Cos'è il 21 marzo?

Ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, perché in quel giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale. Dal 1996, ogni anno in una città diversa, viene letto un elenco di circa novecento nomi di vittime innocenti. Ci sono vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle vittime conosciute, quelle il cui nome richiama subito un'emozione forte. E ci sono i familiari delle vittime il cui nome dice poco o nulla. Per questo motivo è un dovere civile ricordarli tutti. Per ricordarci sempre che a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell'Italia intera.

Anche la UIL di Alessandria aderisce alla XXII giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Nelle sedi di Alessandria, Novi Ligure e Tortona verrà rispettato un minuto di silenzio e verrà appesa nelle bacheche la lista con l'elenco delle vittime di mafia.

La manifestazione regionale sarà invece a Verbania.

Questa mattina, come da tradizione ormai, in Piazzetta della Lega ad Alessandria si è tenuta la commemorazione in occasione della Giornata della Memoria.

Si celebra proprio oggi la giornata per ricordare il 27 gennaio 1945, data in cui l'esercito sovietico entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, scoprendone e rivelandone al mondo l'orrore. Viene celebrato per ricordare la Shoah e lo sterminio del popolo ebraico. Anche nel capoluogo di provincia si è svolta una celebrazione partecipata dai bambini e dai ragazzi delle scuole, alla presenza di diverse associazioni presenti sul territorio e di alcuni testimoni di quegli anni e dell'orrore subito. A prendere la parola sono stati il Prefetto, Romilda Tafuri, e il sindaco di Alessandria Rita Rossa.

Anche la UIL di Alessandria ha voluto partecipare, assistendo alle testimonianze e al momento in cui è stata deposta una corona davanti alla Sinagoga della città come omaggio ai deportati alessandrini.