La posizione della ditta però ha acceso la Uiltucs. Il sindacato ha definito il provvedimento dell'imprenditore "avventato e precipitoso, ennesima dimostrazione di una miope capacità gestionale da parte dell'azienda - ha spiegato Giancarlo Moduzzi. Pur ammettendo le citate difficoltà economiche in cui sembra versare l'azienda, crediamo fermamente che il signor Anfossi avrebbe dovuto continuare a ricorrere agli ammortizzatori sociali (anche oltre i tre mesi di cassaintegrazione in deroga scaduti a fine novembre 2013, magari optando ora per i contratti di solidarietà) per continuare a garantire il posto di lavoro a tutti i dipendenti.
Ma nonostante i ripetuti incontri avvenuti già da mesi tra il sindacato e il consulente dell'azienda per cercare di trovare soluzioni accettabili ai problemi, evitando di danneggiare i singoli lavoratori, l'imprenditore Anfossi ha preferito intraprendere la strada per lui più facile: lasciare a casa i suoi dipendenti, senza nemmeno ritenere opportuno confrontarsi con le parti sociali, evidentemente da lui considerate poco rilevanti".