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La trattativa sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici ha registrato, il 15 marzo
2016, nel 13° incontro di trattativa, uno stallo delle posizioni a causa della chiusura di Federmeccanica e Assistal
che, su rilevanti nodi del contratto, sono ferme alle proposte espresse lo scorso 22 dicembre 2015.
Le delegazioni nazionali di Fim, Fiom e Uilm non sottovalutano le importanti disponibilità espresse da Federmeccanica e Assistal (seppur non ancora sufficienti) su richieste sindacali quali la sanità integrativa e il diritto alla formazione per tutti, la previdenza complementare, il diritto allo studio e i congedi parentali.
Le delegazioni nazionali di Fim, Fiom e Uilm confermano la disponibilità, in coerenza con le richieste avanzate, a proseguire il confronto sugli altri temi quali quelli di un nuovo sistema di inquadramento, un più efficace sistema informativo e di partecipazione,reali politiche del lavoro, la sperimentazione di forme di banca ore che favoriscano il pensionamento e l'ingresso di nuovi giovani, l'integrazione e la formazione per i migranti, linee guida per il lavoro agile e il telelavoro, la salute e sicurezza e sul Testo unico sulla rappresentanza.
Le delegazioni nazionali di Fim, Fiom e Uilm ritengono non accettabile la proposta formulata da Federmeccanica e Assistal sul salario, in quanto non riconosce al 95% dei lavoratori nessun aumento, rendendo così inutile e residuale il Contratto nazionale.
È nostro obiettivo affermare il ruolo generale del Ccnl quale strumento di reale garanzia del potere d'acquisto del salario per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche.
Ciò insieme a una qualificazione ed estensione della contrattazione di 2° livello aziendale e territoriale che quindi confermano la struttura contrattuale su due livelli.
Va stralciata dal negoziato la richiesta di Federmeccanica di collegare la maturazione dei Par alla presenza che configura nei fatti una volontà di aumentare gli orari di lavoro.
Va invece sempre più qualificata la contrattazione aziendale delle forme e dei regimi di orario, delle flessibilità anche per le esigenze delle persone, di una nuova conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e una reale tutela dell'occupazione.
Consideriamo infine inadeguate le risposte fornite da Federmeccanica e Assistal in materia di clausola sociale per gli appalti, di salute e sicurezza, trasferte e reperibilità, tutele contro i licenziamenti individuali e collettivi, istituzione di una finestra contrattuale per il comparto Ict.
Fim, Fiom e Uilm in queste settimane di trattativa hanno dimostrato la volontà di giungere ad un contratto in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire gli investimenti e una nuova politica industriale.
Federmeccanica e Assistal invece si sono chiuse nella loro proposta di «rinnovamento contrattuale», e va evitato che il processo in corso per il rinnovo del vertice di Confindustria possa comportare l'effetto di irrigidire il confronto.
Lo stallo nel negoziato si può rapidamente superare se Federmeccanica e Assistal mettono in campo nuove disponibilità.
Il nostro comune impegno è oggi rivolto ad un nuovo contratto nazionale, tanto più se si vuole insieme cogliere
i segnali di ripresa ed accompagnare una nuova fase di rilancio ed innovazione del nostro sistema manifatturiero industriale investendo sulla qualità del lavoro.
Per queste ragioni riteniamo necessario avviare, da subito, una fase di ampia informazione e discussione tra i lavoratori sullo stato della trattativa e sull'esito deludente degli incontri fin qui tenuti e sul valore di questo contratto nazionale.
Le rigidità confermate da Federmeccanica e Assistal vanno battute e superate con la necessaria mobilitazione unitaria nei luoghi di lavoro.
Per questo metteremo in campo la lotta a fianco del negoziato, entrambi strumenti utili per realizzare un buon contratto per tutti i metalmeccanici.
A partire dai prossimi giorni, convocheremo gli attivi regionali dei delegati Fim, Fiom e Uilm sul contratto nazionale, con le modalità che saranno concordate tra le segreterie nazionali, con l'obiettivo di organizzare le assemblee nei luoghi di lavoro e preparare la mobilitazione di tutta la categoria.
Le segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm ritengono che Federmeccanica e Assistal debbano abbandonare le rigidità e modificare la propria posizione, che non è utile e non risponde alla necessità di sostenere la ripresa del settore e che rischia inoltre di compromettere la fase di confronto fin qui realizzata.
Sulla base di tali valutazioni, di fronte allo stallo del negoziatoregistrato nell'incontro di oggi, e confermando la nostra disponibilità alla prosecuzione della trattativa, abbiamo richiesto che si svolga un incontro dirimente tra i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm e i presidenti di Federmeccanica e
Assistal.
Alla luce dell'esito dell'incontro, le Segreterie nazionali proclameranno le necessarie iniziative di mobilitazione, le cui modalità e tempistiche saranno definite successivamente.
VALUTAZIONE FIM FIOM UILM SULLA TRATTATIVA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE PER I LAVORATORI DELL'INDUSTRIA METALMECCANICA E DELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI
Roma, 15 marzo 2016
Fim, Fiom e Uilm ritengono importante la ripresa di un'iniziativa sindacale unitaria nei luoghi di lavoro, nel territorio, a livello nazionale, finalizzata alla definizione di un nuovo Contratto nazionale, per la salvaguardia dell'occupazione, il rilancio del sistema industriale e manifatturiero metalmeccanico,
per una crescita della qualità della contrattazione collettiva e per il miglioramento
delle condizioni di lavoro.
In questa fase storica, ciò significa sviluppare il confronto anche tra diverse posizioni e ricercare una sintesi condivisa nella trattativa con Federmeccanica, anche valorizzando il ruolo e l'iniziativa delle Rsu e il rapporto democratico con tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.
È pertanto impegno comune assumere comportamenti corretti e coerenti ed impostare i rapporti ad ogni livello al massimo rispetto delle idee, delle persone, delle organizzazioni e della libertà di espressione sindacale.
Fim, Fiom e Uilm sulla base di tali impegni, a sostegno ed in applicazione del documento unitario di valutazione dell'andamento della trattativa del 15 marzo 2016 per il nuovo Contratto nazionale convengono che:
sia istituito dalle segreterie nazionali un gruppo di lavoro sul Testo unico del 10 gennaio 2014 con il compito di elaborare un documento sull'applicazione delle nuove regole in materia di contrattazione collettiva, elezione delle Rsu e certificazione della rappresentanza, regole per lo sviluppo dell'attività e dei rapporti
sindacali ad ogni livello nel rispetto del pluralismo; sia definito di comune accordo tra le organizzazioni un piano dettagliato di attivi regionali comprensivo delle modalità organizzative; sia definito, a livello territoriale, di comune accordo tra le organizzazioni, un piano, più ampio possibile, di assemblee aziendali, e ove necessario interaziendali, comprensivo delle modalità organizzative; sia garantito, a livello aziendale, il diritto ad una puntuale informazione sull'andamento della trattativa e delle iniziative di mobilitazione, sia con documentazione
comune, che di singola organizzazione, che di Rsu; sia definito comunemente, in caso di proclamazione di iniziative unitarie di mobilitazione, il piano di realizzazione.
Le segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm sono impegnate a garantire, nel rapporto con le strutture regionali, territoriali e con le Rsu, la piena applicazione ed il rispetto di quanto definito nel presente testo.
CONTRATTO NAZIONALE:
REGOLE, COMPORTAMENTI, AZIONE, DEMOCRAZIA, RAPPRESENTANZA
Roma, 15 marzo 2016

 

 

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