Ci è pervenuta nei giorni scorsi una richiesta urgente di incontro da parte delle Aziende operanti presso l'appalto delle mense scolastiche dei comuni di Alessandria e Valenza.
Le Aziende hanno espresso la volontà effettiva di affrontare e risolvere alcune delle questioni oggetto della dichiarazione di sciopero.
Come FILCAMS CGIL e UILTUCS abbiamo tenuto conto della posizione di avvicinamento delle parti e dell'accoglimento di parte delle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori.
In particolar modo ci è doveroso sottolineare la proposta di reintegro dei lavatori licenziati/allontanati dall'appalto, l'attivazione di un tavolo sulla Sicurezza sul Lavoro ed il rispetto delle scadenze per il pagamento degli stipendi. Tali punti fanno parte di un accordo firmato in data odierna.
Precisiamo infine che ci sarà un nuovo incontro in data 16 dicembre p.v. presso il Centro Cottura di Artana Alimentare per approfondire le questioni emerse e non ancora approfondite. Sicuramente un nodo cruciale sarà quello relativo all'organizzazione del lavoro, la questione ancora non risolta sulla promiscuità dei lavoratori e sull'utilizzo del contratto di rete.
Infine le OO.SS. hanno chiesto, per doverosa completezza, la presenza al tavolo di trattativa anche dell'Azienda Working Coop che si occupa del trasporto dei pasti presso i plessi scolastici dei comuni di Valenza e Alessandria.
Pertanto si è provveduto ad inviare alle Aziende e alla Prefettura di Alessandria la sospensione dello sciopero previsto per il giorno 29 novembre 2019. Il servizio sarà quindi regolare e garantito.
UILTUCS e FILCAMS Alessandria dichiarano riaperto lo stato di agitazione dopo gli incontri avvenuti con l'azienda Artana Alimentare. Gli incontri, avvenuti il 4 ottobre scorso e poi nella giornata di ieri, hanno avuto esito negativo. Per tali ragioni abbiamo avviato la procedura per riconvocare l'incontro tra le parti in Prefettura.
Maura Settimo, Segretario UILTUCS Alessandria: "Abbiamo avuto modo di riscontrare gravi carenze sul fronte sicurezza sul lavoro. Nello specifico nei locali del centro cottura mancano estintori, adeguata segnaletica per le vie di fuga in caso di emergenza, spazi angusti e poco agibili, parte dell'attrezzatura per la cottura e la preparazione dei cibi non funzionanete e ancora l'assenza di porte con maniglione antipanico, la presenza di un solo bagno e l'abitudine di stoccare il materiale nel piazzale. Per noi è chiaro che debbano dessere informati di tali carenze gli organi competenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Inoltre, ancora una volta, ribadiamo il regolare e sistematico ritardo nel versamento degli stipendi ai dipendenti".
Per tutte queste ragioni oggettive è quindi stato inevitabile riaprire lo stato di agitazione.
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