Le osservazioni critiche che la UIL ha fatto al Jobs act partirono proprio dal tema degli ammortizzatori e, in particolare, dalla scelta, sbagliata, di ridurre la protezione sociale nelle fasi di ristrutturazione aziendale attraverso la cancellazione della mobilità e della cassa in deroga e il maggior costo per le imprese per la cassa integrazione.Se a questo aggiungiamo la norma entrata in vigore proprio oggi, che prevede un tetto alle ore autorizzabili di cassa straordinaria per le ristrutturazioni, si profila, purtroppo, un rischio di incentivo ai licenziamenti collettivi che deve assolutamente essere respinto.
Il legislatore, lo scorso anno, ha già previsto deroghe per rendere meno rigido lo strumento, ma queste eccezioni valevano solo per le aree di crisi complessa ed è da qui che si deve ripartire per una modifica legislativa. Già il 5 settembre, all'incontro con il ministro Poletti, la Uil chiederà di rivedere la norma entrata in vigore oggi.
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