Sono in stato di agitazione i circa 7mila dipendenti del Gruppo della grande distribuzione organizzata Pam Panorama S.p.A..
Alla base della protesta, indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, la scelta della società di procedere a strettissimo giro alla “reinternalizzazione” del servizio di pulimento presso i propri ipermercati.
I sindacati nella nota trasmessa alla direzione aziendale, nel sollecitare il dietrofront sulla decisione unilaterale, stigmatizzano “il preavviso pressoché inesistente” e “le modalità estremamente sbrigative con cui ci è stata resa nota una modifica organizzativa tanto impattante nell’ambito del canale commerciale”.
Una scelta, sottolineano le tre sigle, che potrebbe avere “ricadute negative in termini gestionali nell’ambito del servizio di vendita”.
“Oltre al danno in termini occupazionali cagionato alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti da chi fornisce attualmente il servizio di pulimento presso gli iper – sottolineano – attribuire al personale diretto mansioni relative al mantenimento dell’igiene e della pulizia negli ambienti in ambito commerciale e lavorativo appare una determinazione potenzialmente foriera di danni anche molto seri”.
“Lascia attoniti la circostanza che, in piena pandemia da Sars Cov2 – concludono – un datore di lavoro, sul quale ricadono integralmente sia il dovere di adottare misure generali di tutela che l’obbligo di effettuare un’attenta valutazione dei rischi per garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, decida di privarsi dell’attività di entità aziendali specializzate nella fornitura di servizi di pulitura e sanificazione”
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