Anche nel mese di settembre, continua a crescere la richiesta per la cassa integrazione nel nostro Paese.
In particolare, i picchi raggiunti dalla cassa integrazione straordinaria segnalano l'intensità della crisi del settore industriale manifatturiero che ha bisogno di interventi e investimenti mirati che non riusciamo a cogliere nell'azione del Governo e di cui non si vede traccia nella prossima Legge di stabilità.
È, inoltre, paradossale che proprio in questi giorni, in cui si discute della nuova riforma del mercato del lavoro, si stia immaginando di "razionalizzare", limitandone l'utilizzo, proprio questo strumento che permette di gestire la crisi garantendo occupazione e salario ai lavoratori.
Allo stesso tempo, continua a crescere la richiesta per la cassa integrazione in deroga, malgrado non siano ancora state stanziate le risorse necessarie che invece sono nella piena disponibilità del Governo.
Ma le maggiori preoccupazioni riguardano il taglio della durata degli interventi previsti dal recente decreto di riordino dei criteri di concessione degli ammortizzatori in deroga che determineranno la perdita per migliaia di lavoratori, in particolare nel mezzogiorno, dell'unica fonte di reddito, in mancanza di concrete possibilità di trovare una nuova occupazione.
In assenza di interventi specifici o di modifiche al decreto, volte a prorogare gli ammortizzatori in deroga, si verranno a creare situazioni in cui il profondo disagio sociale, in cui versano molte aree del Paese, si potrebbe trasformare in disperazione, con effetti difficilmente prevedibili.
Guglielmo Loy
Roma 24 ottobre 2014
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