre benefici economici dati da normative atte ad incentivare le ristrutturazioni aziendali.
Alessandria lì 30 marzo 2021
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