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Mercoledì, 23 Marzo 2022 11:05

Bonus benzina 2022: cosa c'è da sapere

Fino a 200 euro in buoni benzina ai dipendenti per contrastare i rincari. Questa la novità contenuta nel Decreto Energia che introduce per i lavoratori la possibilità di usufruire di voucher aziendali per l’acquisto di carburante. Come si legge sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, si tratta di un buono benzina ceduto «a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore» che per il 2022 non concorre alla formazione del reddito. In sintesi si tratta quindi di un benefit aziendale per contrastare il caro-prezzi più che di un bonus e sarà la singola impresa a decidere se corrispondere i buoni ai propri dipendenti o meno. «È una proposta di buonsenso che aiuta i pendolari in questa fase critica di aumento dei carburanti», ha sottolineato il ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.
 
Nel decreto si legge che per l’anno 2022 «sono previsti finanziamenti per 9,9 milioni di euro per l’anno 2022 e 0,9 milioni di euro per l’anno 2023». Rispetto ad altre misure il voucher per il carburante non è riservato alle famiglie in difficoltà economica, il decreto infatti non fissa alcuna soglia Isee, l’indicatore della situazione economica familiare. L’unico limite finora contenuto nella norma è che la misura è destinata ai lavoratori dipendenti di aziende private. Possono quindi riceverlo tutti i dipendenti che ne fanno richiesta in azienda anche se l’ultima parola spetta, come detto, al datore.
 
Si ricorda, per completezza, che era già previsto una soluzione analoga. Le aziende potevano concedere fino a 258,23 euro annui per i cosiddetti “fringe benefit”: ovvero buoni acquisto, buoni carburante o buoni spesa. Nel 2020 e 2021, durante la pandemia, come misura di sostegno ai lavoratori l’importo è stato raddoppiato a 516,46 euro. Ora per i soli carburanti si potranno concedere fino a 200 euro di buoni.
 

Bonus benzina 2022, esenti IRPEF i buoni carburante erogati dalle aziende ai dipendenti fino a 200 euro. 

➢ La novità è contenuta nel testo del decreto Energia pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 21  marzo, e si affianca alle misure previste in via ordinaria in materia di welfare aziendale. 

➢ Si applicherà per tutto il 2022 la novità prevista dal decreto Energia, che all’articolo 2  disciplina le regole relative al bonus carburante per i lavoratori dipendenti. 

➢ Le somme riconosciute dalle aziende private a titolo di buoni benzina o titoli analoghi non  concorreranno alla formazione del reddito imponibile del lavoratore dipendente. 

➢ Una misura che rafforza la disciplina del welfare aziendale, e che si affianca all’esenzione  IRPEF riconosciuta in via ordinaria dal TUIR per beni ceduti e servizi prestati fino a 258,23  euro. 


Non si tratta però di un’agevolazione statale riconosciuta ai tutti i lavoratori, bensì di  una parte delle misure di welfare che le aziende potranno riconoscere ai dipendenti,  i quali beneficeranno delle agevolazioni in materia di IRPEF previste dall’articolo 51,  comma 3 del TUIR, il Testo Unico sulle imposte sui redditi.

Il bonus benzina riconosciuto dalle aziende ai lavoratori dipendenti avrà quindi un  limite autonomo ai fini della non concorrenza alla determinazione del reddito  imponibile ai fini IRPEF. 

Il valore massimo di 200 euro si affianca alla somma prevista in via ordinaria, pari a  258,23 euro, per i beni e servizi esenti ai fini delle imposte sui redditi. 

Bonus benzina ai dipendenti, esenzione fino ad un massimo di 458 euro fino al 31 dicembre 2022


Per i buoni benzina riconosciuti dalle aziende ai propri dipendenti il valore massimo  entro il quale scatterà l’esenzione dalla formazione del reddito imponibile, e quindi la  non applicazione dell’IRPEF, diventa quindi autonomo per tutto il 2022 rispetto alla  generalità delle misure di welfare. 

Il decreto n. 21 del 21 marzo 2022 richiama infatti a quanto previsto dal comma 3,  articolo 51 del TUIR, che disciplina l’esenzione fiscale per le misure di welfare  aziendale riconosciute ai dipendenti fino al limite di 258,23 euro, soglia superata la  quale l’intero valore di beni e servizi concorre alla formazione del reddito del  lavoratore.

ALCUNE REGOLE ANCORA DA  CHIARIRE 


➢ Nessuna esplicita limitazione è prevista in tal senso, e quindi alle aziende  dovrebbe essere consentito sommare il tetto specifico fissato per i buoni  carburante 2022, pari a 200 euro, al limite complessivo dettato dal TUIR,  arrivando ad un totale di 458 euro di somme relative a buoni carburanti che non  concorreranno alla formazione del reddito del dipendente. 

➢ Da chiarire inoltre le regole specifiche per l’assegnazione del bonus  benzina da parte delle aziende. 

Come evidenziato dall’Agenzia delle Entrate in diversi documenti di prassi, tra cui la  circolare n. 5/E del 29 marzo 2018, ai fini dell’esenzione fiscale è necessario che i  benefit siano messi a disposizione della generalità dei dipendenti o di categorie di  dipendenti. 

➢ Non è invece riconosciuta l’applicazione della normativa di favore per i benefici  ad personam, a vantaggio quindi solo di alcuni dipendenti. 

➢ Regole che necessitano di essere coordinate con le nuove disposizioni  emergenziali, per consentire alla aziende di gestire l’eventuale riconoscimento  del beneficio introdotto per il contrasto all’aumento dei prezzi di benzina e  gasolio.

 

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