È davvero incredibile che in un Paese che ha il record mondiale di evasione fiscale, il Governo possa solo aver pensato di alzare la soglia di rilevanza penale al 3% dell'imponibile evaso. Si tratta di un gigantesco regalo agli evasori che contraddice il principio costituzionale di progressività della tassazione. La lotta all'evasione fiscale va condotta senza se e senza ma. L'evasione rappresenta infatti un danno gravissimo al nostro sistema economico e un vulnus alla democrazia. Il Governo, quindi, rafforzi le risorse umane dedicate alla lotta all'evasione, valorizzando le grandi professionalità esistenti e aumenti il numero dei controlli visto che in un anno viene sottoposto ad accertamento appena il 5% dei contribuenti privi del sostituto d'imposta.
È inoltre necessario un deciso rafforzamento del contrasto di interessi per i servizi alle famiglie, ampliando contestualmente l'attività di incrocio delle diverse banche dati già presenti nel Paese.
Le risorse recuperate devono essere destinate a diminuire la pressione fiscale a lavoratori e pensionati che in questi anni sono stati fortemente penalizzati dall'aumento della tassazione nazionale e locale anche attraverso strumenti innovativi legati alla contrattazione e alla piena rivalutazione delle pensioni.
Questa è la strada per un vero "cambio di marcia" nel funzionamento del nostro sistema fiscale.
Roma, 7 gennaio 2015