Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha partecipato alla manifestazione dei lavoratori della scuola davanti a Montecitorio per protestare contro il varo della riforma fatta dal governo Renzi. "Hanno votato un'ennesima legge anticostituzionale: anche se varano questa riforma – ha detto Barbagallo - il mondo della scuola non la vuole e, dunque, non sarà mai applicata. Noi avevamo chiesto al Governo di poterci confrontare con loro su questo tema. Renzi, però, è riuscito a smentire anche se stesso: aveva detto che avrebbe convocato tutti e poi ha cambiato idea.
Oggi, tutti sono qui in piazza e lui continua a non ascoltarci. Noi non vogliamo la cosiddetta "buona scuola", vogliamo semplicemente una "scuola normale", pubblica, libera e democratica. Io spero che si pentano, ma temo che siano imperterriti: finanziano la scuola privata, non si capisce da dove inizieranno con gli investimenti e pensano a un preside-podestà.
Gli avevamo chiesto di assumere i precari con decreto e non l'hanno fatto. Insomma, li rimandiamo a settembre, quando faremo i conti e quando apriremo anche il discorso del rinnovo dei contratti.
Roma 7 luglio 2015
Ancora una volta, il Presidente del Consiglio ha voluto fare da solo e ha usato l'arma della fiducia per far passare la sua riforma della scuola. Così facendo, non ha accettato l'aiuto degli insegnanti, del personale Ata, delle famiglie, degli studenti né, tantomeno, degli esperti dei sindacati di categoria. Eppure il Premier aveva detto che avrebbe voluto parlare con tutti: è riuscito a smentire se stesso. Certo, ci saranno le assunzioni che abbiamo chiesto a gran voce, ma quando? come? e, soprattutto, a che prezzo? Ora utilizzerà proprio le assunzioni come foglia di fico per coprire le vergogne di una riforma sgangherata di cui nessuno sentiva la necessità e della quale non c'era alcun bisogno per dare stabilità ai precari, anch'essi, peraltro, preoccupati di restarne succubi. Tutto ciò senza contare che questo provvedimento, in alcune sue norme, di fatto, dà un'ennesima picconata ai diritti contrattuali, a danno di tutti i lavoratori del settore, proprio mentre la Consulta ha sentenziato il principio dell'illegittimità del blocco contrattuale. Il Governo deve aprire immediatamente il tavolo delle trattative per il rinnovo dei contratti: in quella sede rivendicheremo anche il ripristino di quei diritti.
Questa riforma, dunque, è inapplicabile e resterà inattuata. È rimandata a settembre, e allora si faranno i conti.
Roma, 25 giugno 2015
La discussione del ddl Buona Scuola è ufficialmente iniziata e sono arrivate già qualche modifica alla riforma nulla di che esultare.
Prima di arrivare alla Camera, il ddl Buona Scuola ha subito diverse modifiche in Commissione anche a causa della protesta degli insegnanti e l'azione continua dei sindacati che hanno cercato di dialogare in maniera attiva con il Governo Renzi. Ecco quindi tutte le modifiche finora effettuate, ma nei prossimi giorni potrebbero arrivare anche altri cambiamenti, scopriamo le principali novità e i dettagli nel particolare.
Modifiche al ddl Buona Scuola, cosa è cambiato?
Il testo del ddl Buona Scuola è arrivato ufficialmente alla Camera per la sua discussione il giorno 14 maggio 2015, ma in Commissione Istruzione sono state già effettuate alcune modifiche anche grazie alla forte protesta che gli insegnanti continuano ad organizzare e tenere viva. Non si tratta degli importanti cambiamenti che anche i sindacati stanno chiedendo in questi giorni, ma è bene informare tutti sul contenuto del disegno di legge proposto dal Governo Renzi per la riforma della scuola.
La prima modifica interessa la questione del potere ai presidi: la Commissione ha deciso di lasciare la possibilità di scelta del corpo docenti al dirigente scolastico che potrà però scegliere solo tra coloro che si sono candidati, quindi non potrà più procedere tecnicamente anche con la candidatura oltre che l'assunzione. Il preside di un istituto potrà però comunque procedere con le proposte di incarico (triennali e rinnovabili) a insegnanti e professori di proprio gradimento. Sarà compito dell'ufficio scolastico regionale occuparsi dei docenti che non hanno ricevuto o che non hanno accettato alcuna proposta.
Una seconda importante modifica riguarda l'abilitazione all'insegnamento: la Commissione ha confermato l'eliminazione dei TFA che saranno sostituiti entro 18 mesi dall'approvazione della Buona Scuola da speciali percorsi formativi retribuiti dalla durata di tre anni per tutti coloro che hanno superato il concorso. Per finire, il terzo punto saliente interessa direttamente la questione delle assunzioni: sempre la Commissione ha ufficializzato il concorso pubblico aperto ai soli docenti abilitati per l'assunzione di circa 60mila precari (il bando sarà pubblicato il giorno 1 ottobre 2015) e l'assunzione entro il giorno 1 settembre 2016 dei 6500 precari che hanno superato il concorso Profumo 2012.
Queste sono le principali modifiche finora apportate al ddl Buona Scuola, ma la strada per l'approvazione definitiva è ancora lunga.
Uil Scuola
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