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La scorsa settimana al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza della vice ministra Teresa Bellanova, si è tenuto il previsto incontro fra le Organizzazioni sindacali ed i vertici di ArcelorMittal sulla vertenza ILVA.

Il management di AM ha illustrato, nel corso della riunione, lo scenario di mercato mondiale della siderurgia e la necessità di reggere la competizione con i produttori cinesi, in primis, con la continua ricerca dell'efficienza e dell'incremento della produttività.

La Uilm pur apprezzando l'esposizione dettagliata da parte di AM sullo stato del mercato mondiale dell'acciaio ha ricordato le ristrutturazioni già avvenute in passato, in Italia e nel gruppo Ilva, in accordo con EU per rispondere alla necessità di una maggiore competitività in ambito europeo.

Abbiamo comunque dichiarato di non volerci sottrarre ad un confronto per accrescere la produttività di Ilva, fermo restando la nostra perplessità nel poter produrre 8 milioni di tonnellate di acciaio liquido e 10 milioni di tonnellate di spedito, come dichiarato dai vertici di AM, con un organico inferiore ai 14200 addetti.

Soprattutto in un contesto di trattativa come quello odierno, divenuto "complesso" per dinamiche che nulla hanno a che fare con l'operazione industriale, abbiamo la necessità verificare, quanto prima, se esistono le condizioni per addivenire ad un accordo sindacale e stabilire un elemento di certezza nella vertenza. E' necessario poter verificare le reali intenzioni della multinazionale siderurgica nel voler credere nel rilancio produttivo ed ambientale dell'Ilva e non solo per interessi di mercato. Ma il tempo non gioca a nostro favore perché il protrarsi della gestione commissariale sta conducendo il più grande gruppo siderurgico ad una lenta agonia.

Abbiamo quindi confermato l'agenda dei prossimi incontri (17/1 Accordo di Programma Genova,23-24/1 sito di Ilva Taranto,30-31/1 siti Ilva Genova, Novi Ligure, Racconigi, Marghera, Salerno, Legnaro, Paderno Dugnano).

Non bisogna perdere altro tempo: c'è in gioco destino di oltre 20.000 posti di lavoro.

 

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Nelle giornate del 9 e del 14 novembre sono stati effettuati, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, i primi due incontri di verifica del Piano industriale ed Ambientale di AM InvestCo per il gruppo ILVA.

Il management della multinazionale ha dettagliato gli investimenti che intenderebbe realizzare sia per gli interventi tecnologici sugli impianti (1,25 miliardi di euro) che per la riduzione dell'impatto ambientale ( 1,15 miliardi di euro), per complessivi 2,4 miliardi di euro, con l'adozione delle migliori tecnologie attualmente disponibili.

Nel corso degli incontri sono stati richiesti, da parte nostra, ulteriori chiarimenti su specifiche fasi del ciclo produttivo su cui l'azienda intende intervenire e sulla tempistica nella realizzazione dei Piani industriali ed ambientali 2018-2024.

A fronte delle prime parziali risposte da parte dell'azienda abbiamo chiesto di proseguire il confronto per effettuare ulteriori approfondimenti.

Abbiamo quindi convenuto di prevedere per il giorno 27 novembre p.v. uno specifico incontro, con i Commissari, relativamente agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e risanamento ambientale da realizzare nelle aree che resteranno in capo ad Ilva SpA in amministrazione straordinaria.

Successivamente, il giorno 28 novembre, si terrà una ulteriore sessione di verifica dei piani industriale/ambientale presentati per acquisire ulteriori elementi che ci consentano di esprimere una prima valutazione sui temi proposto da AM InvestCo.

UILM NAZIONALE

Roma, 14 novembre 2017

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"Niente sciopero, la trattativa riparte". Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, al termine dell'incontro al Mise, sottolinea: "Abbiamo fissato due incontri: il 9 novembre sul piano industriale e il 14 sul piano ambientale. A valle di questi due approfondimenti, decideremo il metodo con cui proseguire questo delicato confronto". Il sindacalista conferma che l'azienda subentrante Mittal "si è dimostrata disponibile ad abbandonare i contenuti dell'articolo 47 per cui ora si può ripartire".

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