Questa mattina, alla UIL di Alessandria, si è tenuta una conferenza stampa della UIL Trasporti per aggiornare sulla situazione del Gruppo Gavio, settore merce e logistica.
Prima dell'Attivo dei delegati dell'azienda, Gerardo Migliaccio, Segretario regionale Uil Trasporti, Alessandro Porta, Segretario provinciale Uil Trasporti di Alessandria e Gianmario Statella, segretario provinciale Uil Trasporti di Novara, hanno informato su ciò che sta accadendo in azienda e ai lavoratori. Hanno spiegato come sia pericoloso e controproducente per i lavoratori e per l'unità sindacale il fenomeno che si è già verificato anche qui in provincia, nello specifico ad Arquata Scrivia, di sottoscrivere accordi territoriali.
Cgil e Cisl lo hanno fatto, ma questo crea una forte disparità di trattamento tra dipendenti.
La UIL Trasporti vuole tornare agli accordi nazionali. Otto anni fa era stato sottoscritto un accordo per le prestazioni extra degli autisti e gli straordinari. Attraverso gli accordi nazionali si cerca proprio di trattare affinché i lavoratori abbiamo gli stessi trattamenti, diversamente l'azienda avrebbe maggiore potere contrattuale.
Gli stessi autisti presenti, in rappresentanza del gran numero di lavoratori del settore per il Gruppo Gavio, con senso di responsabilità hanno per primi denunciato tante criticità nella gestione delle mansioni e nella politica dell'azienda, che con i nuovi accordi prevede sanzioni per gli autisti in caso di mancanze.
Ma benché gli stessi autisti siano i primi a capire la necessità di una riorganizzazione, non possono accettare un atteggiamento esclusivamente sanzionatorio, ma propongono invece un'organizzazione mirata e finalizzata al miglioramento del servizio e del lavoro, anche a partire da una formazione che metta in pratica poi ciò che è stato imparato.
Il 29 marzo, a Milano, si incontreranno le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e UIL e i delegati per fare il punto sulla situazione del Gruppo Gavio, leader in Italia con circa 1300 autisti di cui lo ricordiamo circa 300 in provincia di Alessandria, e la UIL Trasporti spera che questa possa essere l'occasione per tornare a lavorare insieme e condividere una linea da seguire a livello unitario, che abbia anche maggiore forza e valenza rispetto agli accodi territoriali.
Per quanto riguarda il ruolo degli autisti, la Uil Trasporti non ritiene che il lavoro debba essere considerato discontinuo, perché anche quando non corrono su strada gli autisti devono vigilare e svolgere tutta una serie di azioni legate anche al carico e allo scarico del mezzo.
Inoltre è stato ricordato che nel 2014 era scaduto l'accordo nazionale con l'azienda ed urge così un rinnovo. Da giugno 2014 la Uil Trasporti ha notato un'aggressività da parte dell'azienda, che fa pressione soprattutto sugli autisti scomodi nell'assegnazione dei viaggi e manca nella fornitura e nel lavaggio delle divise, così il lavoratore diventa l'anello debole della catena.
Il risultato è un malessere generico, simile a quello che contraddistingue anche l'altra parte del gruppo, impegnata in edilizia.
La UIL Trasporti vuole essere un sindacato responsabile e richiamare Cgil e Cisl all'unitarietà, ricordando che gli accordi sono validi per i lavoratori che li firmano e sottoscrivono. La Uil Trasporti vuole partecipare insieme al Gruppo Gavio e non limitarsi a dover sottoscrivere sanzioni, facendo tutti gli accordi che servono a migliorare il lavoro e a garantire un futuro ottimale all'azienda.
Per la Uil Trasporti, che ricordiamo essere la sigla che ha la maggioranza di iscritti all'interno del Gruppo Gavio, gli accordi stipulati a livello territoriali sono illegittimi e verranno rigettati.
Dopo l'appuntamento del 29 marzo, nella speranza di poter tornare ad intraprendere un percorso unitario tra Cgil, Cisl e UIL, l'impegno è incontrare i lavoratori durante assemblee aperte e la Uil Trasporti non esclude lo stato di agitazione e un pacchetto di ore di sciopero.
Inoltre la Uil Trasporti ha lamentato un altro grosso problema. Dal mese di dicembre è arrivato un subvettore transnazionale, un subappalto, che lavora per la casa di spedizioni come prestatori d'opera sui mezzi Autosped.
I dipendenti Autosped vedono in questa tendenza, che si verifica non solo qui ma a livello nazionale, una grande problematica per la gestione del lavoro e dei lavoratori, che sono così divisi in personale di serie A e di serie B. La discriminazione è considerata dunque duplice, da un lato perché i dipendenti di Autosped spesso si trovano in ferie per far lavorare gli altri, sia italiani che stranieri, che a loro volta vengono pagati con uno stipendio forfettario, senza troppe tutele. Questo fenomeno non fa che generare discriminazione e problematiche per i lavoratori dei settori container del Gruppo Gavio.
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