Ecco la lettera inviata da Cgil, Cisl e Uil lo scorso 14 marzo 2020 al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo e al Ministro della Salute Roberto Speranza:
Siamo con la presente a segnalarvi la situazione di grande difficoltà nella quale i lavoratori del food delivery stanno svolgendo la loro prestazione, testimoniata anche in queste ultime ore dalla stampa.
Le scriventi OO.SS. in data 11 marzo hanno provveduto a scrivere ad Assodelivery richiamando l'associazione e le sue associate ad un corretto adempimento delle norme e a dotare, conseguentemente i lavoratori, che sono in continuo contatto con altre persone, di strumenti idonei alla loro protezione ma anche a quella delle numerose persone con cui vengono quotidianamente a contatto.
Tutto ciò sottolineando che tali strumenti dovevano essere aggiuntivi rispetto a quelli già resi obbligatori dalla legge 128/2019. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta e, a parere delle scriventi OO.SS., la situazione ad oggi non risulta assolutamente migliorata, anzi.
Al contempo alcune Regioni e/o Comuni hanno adottato misure volte alla limitazione o sospensione del servizio, con la conseguenza di lasciare, peraltro, questi lavoratori, che allo stato non hanno alcun ammortizzatore sociale, senza possibilità di avere un reddito.
Alla luce di quanto sopra e del Protocollo odierno, chiediamo, pertanto, che il governo si faccia parte attiva affinché le imprese di questo settore si adeguino immediatamente alle disposizioni governative e avviino un'interlocuzione con le scriventi OO.SS. per stabilire modalità omogenee con le quali procedere all'attività che garantiscano la sicurezza dei lavoratori e degli utenti del servizio.
p. le Segreterie Confederali
CGIL CISL UIL
Tania Scacchetti
Luigi Sbarra
Tiziana Bocchi
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